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Histoires du sport automobile

I PILOTI DELLA TARGA FLORIO


Invité §ami463nV
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Invité §tri338xF

Oggi pomeriggio a Palermo ho assitito alla presentazione, a cura di Beppe 45 & C. , del libro "Assassinio alla Targa Florio" di Carlo Barbieri, edito da Flaccovio.

Ho ammirato alcune splendide Porsche e Alfa Romeo.

Ho incontrato il Professore, Gianni, Beppe, Best e tanti altri cari amici. C'era anche il Principe Starrabba di Giardinelli.

Un bel pomeriggio.

Spero in un bis a Caltanissetta, per il prossimo 9 aprile

 

 

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Copia di 335 Maserati 300 S  Piero Taruffi (1).jpg

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Invité §bes888PR

Ciao Lillo,

 

queste alcune immagini di ieri.

 

 

PRESENTAZIONE PALERMITANA DEL LIBRO "ASSASSINIO ALLA TARGA FLORIO" DI CARLO BARBIERI.

Accanto all'autore, due "MOSTRI" dell'automobilismo siciliano : Il Principe Gaetano Starrabba di Giardinelli ed il Professore Nino Vaccarella.

 

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Invité §tri338xF

Ciao Best (è stato un piacere rivederTi), complimenti e grazie ancora.

 

Per l'amico Carlo Barbieri...

 

 

 

articolo LA SICILIA 7-4-2016.jpg

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Invité §tri338xF

Ieri pomeriggio grande evento a Caltanissetta, presso la sede del (già) "Circolo dei Nobili" a Palazzo del Carmine è stato presantato il libro "Assassinio alla Targa Florio" di Carlo Barbieri.

Oltre all'autore e all'amico Pebbe Petracca, hanno partecipato il Sindaco di Caltanissetta, l'Assessore allo Sviluppo e Innovazione, il Presidente della Pro Loco nissena.

Sono stati presenti il già Presidente dell'Ente Autodromo di Pergusa, Nino Gagliano, grazie a cui - in passato - si sono avuti eventi motoristici del Campionato Mondiale Marche, dell'Europero F.3, F.2 e F.3000, Euro Turismo e GT. Presente anche il Presidente del Comitato Organizzatore della Coppa Nissena, prova del CVIM e tante altre personalità.

Alla manifestazione hanno presenziato una cinquantina di appassionati e curiosi.

E' stata esposta anche la Fiat 1100 Sport "Tornatore", che partecipò alla edizione del Giro di Sicilia del 1948, anno in cui è ambientato il romanzo.

Grazie a Beppe e a Carlo.

 

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articolo LA SICILIA 7-4-2016.jpg

 

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Les éléments imbriqués ont été omis

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Invité §bes888PR

SIETE BELLISSIMI , CONGRATULAZIONI ......

 

ma le macchine sono meglio ....

 

 

:) :) :)

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Invité §bep134Bm

 

QUESTE IMMAGINI , DA SOLE, RACCONTANO COS'ALTRO SIGNIFICAVA TARGA : CENTINAIA E CENTINAIA DI CHILOMETRI COME IN UN POEMA MUSICALE

..... COME SULLE NOTE DEL BOLERO DI RAVEL .... UN FILO SOTTILE CHE ENTRAVA NELL'ANIMA FINO A POSSEDERTI

 

 

GRAZIE DON VINCENZO

 

 

 

http://www.ansa.it/webimages/img_457x/2014/4/5/8a556735ad7dbc03be0f5989c555a2a0.jpg

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Invité §bep134Bm

 

 

"NON MANCA LA BELLEZZA, MANCANO GLI OCCHI CAPACI DI VEDERLA"....(SOPRATTUTTO IN SICILIA)

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QUANTI, FRA QUELLI CHE HANNO VISITATO LA SPLENDIDA VILLA DE CORDOVA A BAGHERIA,

http://comune.bagheria.pa.it/wp-content/uploads/2015/06/stanza2-1024x682.jpg

 

 

SI SONO CHIESTI PERCHE' TRA I TANTI TESORI VI FOSSE UN POSTO D'ONORE PER QUESTA TARGA,

De Cordoba targa AR .jpg

SOLO APPARENTEMENTE FUORI POSTO?

 

NOI ABBIAMO CERCATO LA RISPOSTA E, FORSE L'ABBIAMO TROVATA:

NELLA STORIA DELL'AUTOMOBILISMO SICILIANO C'E' POSTO ANCHE PER DUE PILOTI, FRANCESCO E SALVATORE DE CORDOVA CHE, CON UNA FIAT 1100 E CON UN'ALFA ROMEO 1900 TI PARTECIPARONO A DIVERSE GARE NEL 1952, NEL 1953 E NEL 1954 CON BUONI RISULTATI

-----------------------------------

F. de Cordova, Italy

Note: These statistics are based only on the results available in the RSC archive database.

They cannot be modified or updated on their own and do not cover entire driver's racing history.

Photo GalleryFull ArchiveResults

General figures:

Data covers years:

1953-1954

Number of events:

3

Total entries:

3 (contains 2 finishes and 0 retirement, finishing ratio: 100%)

Photos in Gallery:

no photos available

Achievements:

Wins:

0

Additional class wins

0

Second place finishes:

0

Top 3 finishes

not applicable

Third place finishes:

0

Races finished on podium

0

Best result (count):

13th (1x)

Pole positions

0

Notes of interest:

Most frequent co-drivers:

Salvatore de Cordova (2), Alfonso Vella (1)

Most frequent makes:

Alfa Romeo (2), Jaguar (1)

Most frequent types:

1900 TI (2), XK120 (1)

Most frequent tracks:

Messina (2), Giro di Sicilia (1)

Most frequent countries:

I (3)

 

Salvatore de Cordova, Italy

Note: These statistics are based only on the results available in the RSC archive database.

They cannot be modified or updated on their own and do not cover entire driver's racing history.

Photo GalleryFull ArchiveResults

General figures:

Data covers years:

1952-1954

Number of events:

3

Total entries:

3 (contains 2 finishes and 0 retirement, finishing ratio: 100%)

Photos in Gallery:

no photos available

Achievements:

Wins:

0

Additional class wins

0

Second place finishes:

0

Top 3 finishes

not applicable

Third place finishes:

0

Races finished on podium

0

Best result (count):

13th(1x)

Pole positions

0

Notes of interest:

Most frequent co-drivers:

F. de Cordova (2), Edoardo di Salvo (1)

Most frequent makes:

Alfa Romeo (2), Fiat (1)

Most frequent types:

1900 TI (2), 1100 E (1)

Most frequent tracks:

Giro di Sicilia (2), Messina (1)

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Invité §bes888PR

thumbnail_Locandina-Rassegna-Alfa-Romeo-TF-Museo-Motori-Unipa-web.jpg

 

 

A TUTTI GLI AMICI DELLA TARGA FLORIO ……

 

Il Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi dell’Università degli Studi di Palermo e l’Associazione Culturale AMICI DELLA TARGA FLORIO, organizzano la rassegna fotografica “Le Alfa Romeo alla Targa Florio, dal 1960 al 1975” che avrà luogo presso il Museo, giovedì 5 maggio alle ore 18:00.

 

Nel pomeriggio sarà possibile visitare anche l’esposizione delle autovetture partecipanti alla manifestazione automobilistica internazionale Targa Florio Classic e Ferrari Tribute 2016 nel piazzale antistante il Museo e la mostra temporanea di una selezione di motociclette di elevato interesse storico, tecnico e collezionistico, realizzata all’interno del Museo dall’Associazione Siciliana Veicoli Storici.

 

L’evento farà parte delle manifestazioni culturali organizzate in occasione del 210° anniversario della fondazione dell’Università degli Studi di Palermo.

 

L’ingresso è libero.

 

 

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Saremo quindi felici di proporre agli appassionati una completa rassegna/proiezione di immagini di tutte le vetture Alfa Romeo che hanno partecipato alle edizioni delle TARGA FLORIO MONDIALI dal 1960 al 1973, non limitandoci, quindi, soltanto alle vetture ufficiali (Autodelta) ma anche a quelle di tutti i piloti privati presenti.

 

L’omaggio rievocativo alla Casa del Biscione sarà prolungato sino all’edizione non Mondiale del 1975 che ha vissuto comunque la prestigiosa presenza di vetture ufficiali Autodelta.

 

 

 

Logo Museo - area piccola 2-1.png

 

L’Associazione Culturale AMICI DELLA TARGA FLORIO ringrazia, anche per questa occasione, il Museo Storico dei Motori e dei Meccanismi dell'Università degli Studi di Palermo, in Viale delle Scienze, edificio 8 (Macchine) per la sua preziosa ospitalità.

 

 

Best54

 

 

 

MINI.jpg

www.amicidellatargaflorio.com

 

 

* * * *

 

Programma degli eventi di aprile e maggio 2016 del Museo dei Motori

 

15 aprile, ore 10:00, presso il Museo avrà luogo il seminario "Evoluzione delle automobili Peugeot", 3° conferenza del ciclo "Dalla carrozza senza cavalli all'automobile" promossa dall'Automotoclub Storico Italiano (ASI) presso le più importanti università italiane.

 

Relatore: ing. Lorenzo Morello, presidente della commissione cultura dell'ASI, già responsabile della progettazione dei motopropulsori e successivamente dell’Ingegneria del veicolo presso FIAT Auto.

 

Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Si ringrazia la Associazione Studentesca Vivere Ingegneria per la gentile collaborazione.

 

29 aprile, ore 17.30, presso il Museo avrà luogo la presentazione del libro "Cento volti di un mito, Targa Florio un fenomeno sportivo, sociale, culturale", a cura di Salvatore Requirez, edito da Nuova Ipsa Editore. Ingresso libero.

 

3 - 12 maggio, il Museo ospiterà la mostra temporanea di 20 motociclette storiche di particolare interesse storico e sportivo, realizzata in collaborazione con l'Associazione Siciliana Veicoli Storici.

 

4 - 6 maggio, il Museo ospiterà come ogni anno una parte della manifestazione automobilistica internazionale Targa Florio Classic e Ferrari Tribute, con la esposizione delle autovetture presso il piazzale antistante il Museo (edificio 8 viale delle Scienze):

 

4 maggio, a partire dalle 16:00 fino alle 20:00

 

5 maggio, dalle 9:00 alle 15:00 e dalle 18:30 alle 20:00

 

6 maggio, dalle 17:30 alle 20:00

 

Per maggiori informazioni: www.targa-florio.it www.targa-florio.it/fileadmin/ [...] 3_2016.pdf

 

5 maggio, ore 18:00, presso il Museo avrà luogo la rassegna fotografica "Le Alfa Romeo alla Targa Florio dal 1960 al 1975", curata dalla Associazione Amici della Targa Florio. Ingresso libero.

 

12 maggio, ore 9:00, presso il Museo avrà luogo seminario "Il trasferimento tecnologico tra industria aeronautica, automobilistica e motociclistica”, organizzato in collaborazione con l'Aeronautica Militare e l'Automotoclub Storico Italiano (ASI).

 

L’evento farà parte delle manifestazioni culturali organizzate in occasione del 210° anniversario

 

della fondazione dell’Università degli Studi di Palermo e comprende la mostra temporanea di una selezione di 20 motociclette di elevato prestigio storico, tecnico e collezionistico, realizzata all’interno del Museo dall’Associazione Siciliana Veicoli Storici,

 

Si ringrazia la Associazione Studentesca Vivere Ingegneria per il supporto organizzativo. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

 

Programma del seminario

 

Ore 9:00

 

Saluti del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, prof. Fabrizio Micari

 

Saluti del Presidente dell’Automotoclub Storico Italiano, avv. Roberto Loi

 

Ore 9:30

 

I caccia intercettori della Regia Aeronautica dal 1935 al 1943.

 

Relatore: Col. Luciano Sadini, storico del settore aeronautico e membro della commissione cultura dell'ASI;

 

Ore 10:15

 

Esempi di trasferimenti di idee e progettisti.

 

Relatore: ing. Lorenzo Morello, storico dell’automobile e presidente della commissione cultura dell'ASI;

 

Ore 11:00

 

Esempi di trasferimenti di materiali e tecnologie.

 

Relatore: dott. Massimo Clarke, giornalista tecnico del settore motoristico e membro della commissione cultura dell'ASI;

 

Ore 11:45

 

Dalla sperimentazione alla vita comune. Esempi di trasferimenti tecnologici recenti.

 

Relatore: cap. GArn Antonio Ciotola, ingegnere sperimentatore del Reparto Sperimentale di Volo dell’Aeronautica Militare.

 

Ore 12:30

 

Conclusione dei lavori e dibattito.

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Invité §bes888PR

CORRISPONDENZE ....... PARTICOLARI .....

 

 

 

 

13015179_1030513707029304_3673152168618825150_n.jpg

 

 

Tratto dalle pagine di Facebook "Club Piloti della Targa Florio 1906 / 1977 "

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Invité §bep134Bm

 

 

1001 Cisitalia 202 SMM S-La Motta - G-Alterio (1).jpg

 

 

 

http://www.targaflorio.info/IMAGES/avanzo.gif

 

MARIA ANTONIETTA AVANZO PILOTA DELLA TARGA FLORIO

NELLA GRIGIA BANALITA' DEI NOSTRI GIORNI CI SONO STORIE CHE POSSONO STUPIRE

 

 

liberamente estratto da RUOTECLASSICHE:

La chiamavano "signora quattro pistoni" e dove andava, suscitava scandalo. Era bella, tornita e spiritosa. Si chiamava Maria Antonietta Bellan, meglio nota come "baronessa Avanzo", la donna pilota più famosa d'inizio Novecento. Originaria di Contarina Veneta, in provincia di Rovigo (dove era nata il 5 febbraio 1889), aveva dimostrato subito un'indole trasgressiva e una grande passione per i motori. Ancora giovanetta, "rubò" al padre l'auto appena comprata, una piccola De Dion Bouton a un cilindro. Con quella si mise a girare per le vie del paese, guidando come un'indiavolata. Alla fine travolse il sindaco che cercava inutilmente di fermarla. Non lo uccise, ma lo mandò dritto all'ospedale. A Roma, dove si era trasferita dopo uno sfarzoso matrimonio con il barone Eustachio Avanzo, s'improvvisò giornalista sportiva e cominciò a scrivere di automobili e di aerei, ma sempre dopo averne sperimentato personalmente la guida.

Nel 1919 per festeggiare la fine della guerra, si fece comprare dal marito una potente Spa "35/50 Sport" e con quella disputò il Giro del Lazio. Incredibilmente riuscì a vincere la categoria, nonostante, poco dopo la partenza e in piena velocità, avesse perduto una ruota, sabotata, come disse poi, da qualche concorrente invidioso. Ma lei, riparato il guasto, era riuscita a riprendere la corsa, dicendo a se stessa: "Maria Antonietta, sei un grand'uomo". Le femministe, per quella frase, fecero di lei un'eroina.

L'anno dopo, rinfrancata dal buon risultato ottenuto, andò a cercar gloria perfino in Danimarca dove, sulla pista di Fano (vicino a Copenaghen), si disputavano gare sul chilometro lanciato. Vinse la prima manche alla guida di una Packard 12 cilindri Sport appena acquistata; poi, nella seconda, l'auto prese fuoco. Senza esitare, portò la vettura fuori pista, si diresse verso il mare poco distante e vi si infilò dentro, spegnendo così l'incendio.

Non si può dire che fosse una grande campionessa, ma una donna in crinoline al volante di un'auto da corsa e in mezzo a tutti quegli uomini faceva più scalpore delle vittorie del grande asso Antonio Ascari.

Per cui ne parlavano tutti, soprattutto le gazzette rosa. Figuriamoci quando donna Maria Antonietta s'impuntò per andare a correre in Sicilia la Targa Florio del 1920. Dissero tutti che era matta, perché non c'era corsa più massacrante. Invece, nonostante il diluvio che quell'anno imperversò sui 432 chilometri del circuito delle Madonie, lei si comportò bene. Non ebbe però fortuna: la sua BUICK, rimasta senza benzina, si piantò a soli 20 chilometri dal traguardo, quando era in ottima posizione. Vinse Guido Meregalli, su Nazzaro. Due anni dopo, nel 1922, volle riprovarci e poco mancò che, per una ripicca, il suo compagno di squadra, Enzo Ferrari, venisse fatto fuori dalla mafia siciliana. Sembra che l'Avanzo si fosse terribilmente seccata con lui perché le aveva sostituito il carburatore dell'Alfa Romeo "ES Sport", in perfetta efficienza, con quello della sua macchina, uguale ma difettoso. Un gesto poco sportivo, accompagnato da una battuta ancor meno galante che la fece inviperire: "... tanto quella lì non farà niente". Per vendicarsi Maria Antonietta si rivolse allora a un capo della mafia locale, implorandolo di aiutarla. "Facesse affidamento pure su di me, qualsiasi cosa avesse bisogno", le rispose il fiero siciliano. "Rivoglio il mio carburatore", ribatté la baronessa. "Non dubiti, bella signora, avrà il suo carburatore e anche il cuore di quell'infame. Su un piatto d'argento". Spaventata da quella brutale promessa, la baronessa cambiò idea e rinunciò al favore. In seguito raccontò una storia diversa, che tuttavia non escludeva del tutto la prima. Disse che un gruppo di suoi amici, tutta gente d'onore, dopo ogni suo passaggio, per aiutarla, gettavano grosse pietre sulla strada allo scopo di rallentare Ferrari. Non contenti, alcuni erano andati oltre, conducendo sul percorso addirittura un gregge. Alla fine vinse Giulio Masetti su Mercedes "4500", mentre sia lei sia Ferrari dovettero ritirarsi. Molti anni dopo il "Drake" la ricordò in un suo libro, riconoscendole una "guida disinvolta e precisa".

L'Avanzo non si confrontò comunque solo con lui, ma con tutti i grandi campioni del tempo. Tra questi anche con l'esordiente Tazio Nuvolari che la batté, ma con difficoltà. Accadde al Circuito del Garda del 1921. La baronessa si era schierata al via con un'Ansaldo "Tipo 4" e duellò col mantovano che aveva la stessa macchina. Vinse Corrado Lotti, Nuvolari fu secondo e lei terza. Mario Morasso, scrittore futurista e articolista della rivista "Motori Cicli e Sports", fece questo ritratto dei partecipanti: "Mi sono divertito un mondo a guardare i concorrenti. Ognuno ha una faccia speciale diversa da quella di tutti i giorni: Eugenio Silvani par che abbia la testa di legno, immobile, colla punta del naso diretta al traguardo. Meo Costantini, oltrepassati gli 80 all'ora, va trasformando la sua fisionomia corretta e sorridente di 10 chilometri in 10 chilometri, finché, arrivato a 100, sembra un vero assassino. I Concili restano impassibili, col vestito all'ultima eleganza sotto la 'combinatìon'. Nuvolari a denti stretti sembra che trasporti lui la macchina a furia di poderose spallate... e finalmente, ammirata da tutti, la signora Avanzo, sorridente e fresca, al passaggio delle tribune scandisce con le piccole dita il numero dei giri compiuti e lancia colla mano aperta in alto il classico saluto del gladiatore".

Quello stesso anno, al Gran Premio Gentleman di Brescia giunse terza assoluta, su Alfa "ES Sport", e prima nella speciale classifica riservata alle Dame. Giuseppe Merosi, progettista della vettura, volle complimentarsi con lei. Poi, di nascosto, si rivolse a Ramponi, il meccanico dell'Alfa che le era stato accanto durante la corsa, chiedendogli: "Come guida?", "Ce n'ha d'Avanzo" gli rispose quello ridendo. La battuta, passata di bocca in bocca, finì il giorno dopo sul "Guerin Sportivo". Negli anni del suo splendore femminile, incontrò anche Gabriele d'Annunzio. Il Vate, affascinato, la volle con sé per qualche tempo, al Vittoriale. Ma anche lì fece un sacco di disastri. Fu lei, per esempio, a far morire d'indigestione l'amatissima Cheli, una grossa tartaruga che il Poeta aveva ricevuto in dono dalla contessa Casati Stampa. La bella Maria Antonietta, sapendola golosa di tuberose, gliene aveva fatte mangiare talmente tante che la povera bestia "scoppiò". Imbalsamata e replicata in tante piccole spille, la Cheli diventò poi uno dei "cadeaux" più preziosi che d'Annunzio regalava ai suoi fan.

Una tartarughina d'oro la diede anche a Nuvolari, accompagnandola con la famosa frase: "All'uomo più veloce, l'animale più lento"; lui ne fece il suo simbolo. Assentatesi per qualche anno dalle corse, la baronessa vi tornò nel 1926 per prendere parte, con una Mercedes "180 HP Tipo K", alla Coppa della Perugina dove ottenne un buon terzo posto nella classe oltre 2000 cm3. In seguito disputò anche quattro Mille Miglia: quella del 1928, in coppia con il playboy Manuel de Teffé, figlio dell'ambasciatore del Brasile a Roma, su Chrysler "Series 72". L'auto gliel'avevano venduta i piloti MINOIA e BALESTRERO, con cui aveva fatto società e creato anche una scuderia, molto prima che Ferrari facesse la sua. Poi partecipò all'edizione del 1929 su Alfa Romeo "6C 1750 SS" e a quella del 1931, su una Bugatti "Type 43". Nel 1932 infine gareggiò con un'Alfa Romeo "6C 1750 GS" spider Touring della Scuderia Ferrari. In tutte e quattro le occasioni però non riuscì mai a concludere la corsa. Gli amici le dicevano ogni volta di lasciar stare. Quella era una corsa per uomini duri, che richiedeva forza fisica, occhio sicuro e sangue freddo. Ma lei non mollava: "Chi vorrà negarci queste qualità?", ribatteva infuriata. E a chi, più subdolamente, le faceva notare che ne avrebbe sofferto la sua femminilità, rispondeva "L'eleganza di una donna si adatta benissimo a quella della macchina; anzi, l'una e l'altra si completano".

Nell'edizione del '28 conobbe il pilota italo-americano Ralph de Palma. I due fecero amicizia e de Palma la invitò a correre sul circuito di Indianapolis. Lei attese qualche anno, poi partì per l'America e si presentò al via nell'edizione 1932 con una strepitosa Miller Special che lo stesso De Palma le aveva messo a disposizione. Per gareggiare aveva dovuto farsi rilasciare un permesso speciale perché alle donne era stato proibito di partecipare a quella gara. Dopo le qualificazioni (dove tuttavia non brillò affatto) ripartì improvvisamente per l'Italia: "Motivi di famiglia", disse: una bugia per evitare una bruttissima figura. Tutte queste sue avventure e molte altre ancora le raccolse poi in un libro, oggi una rarità, intitolato "La mia vita a 100 km all'ora", pubblicato dall'Istituto Editoriale del Littorio di Roma. Un grande successo che ebbe anche la prefazione di Mario Carli, fondatore, con Marinetti, del movimento futurista. Pur continuando a frequentare l'ambiente delle corse, la Avanzo smise per qualche anno l'attività. Nel 1939, oramai cinquantenne, si lasciò tentare ancora una volta e accettò di partecipare con una Fiat "1100 Sport" alla Tobruk-Tripoli, la Mille Miglia africana che aveva preso il posto di quella vera, quell'anno sospesa per un tragico incidente avvenuto nel '38. Si piazzò solo sesta su otto concorrenti. Fu la sua ultima gara. Poi più nulla. Dopo la guerra, qualche rivista continuò a ospitare le sue colorite memorie, fotografandola accanto ai cimeli del suo passato sportivo. Quando aveva appena superato i settanta, nel 1961, si racconta che sfrecciasse velocissima per le strade di Roma alla guida di una "Giulietta Sprint". A un vigile che la fermò per eccesso di velocità, ribatté: "Cosa vuole, se la mia automobile va a 160 all'ora, io vado a 160 all'ora". Morì il 17 gennaio 1977, a 88 anni. Il diciassette: odiava quel numero che non aveva voluto mai sulle sue macchine. Diceva, come molti, che portava sfortuna. Aveva ragione. Ma quel giorno non riuscì proprio a evitarlo.

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Invité §Dar632cV

Volevo chiederti informazioni più aggiornate sulla realizzazione del circuito permanente della Targa Florio. Se hai un contatto e-mail o facebook sarebbe anche meglio. Ciao.

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Invité §bep134Bm

Volevo chiederti informazioni più aggiornate sulla realizzazione del circuito permanente della Targa Florio. Se hai un contatto e-mail o facebook sarebbe anche meglio. Ciao.

 

 

POSSO TESTIMONIARE CHE, QUANDO A PARIGI AL COMPIANTO PHILIPPE GURDIJAN (CREATORE DEGLI AUTODROMI DI ABU DABI, BAHARAIN, SEPANG, LE CASTELET SOLO PER CAPIRSI) FU PRESENTATO IL PROGETTO DELL'AUTODROMO DELLA TARGA FLORIO PHILIPPE, CHE RISPETTAVA ED AMAVA MOLTISSIMO LA TARGA, DISSE TESTUALMENTE:

"IL PROGETTO E' BELLO, MA E' UN AUTODROMO COME UN QUALSIASI ALTRO, NON E' LA TARGA FLORIO. PER IL CIRCUITO DELLA TARGA FLORIO LA F.I.A. PUO' E DEVE FARE LE STESSE ECCEZIONI CHE SONO SONO STATE FATTE PER MONTECARLO. ....

.... LA F.1 NON EMOZIONA PIU': SE INVECE SI METTE IN SICUREZZA IL VECCHIO CIRCUITO SI PUO' RIPARTIRE - FACENDO GAREGGIARE LE STESSE VETTURE DELLA 24H DI LE MANS (PROTOTIPI E GT), CON LE GRANDI CLASSICHE: TARGA FLORIO, LE MANS, NURBURGRING, SEBRING.

..... SARO' SEMPRE PRONTO A RIPORTARE SUBITO UNA PROVA DI CAMPIONATO MONDIALE GT SUL VECCHIO CIRCUITO DELLE MADONIE. SE INVECE MI CHIEDETE DI FAR CORRERE UNA PROVA DEL MONDIALE GT, CHE DI TARGA FLORIO HA IL SOLO NOME, SU UN QUALSIASI AUTODROMO, PREFERISCO ORGANIZZARLA AD IMOLA O A MONZA DOVE SI SPENDE MENO E SI GUADAGNA MOLTO DI PIU'. "

DAL MIO PUNTO DI VISTA, CON L'AIUTO DELLA TECNOLOGIA E DEI NECESSARI ADEGUAMENTI PER LA SICUREZZA, UNA VERA TARGA FLORIO, SUL VECCHIO CIRCUITO, PUO' ESSERE DISPUTATA, MA E' UN PROGETTO (PERALTRO MENO COSTOSO DI UN NUOVO AUTODROMO), MA BISOGNA BISOGNA PARTIRE DAI PRINCIPI DI VINCENZO FLORIO:

 

......Se ho sbagliato nel non concedere ingaggi, tanto peggio per me, però fino a quando la « Targa » sarà da me organizzata ed avrò il conforto della solidarietà piena del mio socio Giacomo Tagliavia, che fortemente collabora con me per il successo della corsa, io desidero che il vincitore sia uno sportivo puro, o isolato o che appartenga ad una casa che si renda conto che la « Targa Florio si corre, si vince o si perde compiendo quei sacrifici che essa merita e che si addicono per la sua grande fama e per la sua vasta risonanza internazionale.

 

..... VI SEMBRA FACILE ????

 

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http://cache4.asset-cache.net/gc/72782676-professor-sid-watkins-presents-the-fia-gettyimages.jpg?v=1&c=IWSAsset&k=2&d=OCUJ5gVf7YdJQI2Xhkc2QICCyofpkDAooUDlpJr4CdrMD2zRcTAuFesAAD%2FehUM71it3ZY%2BIC3W6Jie8dUba8Q%3D%3D

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Invité §bep134Bm

CORRISPONDENZE ....... PARTICOLARI .....

 

 

 

 

13015179_1030513707029304_3673152168618825150_n.jpg

 

 

Tratto dalle pagine di Facebook "Club Piloti della Targa Florio 1906 / 1977 "

 

 

SE SOLO PER UN ISTANTE MI GIRO VEDO SOLO IL BUIO CHE ABBIAMO LASCIATO ALLE SPALLE.

AMMIRARE LE MACCHINE DELLA MONTEPELLEGRINO E' FIN TROPPO FACILE, MA LA VERA AMMIRAZIONE LA VOGLIO ESPRIMERE PER QUEL MANIPOLO DI "EROI" CHE HA AVUTO IL CORAGGIO DI AFFRONTARE UN'IMPRESA TEMERARIA: DIMOSTRARE CHE IN SICILIA C'E' CORAGGIO (MA ANCHE LA CAPACITA') DI ORGANIZZARE FRA MILLE E PIU' DIFFICOLTA' QUALCOSA DI VERAMENTE BELLO.

IO NON HO DUBBI: QUESTO CORAGGIO (E QUESTI SACRIFICI) SAREBBERO PIACIUTI MOLTISSIMO A VINCENZO FLORIO.

ANCORA COMPLIMENTI .... E GRAZIE.

beppe

 

 

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ANCHE SE NON ERA LA VETTURA IDEALE PER LA TARGA, VALE LA PENA AVERLA RIVISTA ALLA MONTEPELLEGRINO

 

[h1]Lotus Eleven, una vera leggenda[/h1]

in Attualità, Automotive 13 marzo 2016

 

 

Leggera, veloce, competitiva; solo nel suo primo anno di vita conquistò oltre 150 vittorie, per non parlare dei record di velocità

L’Eleven, una delle Lotus che assieme alla Super Seven incarnò al meglio i principi di handling e leggerezza tanto cari a Colin Chapman, venne prodotta dal 1956 al 1958 in ben 270 esemplari, un numero piuttosto importante se si considera che era destinata unicamente alle competizioni.

 

 

 

http://i0.wp.com/www.motori360.it/V2/wp-content/uploads/2016/03/F14-Lotus-03-016.jpg?resize=369%2C291

 

http://i2.wp.com/www.motori360.it/V2/wp-content/uploads/2016/03/F15-Lotus-03-016.jpg?resize=243%2C291

L’auto scaturisce dall’incontro di due geni assoluti: a Colin Chapman (sopra a sinistra) va la paternità del concetto generale e del rolling chassis nascosto sottopelle mentre la bellissima e filante veste aerodinamica si deve ad uno studio dell’ingegnere Frank Costin (sopra nella foto a destra).

 

 

 

http://i0.wp.com/www.motori360.it/V2/wp-content/uploads/2016/03/F2-Lotus-MI-03-016-1.jpg?resize=296%2C182

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Invité §bep134Bm

 

SE SOLO PER UN ISTANTE MI GIRO VEDO SOLO IL BUIO CHE ABBIAMO LASCIATO ALLE SPALLE.

AMMIRARE LE MACCHINE DELLA MONTEPELLEGRINO E' FIN TROPPO FACILE, MA LA VERA AMMIRAZIONE LA VOGLIO ESPRIMERE PER QUEL MANIPOLO DI "EROI" CHE HA AVUTO IL CORAGGIO DI AFFRONTARE UN'IMPRESA TEMERARIA: DIMOSTRARE CHE IN SICILIA C'E' CORAGGIO (MA ANCHE LA CAPACITA') DI ORGANIZZARE FRA MILLE E PIU' DIFFICOLTA' QUALCOSA DI VERAMENTE BELLO.

IO NON HO DUBBI: QUESTO CORAGGIO (E QUESTI SACRIFICI) SAREBBERO PIACIUTI MOLTISSIMO A VINCENZO FLORIO.

ANCORA COMPLIMENTI .... E GRAZIE.

beppe

 

 

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ANCHE SE NON ERA LA VETTURA IDEALE PER LA TARGA, VALE LA PENA AVERLA RIVISTA ALLA MONTEPELLEGRINO

 

[h1]Lotus Eleven, una vera leggenda[/h1]

in Attualità, Automotive 13 marzo 2016

 

 

Leggera, veloce, competitiva; solo nel suo primo anno di vita conquistò oltre 150 vittorie, per non parlare dei record di velocità

http://i2.wp.com/www.motori360 [...] =620%2C306

Lotus XI at Pendine Cars Photograph ©2015 Sam Frost

L’Eleven, una delle Lotus che assieme alla Super Seven incarnò al meglio i principi di handling e leggerezza tanto cari a Colin Chapman, venne prodotta dal 1956 al 1958 in ben 270 esemplari, un numero piuttosto importante se si considera che era destinata unicamente alle competizioni.

 

 

 

http://i0.wp.com/www.motori360 [...] =369%2C291

 

http://i2.wp.com/www.motori360 [...] =243%2C291

L’auto scaturisce dall’incontro di due geni assoluti: a Colin Chapman (sopra a sinistra) va la paternità del concetto generale e del rolling chassis nascosto sottopelle mentre la bellissima e filante veste aerodinamica si deve ad uno studio dell’ingegnere Frank Costin (sopra nella foto a destra).

 

 

 

http://i0.wp.com/www.motori360 [...] =296%2C182

 

 

 

Nel corso della sua vita sportiva, proseguita ben oltre il 1958, rinverdita ai giorni nostri nelle gare per vetture d’epoca e ripresa come produzione nel 1982 dalla Westfield (operazione analoga a quella operata dalla Catheram sulla Super Seven) l’Eleven ha ospitato diverse motorizzazioni 4 cilindri prodotte dalla Coventry Climax, tutte ovviamente montate in posizione anteriore longitudinale.

http://i1.wp.com/www.motori360.it/V2/wp-content/uploads/2016/03/F4-Lotus-03-016.jpg?resize=620%2C506

la versione base (denominata Le Mans) era costituita dall’unità FWA da 1100 cc cui si affiancò un 1.172 cc seguito dal più potente FWB da 1.459 cc; le vetture così motorizzate competevano, naturalmente, nelle rispettive categorie per cilindrata mentre un discorso a parte meritano i propulsori che vennero impiegati in alcuni tentativi di record.

 

 

 

Il telaio era un leggerissimo e semplice traliccio tubolare, sul quale venivano avvitati sottili pannelli alluminio che in qualche modo contribuivano all’irrigidimento dell’insieme, dotato di sospensioni posteriori con ponte De Dion e freni tanto a tamburo quanto a disco (diametro 240 mm) mentre il peso a pieno carico non toccava i 450 chilogrammi.

La Eleven del 1956 era ordinabile in tre versioni:

  • La « Le Mans », destinata ai professionisti o comunque a piloti di livello superiore, era equipaggiata con ponte posteriore De Dion, 4 freni a disco e motore Coventry Climax nella versione più potente;
  • La « Sport », identica alla precedente tranne che nell’inferiore potenza dello stesso motore;
  • La « Club », con ponte posteriore rigido, freni a tamburo e motore Ford a valvole laterali.

 

Al di là delle cilindrate, la classe elettiva dell’Eleven fu comunque la Sport 1.100 cc nella quale questa piccola sport si rivelò fortemente competitiva tanto da conquistare 150 vittorie già nel 1956 e la vittoria di classe alla 24 Ore di Le Mans.

http://i0.wp.com/www.motori360.it/V2/wp-content/uploads/2016/03/F8-Lotus-03-016.jpg?resize=620%2C400

Il 1957 vide il debutto della seconda serie modificata nella carrozzeria, nel telaio e totalmente rivisitata nelle sospensioni anteriori che ricevettero il doppio triangolo sovrapposto della Lotus 12 monoposto; questa serie 2, pressoché interamente realizzata nella versione Le Mans (la più performante) venne ufficialmente denominata Eleven Serie 2, ma fu anche conosciuta comeLotus 13 e la ragione potrebbe essere individuata nel momento del suo lancio che seguì quello della Lotus Twelve (modello 12) e la Lotus Elite (modello 14). Rimane il fatto che il numero 13 non fu mai usato come identificativo ufficiale dalla Lotus.

Va infine ricordato che all’epoca, non esistendo ancora la Formula Junior, la categoria Sport 1100 letteralmente spopolava sia come seguito di pubblico che come consenso fra piloti ed addetti ai lavori e questo si sposava perfettamente con la Eleven che alla 24 Ore di Le Mans di quell’anno, equipaggiata con un propulsore Coventry Climax con cilindrata ridotta da 1.100 a 750 cc, si aggiudicò addirittura la vittoria della classifica dell’indice di performance, un’affermazione che ebbe enorme risonanza.

Sono state registrate anche alcune « incursioni » della Eleven Le Mans nella categoria GT, il cui regolamento tecnico obbligò ad una serie di modifiche come la trasformazione della carrozzerie da aperta in chiusa (berlinetta) dotata di portiere ad ala di gabbiano ispirate a quelle della Mercedes 300 SL « Gullwing ».[h4]I record della Eleven[/h4]

http://i2.wp.com/www.motori360.it/V2/wp-content/uploads/2016/03/F16-Lotus-03-016.jpg?resize=620%2C259

Benché la destinazione principale dell’auto fosse l’originaria categoria 1.100 Sport dove colse la maggior parte dei suoi successi quali le vittorie di classe a Le Mans ed a Sebring, la piccola sport venne impiegata anche in tentativi di record (peraltro colti più volte) da tre diversi piloti.

 

 

 

Il primo fu Sir Stirling Moss che nel 1956 stabilì a Monza un giro record (senza chicane, allora si viaggiava sul serio…) a ben 229 km/h di media (138 miglia) con una percorrenza di 50 giri consecutivi a 135mph di media; vero che al volante c’era Moss (che per inciso il giorno prima aveva vinto il GP d’Italia di Formula 1) ma è altrettanto vero che se l’auto non fosse stata quel che era una simile performance non sarebbe stata facilmente raggiungibile con un 1.100 cc di cilindrata sia pure dotato di due italianissimi carburatori doppio corpo orizzontali Weber in sostituzione dei capricciosi ed inglesissimi SU.

http://i2.wp.com/www.motori360.it/V2/wp-content/uploads/2016/03/F10-Lotus-03-016.jpg?resize=400%2C512

Questo record è stato raccontato con dovizia di particolari ed un really british humour dallo stesso Moss (crf. http://www.lotuseleven.org/Monza/Moss%20at%20Monza.htm) la cui lettura ci tuffa in atmosfere che personalmente rimpiangiamo e che riassumiamo nel fatto che, riferisce il grande Campione inglese, l’auto aveva le sospensioni che sulla sopraelevata andavano spesso a fine corsa ma che soprattutto, durante un giro sull’anello di alta velocità, all’improvviso (probabilmente a causa della torsione prodotta sul telaio dalla forza centrifuga derivante dalla percorrenza della curva sopraelevata ndr.) si aprì ad oltre 130 mph/210 km/h lo sportello lato guida che Moss, continuando a controllare il volante con una sola mano, richiuse con l’altra, operazione non semplice poiché, a parte la velocità e la necessità di controllare l’auto con una sola mano, l’apertura verso il basso della portiera (vedasi foto seguente) non rendeva agevole l’operazione.

http://i2.wp.com/www.motori360.it/V2/wp-content/uploads/2016/03/F7-Lotus-03-016.jpg?resize=620%2C413

Comunque la Lotus Eleven permise ad altri due piloti di superare il record di Moss:

  • Il primo fu « Mac Fraser » che completò il tentativo a ben 143 mph ma a prezzo antipatiche conseguenze sulle sue condizioni fisiche: alla fine della prova si riscontrò che la forza centrifuga sull’anello di velocità, unita all’azione scuotente delle sospensioni a tampone, fu talmente violenta da provocare un travaso di sangue nelle urine.
  • Il secondo tentativo fu messo in atto nel dicembre del 1957 da Cliff Allison a volante di una Eleven dotata però di un motore Coventry Climax da 1.100 cc sovralimentato; con questa vettura Allison superò entrambi i record precedenti, facendo fermare il cronometro a 145 mph ma rischiando veramente molto a causa della pista gelata ma soprattutto di una nebbia così fitta da far posizionare delle lampade rosse di segnalazione all’inizio della curva sopraelevata, in modo da poter girare lo sterzo al momento giusto (ve l’immaginate oggi?); c’è anche da dire che le cronache dell’epoca definirono avventuroso e difficile anche il trasferimento – avvenuto sulla neve – di uomini e mezzi dall’Inghilterra all’Italia.

[h4]La replica Westfield[/h4]

Nel 1982 la « Westfield Sportscars » iniziò la produzione di un’ottima replica della « Eleven Le Mans » dotata però di una carrozzeria in fibra di vetro al posto del più costoso e difficile da lavorare alluminio. Il cliente poteva acquistare l’auto sia in scatola di montaggio (kit) e sia chiavi in mano. Quest’ultima versione condivideva il propulsore 1.275 cc BMC A con la MG Midget e l’Austin-Healey Sprite oppure poteva essere equipaggiata con il Kent a valvole laterali della Ford. Le scatole di montaggio erano invece fornite senza motore lasciando a chi le acquistava la scelta fra il Coventry Climax o gli Alfa Romeo.

http://i2.wp.com/www.motori360.it/V2/wp-content/uploads/2016/03/F12-LotusWest-03-016.jpg?resize=620%2C465

La produzione della Westfield XI originale cessò nel 1986 con ancora qualche kit a magazzino, venne ripresa nel 2004 con motorizzazione BMC A e l’auto viene tutt’ora offerta in kit con prezzo di partenza fissato in 10.999 sterline.

http://i2.wp.com/www.motori360.it/V2/wp-content/uploads/2016/03/F13-Lotus-West-03-016.jpg?resize=620%2C465

Ci vuole sognare o togliersi più semplicemente qualche curiosità può dare un’occhiata al sitohttp://westfield-sportscars.co [...] ld-xi-kits

[ Giovanni Notaro ]

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Invité §bes888PR

1968 - A-R- T33 2,5 - Vaccarella - Schutz - Autodelta - A22.jpg

 

 

Siete tutti invitati :)

GIOVEDI' 5 maggio 2016 - ORE 18,00

Circa 500 immagini, proposte su grande schermo, riguardanti tutti gli equipaggi delle vetture partecipanti alle edizioni delle Targa Florio dal 1960 al 1973, nonché la partecipazione dell’Autodelta nella Targa 1975.

Oltre alla Ufficiale Autodelta, 25 le diverse Scuderie presenti : Sc. Settecolli, Sc. Balarm, Sc. Sant Ambroeus, Sc. La Clessidra, Sc. Ambrosiana, Sc. Partenopea, Sc. Etna, Sc. Monte Pellegrino, Sc. Virgilio Conrero, Sc. Pescara, Sc. Nissena, Sc. Montegrappa, Sc. Sila, Sc. Campidoglio, Sc. SACI, Sc. Pegaso, Sc. Apulia, Sc. Aretusa, Sc. Peloritana, Racing Team VDS, Sc. Madunina, Sc. Monzeglio, Sc. Brescia Corse, Sc. Città dei Mille, Sc. Ateneo.

 

Trattandosi di una rassegna di immagini proiettate, si suggerisce, qualora interessati, di essere puntuali all’appuntamento delle ore 18:00 per l’inizio della proiezione, che avrà una durata di circa 30 minuti, con possibile intermezzo.

 

Si ricorda che con l’occasione sarà possibile visitare anche l’esposizione delle autovetture partecipanti alla Targa Florio Classic e Ferrari Tribute 2016 nel piazzale antistante il Museo e la mostra temporanea di una selezione di motociclette di elevato interesse storico, tecnico e collezionistico, realizzata all’interno del Museo dall’Associazione Siciliana Veicoli Storici.

 

L’incontro sarà dedicato a Fulvio Lauricella e nel suo ricordo sarà proiettato un inedito filmato riguardante una sua emozionante intervista - a Floriopoli e per strade di Targa - alla guida della sua Alfa Romeo SZ del 1962, vettura vincente nella Targa Florio Revival 2000.

 

per l'Associazione Culturale Amici della Targa Florio

 

logo Ass-ne.jpg

 

 

 

Logo Museo - area piccola 2-1.png

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Invité §bep134Bm

1968 - A-R- T33 2,5 - Vaccarella - Schutz - Autodelta - A22.jpg

 

 

Siete tutti invitati :)

GIOVEDI' 5 maggio 2016 - ORE 18,00

Circa 500 immagini, proposte su grande schermo, riguardanti tutti gli equipaggi delle vetture partecipanti alle edizioni delle Targa Florio dal 1960 al 1973, nonché la partecipazione dell’Autodelta nella Targa 1975.

Oltre alla Ufficiale Autodelta, 25 le diverse Scuderie presenti : Sc. Settecolli, Sc. Balarm, Sc. Sant Ambroeus, Sc. La Clessidra, Sc. Ambrosiana, Sc. Partenopea, Sc. Etna, Sc. Monte Pellegrino, Sc. Virgilio Conrero, Sc. Pescara, Sc. Nissena, Sc. Montegrappa, Sc. Sila, Sc. Campidoglio, Sc. SACI, Sc. Pegaso, Sc. Apulia, Sc. Aretusa, Sc. Peloritana, Racing Team VDS, Sc. Madunina, Sc. Monzeglio, Sc. Brescia Corse, Sc. Città dei Mille, Sc. Ateneo.

 

Trattandosi di una rassegna di immagini proiettate, si suggerisce, qualora interessati, di essere puntuali all’appuntamento delle ore 18:00 per l’inizio della proiezione, che avrà una durata di circa 30 minuti, con possibile intermezzo.

 

Si ricorda che con l’occasione sarà possibile visitare anche l’esposizione delle autovetture partecipanti alla Targa Florio Classic e Ferrari Tribute 2016 nel piazzale antistante il Museo e la mostra temporanea di una selezione di motociclette di elevato interesse storico, tecnico e collezionistico, realizzata all’interno del Museo dall’Associazione Siciliana Veicoli Storici.

 

L’incontro sarà dedicato a Fulvio Lauricella e nel suo ricordo sarà proiettato un inedito filmato riguardante una sua emozionante intervista - a Floriopoli e per strade di Targa - alla guida della sua Alfa Romeo SZ del 1962, vettura vincente nella Targa Florio Revival 2000.

 

per l'Associazione Culturale Amici della Targa Florio

 

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Logo Museo - area piccola 2-1.png

 

 

UN REGALO DEGLI AMICI DEI NEBRODI, TERRA DI TANTI CAMPIONI (RICORDIAMO IN PARTICOLARE CIUPPA, LATTERI, MERENDINO, GUMINA E SIDOTI ABBATE)

 

 

 

Trasmissione radio.jpg

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Invité §bes888PR

PARLIAMO DI TARGA ANCHE A CEFALU' :)

 

 

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" ....... IL DISTRETTO TURISTICO TARGA FLORIO vi invita all'Inaugurazione della mostra ARTE MITI ED EMOZIONI.

Dal 2 all' 8 maggio all'ottagono di Santa Caterina a Cefalù. Il distretto Targa Florio ed il Comune di Cefalù espone i quadri inediti del prof. Giorgio Clesceri , Serafino Barbera, col contributo del museo V.zo Florio ( Antonio Catanzaro ), i capolavori di Ciccio Liberto (l'inventore della scarpa da corsa).

Inoltre grazie agli Amici della Targa Florio saranno esposte delle foto che raccontano la Targa Florio.

Fabio Lo Sicco

Presidente del distretto Targa Florio ...... "

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Invité §bep134Bm

ARRIVO'

 

 

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COME SI FA A NON ESSERE CONTENTI PER QUESTO EVENTO CHE TUTTI PERCEPISCONO IMPORTANTE.

SENTIRE IL PRESIDENTE DELLA COCA COLA PARLARE DELL'IMPORTANZA DELLA TARGA FLORIO NEL MONDO FA RIFLETTERE SUL DANNO ARRECATO ALLA SICILIA DA UNA CLASSE POLITICA DIRIGENTE IMBELLE, ARROGANTE E TALMENTE SCADENTE DA NON MERITARE NEPPURE UNA QUALIFICA

« Fama di loro il mondo esser non lassa;

misericordia e giustizia li sdegna:

non ragioniam di lor, ma guarda e passa. »

MA OGGI E' FESTA GRANDE, VA BENE COSI'.

PER ORA RINGRAZIAMO ANCORA UNA VOLTA IL CAVALIERE VINCENZO FLORIO, DOMANI E' UN ALTRO GIORNO.

beppe

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Invité §bep134Bm

 

COME SI FA A NON ESSERE CONTENTI PER QUESTO EVENTO CHE TUTTI PERCEPISCONO IMPORTANTE.

SENTIRE IL PRESIDENTE DELLA COCA COLA PARLARE DELL'IMPORTANZA DELLA TARGA FLORIO NEL MONDO FA RIFLETTERE SUL DANNO ARRECATO ALLA SICILIA DA UNA CLASSE POLITICA DIRIGENTE IMBELLE, ARROGANTE E TALMENTE SCADENTE DA NON MERITARE NEPPURE UNA QUALIFICA

« Fama di loro il mondo esser non lassa;

misericordia e giustizia li sdegna:

non ragioniam di lor, ma guarda e passa. »

MA OGGI E' FESTA GRANDE, VA BENE COSI'.

PER ORA RINGRAZIAMO ANCORA UNA VOLTA IL CAVALIERE VINCENZO FLORIO, DOMANI E' UN ALTRO GIORNO.

beppe

 

 

 

 

http://www.repstatic.it/content/localirep/img/rep-palermo/2016/05/08/170432289-07c01dfa-48f0-4524-a34c-e9b6af59077c.jpg

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Invité §bep134Bm

 

COME SI FA A NON ESSERE CONTENTI PER QUESTO EVENTO CHE TUTTI PERCEPISCONO IMPORTANTE.

SENTIRE IL PRESIDENTE DELLA COCA COLA PARLARE DELL'IMPORTANZA DELLA TARGA FLORIO NEL MONDO FA RIFLETTERE SUL DANNO ARRECATO ALLA SICILIA DA UNA CLASSE POLITICA DIRIGENTE IMBELLE, ARROGANTE E TALMENTE SCADENTE DA NON MERITARE NEPPURE UNA QUALIFICA

« Fama di loro il mondo esser non lassa;

misericordia e giustizia li sdegna:

non ragioniam di lor, ma guarda e passa. »

MA OGGI E' FESTA GRANDE, VA BENE COSI'.

PER ORA RINGRAZIAMO ANCORA UNA VOLTA IL CAVALIERE VINCENZO FLORIO, DOMANI E' UN ALTRO GIORNO.

beppe

 

 

Al termine della Targa Andreucci ha commentato: “Che gara! Per quanto mi riguarda la più suggestiva di questo campionato e poi è la decima del Targa Florio! Non so se essere più contento perché ne ho vinte 10 o triste perché significa che la prima volta avevo 10 anni di meno… A parte gli scherzi è stata una sfida davvero entusiasmante. Battagliata dall’inizio alla fine, con condizioni meteo variabili che hanno mischiato di continuo le carte in tavola. In ogni assistenza le certezze nella scelta delle gomme erano poche, per fortuna le Pirelli che abbiamo montato di volta in volta sono state sempre la scelta giusta e mi hanno dato la confidenza giusta per poter essere sempre all’attacco. Ringrazio tutti per essere riuscito ad ottenere questa vittoria ma soprattutto ringrazio il pubblico siciliano! Ogni volta resto meravigliato e stupito dall’atmosfera che si respira qui. Non potete capire la carica che ti trasmette vedere attraverso il parabrezza della mia 208 la passione del pubblico siciliano! Sono loro i veri vincitori del Targa Florio!”

...............

Stima e gratitudine verso ‘u Cavaliruzzu, così chiamato affettuosamente dai vecchi palermitani, continuano ad albergare con maggior vigore nel mio animo.

Chi è Don Vincenzo Florio? È, non era, certi uomini non muoiono mai. Il più fedele figlio della sua epoca. Colui che ha saputo, infinitamente più di altri, interpretare e fare sue le istanze e le speranze della nuova era, all’alba del ventesimo secolo. Velocità, voglia di cambiamento e modernità: questi gli elementi principali della sua esistenza. Senza, nel contempo, dimenticare tradizioni e fierezza di una terra millenaria, ha dedicato ogni energia per donare alla sua vita e alla sua Sicilia nuove e migliori identità. Gentiluomo di altissimo spessore, ironico, colto, amante e discepolo dell’Arte, creativo, irrequieto, tenace, pilota coraggioso. Solo con tali caratteristiche poteva essere creata la più affascinante corsa automobilistica del mondo. E l’ha creata.

Indifferente al disastro economico della sua ricchissima famiglia, alle immense difficoltà tecniche ed organizzative, ai disastri naturali, alla malattia, alla vecchiaia e perfino alla morte.

La Targa, infatti, è sopravvissuta alla scomparsa del suo corpo, è viva come non mai nel cuore e nei ricordi di chi ha avuto il piacere e il privilegio di seguirla e viverla, come spettatore o come pilota non ha importanza alcuna.

Sì, Vincenzo Florio non è mai morto, morti sono e sono sempre stati coloro che lo hanno osteggiato e che, del tutto incapaci, non sono riusciti e non riescono nemmeno lontanamente ad emularlo. Vincenzo Florio ha amato la Sicilia e i Siciliani come e più dei figli che non ha avuto.

Ha donato, mai preso. Un esempio mirabile che travalica le realizzazioni nel settore sportivo e inonda tutti i campi dell’umano operare. Qualunque altra considerazione sul figlio migliore che la Trinacria abbia mai generato, sarebbe del tutto superflua e melliflua. Lui non vuole che si parli e scriva troppo intorno alla sua persona. Ed io sono ligio ai desiderata dell’uomo che pensava a me, nel mentre sperava che qualcuno tramandasse ai posteri l’anima della sua creatura prediletta. Un onore immeritato, sono consapevole, ma ho fatto il possibile per riuscire.

(prof. Giuseppe Pitrone)

 

...................

....... RITORNERANNO A CASA, NEI OCCHI E NEL CUORE UNA SICILIA BELLA, APPASSIONATA ED APPASSIONANTE.....

QUANTO DOBBIAMO AL CAV. VINCENZO FLORIO ED ALLA SUA TARGA ?

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Invité §bep134Bm

 

COME SI FA A NON ESSERE CONTENTI PER QUESTO EVENTO CHE TUTTI PERCEPISCONO IMPORTANTE.

SENTIRE IL PRESIDENTE DELLA COCA COLA PARLARE DELL'IMPORTANZA DELLA TARGA FLORIO NEL MONDO FA RIFLETTERE SUL DANNO ARRECATO ALLA SICILIA DA UNA CLASSE POLITICA DIRIGENTE IMBELLE, ARROGANTE E TALMENTE SCADENTE DA NON MERITARE NEPPURE UNA QUALIFICA

« Fama di loro il mondo esser non lassa;

misericordia e giustizia li sdegna:

non ragioniam di lor, ma guarda e passa. »

MA OGGI E' FESTA GRANDE, VA BENE COSI'.

PER ORA RINGRAZIAMO ANCORA UNA VOLTA IL CAVALIERE VINCENZO FLORIO, DOMANI E' UN ALTRO GIORNO.

beppe

E' ANCORA FESTA!

MI E' MOLTO PIACIUTA LA RISPOSTA DI ARTURO MERZARIO CHE, ANCHE SE NON CE N'ERA BISOGNO, RIAFFERMA COME LA TARGA, I PILOTI ED IL PUBBLICO SIANO UN'UNICA COSA....

MA QUESTO E' VERO SOLO ALLA TARGA FLORIO

 

http://video.repubblica.it/edi [...] 679/238543

 

 

« Ah!... Già, ecco!... Altri tempi!... Quando uno non sa che dire ri­corre sempre agli altri tempi. È la solita storia!... » scattò Il Cavalie­re, mentre Cortese fissava la punta delle scarpe senza alzare lo sguardo.

« Lasci stare gli altri tempi Cortese e venga a correre alle Madonie. Lei non c'è mai stato, e si vede... Là si respira aria buona. Posso rassicurarla! E poi, lei è un buon pilota e ha anche una bella mac­china. E, sono convinto, lei vincerà! Il premio in denaro è più che soddisfacente. E poi, c'è l'altro premio: quello d'avere vinto la Tar­ga! È come essere stato re una volta e neppure accorgersene. E poi, quando incontrerà la gente, si sentirà dire: ecco là uno che ha vinto la Targa Florio! Non le basta? »

 

PROPRIO COSI'... ALLA TARGA FLORIO SI RESPIRA ARIA BUONA.... DIVERSA....

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Invité §bep134Bm

 

 

 

:) :) :)

 

 

LE POCHE PAROLE SCAMBIATE AL MUSEO FANNO COMPRENDERE DI QUALE E DI QUANTA CONSIDERAZIONE GODANO I PILOTI SICILIANI:

..... "QUESTA E' LA MACCHINA DI MIRTO RANDAZZO, LO CAPISCE ?...... COME POTEVAMO NON VENIRE ALLA TARGA..."

 

 

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ED IO VE LA RIPOPONGO IN UNA FOTO CHE, OLTRE AD ESSERE TARGA FLORIO, HA IL SAPORE DI QUELLA PARTE "CENTRALE" DELLA TARGA FLORIO QUANDO IL PILOTA, LONTANO DALLA BAGARRE DEI PRIMI GIRI, CORREVA SOLO, IN COMPAGNIA DEI SUOI PENSIERI, TRA I PROFUMI DELLA PRIMAVERA SICILIANA E DELLE GRIGLIATE LUNGO I BORDI DELLA STRADA.

MOMENTI MAGICI ..... UNICI ....

 

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THAT'S TARGA !!

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Invité §Ant617dh

Non è attinente ai motori ma è comunque in relazione alla Targa Florio!

In questi giorni è stato presentato il francobollo dedicato alla manifestazione di quest'anno.

Eccolo:

Francobollo Targa Florio.jpg

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Invité §bep134Bm

THAT'S TARGA !!

 

 

I PILOTI DELLA TARGA ED I LORO FAMILIARI DI NUOVO INSIEME NEL PALAZZO DEL GATTOPARDO A

SANTA MARGHERITA DI BELICE

 

 

mostra fotografica targa florio 2016 ridotta.png

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Invité §ran085xF

1970 - L'uomo in cravatta arriva a Floriopoli sulla Porsche 917 della Salzburg damien051.gif.f6b2700755e9ba5ada411231926f1f5b.gif

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Helmut Marko (Graz, 27 aprile 1943) è un ex pilota automobilistico austriaco.

 

Amico di Jochen Rindt, si è dedicato alla carriera sportiva dopo avere studiato giurisprudenza, ottenendo buoni risultati con le vetture sport culminati nella vittoria alla 24 ore di Le Mans nel 1971 alla guida di una Porsche 917K.

 

Nello stesso anno viene ingaggiato dalla BRM per correre in Formula 1, dopo una presenza puramente simbolica al Gran Premio di Germania con una McLaren M7C della Ecurie Bonnier.

 

Nella stagione 1972 ottiene il suo miglior risultato con un 8° posto al Gran Premio di Monaco, ma durante il Gran Premio di Francia sul circuito di Clermont-Ferrand, mentre tallona Ronnie Peterson, viene colpito da un sasso, proiettato indietro dalle ruote della vettura dello svedese, che gli perfora la visiera del casco danneggiandogli irrimediabilmente l'occhio sinistro e ponendo così termine alla sua carriera. Miracolosamente riesce a tenere aperto l'altro occhio e a spostarsi dalla pista;appena riuscì a fermare l'auto svenne.

 

Eliminato dalle gare in prima persona, Marko ha poi proseguito come manager di giovani piloti austriaci tra cui Gerhard Berger e Karl Wendlinger, e di squadre nelle formule minori culminate con il Red Bull Junior Team di Formula 3000, ceduto nel 2002. Il rapporto con l'azienda Red Bull e il suo proprietario Dietrich Mateschitz è rimasto, e attualmente Marko ne è consulente, avendo orchestrato l'acquisto delle squadre Jaguar e Minardi, trasformate in Red Bull Racing e Scuderia Toro Rosso.

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/shared/forum/m [...] .jpg1..jpg

 

 

Caro Ranoccio, ai dimenticato che se oggi e "contro" la Ferrari, nel 1972 fu chiamato dalla Scuderia per partecipare alla 100 km di Zetweg e che finice con Carlos Pace in secondo posto sulla 32 PB 0896

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Invité §bes888PR

Non amo molto i post con valenza - come dire - "pubblicitari" ..... espliciti o, peggio, mimetizzati che siano .......

Ma qui devo parlare di un vero Amico, palermitano, amante di Targa, ben conosciuto nell'ambiente corsaiolo "dei tempi" ...... e quindi ...... chiedo venia a me stesso prima e poi a tutti Voi ..... 1f642.png :)

Mi ha scritto ieri Roberto Barbato : " Ho il piacere di informarti che da qualche minuto le prime 200 immagini della Targa sono in rete ! L'emozione, come puoi immaginare, è grandissima ! Le altre 390 entro tre giorni .... "

Roberto da una vita di professione fa il fotografo, e da qualche mese è stato impegnato a "rastrellare" suo materiale di Targa negli anni un pò .... abbandonati qui e là .....

Le sue foto sono in vendita e, magari, qualcuno può essere interessato.

Sono convinto che mio Compare Salvo Careri impazzirà a vedere materiale del tutto nuovo, anche delle Targa "post Mondiale" ...... 1f642.png :)

www.barbatoimagesbank.com

 

Catturasaasas.png

 

 

Best54

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Invité §sho727jx

 

Sono convinto che mio Compare Salvo Careri impazzirà a vedere materiale del tutto nuovo, anche delle Targa "post Mondiale" ......

 

Best54[/#1d2129]

 

...anch'io...! :crazy::bounce::miam:

 

GRAZIE Barbato ! :bien:

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