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TARGA FLORIO E LE CORSE SICILIANE


Invité §sho727jx
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Messages recommandés

Invité §bep134Bm

Fate come se fossi là presente..., mi spiace non esserci.

Vorrei che non si dimenticasse di onorare anche il Giardino Florio con la sua piccola stele in memoria del Cavaliere...

Spero che tale luogo esista ancora con la dovuta dignità, una iniziativa a cui sono rimasto particolarmente legato e di cui ne vado fiero.

 

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Ancora un abbraccio a tutti i reduci...della Targa

 

MALGRADO LA GIORNATA VERAMENTE "DIFFICILE" (QUANTOMENO PER PALERMO) DON VINCENZO E' STATO RICORDATO E QUALCUNO AVEVA DEPOSITATO DEI FIORI SULLA SUA TOMBA.

NE SONO CONTENTO PER DON VINCENZO E PER QUESTA CITTA', CHE VA SMARRENDO LA SUA MEMORIA.

beppe

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Invité §otr331hx

Completato anche il tris Porsche 910 6 cil. Targa Florio 1967!!!!!!!!

 

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Si completa così la sezione dedicata a tutte le Porsche ufficiali che hanno partecipato alla Targa Florio dal 1966 al 1973.

 

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L'intero squadrone Porsche alla Targa Florio 1967:

 

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Le Porsche 6 cil. sono state derivate da tre die cast Spark 1/43, due chiusi, versione Le Mans ed uno spider, Nurburgring:

 

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Ho proceduto a togliere con l'uso di acetone i numeri e le decorazioni non utili alla versione Targa:

 

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Ho proceduto a realizzare le decals relative ai fregi identificativi, ai numeri, alle targhe e agli stickers concorrente verificato:

 

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I modelli Spark sono risultati di eccellente fattura e consigliabili a chiunque voglia realizzare la 910 6 cilindri.

Rispetto ai kit Vroom, utilizzati per le 8 cilindri, sono risultati leggermente più grandi.

Si è trattato di un lavoro semplice ma di grande soddisfazione.

Come potete notare Spazzaneve. benchè impegnato duramente sulla P4 MFH 1/12, non scorda la Targa Florio!

 

 

Complimenti Piergiorgio.

 

Eccellente montaggio ;)

 

Otrebor

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Invité §otr331hx

Fate come se fossi là presente..., mi spiace non esserci.

Vorrei che non si dimenticasse di onorare anche il Giardino Florio con la sua piccola stele in memoria del Cavaliere...

Spero che tale luogo esista ancora con la dovuta dignità, una iniziativa a cui sono rimasto particolarmente legato e di cui ne vado fiero.

 

parco-florio-tabella-2-big.jpg

Ancora un abbraccio a tutti i reduci...della Targa

 

 

 

Ciao Pino,

 

non ti preoccupare ci sono io che in solitario osservo.

 

Ho un'altra idea per quel luogo. Ti farò sapere.

Non so se sei su Fb. Fammi sapere anche con sms telefonico.

Bazzico poco sul Forum.

Auguri per un 2017 Serenissima :) :) :) scusa, Serenissimo.

 

Otrebor

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Invité §sho727jx

 

 

Ciao Pino,

 

non ti preoccupare ci sono io che in solitario osservo.

 

Ho un'altra idea per quel luogo. Ti farò sapere.

Non so se sei su Fb. Fammi sapere anche con sms telefonico.

Bazzico poco sul Forum.

Auguri per un 2017 Serenissima :) :) :) scusa, Serenissimo.

 

Otrebor

 

Carissimissimo, non Faccio...Libri..., rimango legato ad un vecchio e romantico forum...! sono rimasto antico...e non mi dispiace :bah:

 

:hello:

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Invité §sho727jx

Quelle misteriose Aurelia B20 alla Targa del '62..., presenza assai discreta..., neanche una foto...

la n°64, 70 e 72, di cui solo la 70 non prese il via...

Dopo tanti anni, il solito Best nell'altro topic scopre gli altarini... e ci accorgiamo di quanti "buchi neri" ci sono nella nostra informazione in merito alla sterminata storia della Targa Florio... :chut:

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Invité §ant842ti

Carissimissimo, non Faccio...Libri..., rimango legato ad un vecchio e romantico forum...! sono rimasto antico...e non mi dispiace :bah:

 

:hello:

 

 

mi piace.

nino

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Invité §tar315jc

Per Shortleg:

sui segreti delle Aurelia scoperti da Best. :??:

Puoi renderci partecipi ?

Ciao.

 

Gianni

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Invité §ant842ti

Per Shortleg:

sui segreti delle Aurelia scoperti da Best. :??:

Puoi renderci partecipi ?

Ciao.

 

Gianni

 

 

mi sembra di capire, di una Aurelia siracusana partecipe alla Targa del 1962 con alla guida i Ramirez , eccola

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nino

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Invité §sho727jx

 

mi sembra di capire, di una Aurelia siracusana partecipe alla Targa del 1962 con alla guida i Ramirez , eccola

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nino

 

Esatto ! ma non mi ero mai accorto che in quella Targa ce n'erano iscritte ben 3 !

Questo accade per la mancanza di foto relative; siamo portati a guardare e riguardare le immagini catalogate, ma non badiamo (almeno io...) a quelle mancanti..., come se

avessimo la presunzione di averle ormai tutte...

Qualche anno fa avevo iniziato ad elencare le foto mancanti, poi la frequentazione del topic ha perso lo smalto iniziale, gli interventi ed i documenti sempre più radi fino a plafonarci...

Nel frattempo si andava completando Targapedia che di fatto diventava la "bibbia" di riferimento

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Invité §sho727jx

Nel mentre in California...

 

 

 

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Qui i modellisti che usano l'aerografo si scandalizzano se si dipinge a pennello..., là col ponzello ci dipingono le macchine vere ! :pfff:

 

:ange:

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Invité §ant842ti

Qui i modellisti che usano l'aerografo si scandalizzano se si dipinge a pennello..., là col ponzello ci dipingono le macchine vere ! :pfff:

 

:ange:

 

 

tanto, in corsa non si vede niente di imperfetto...insomma, nel vero 'ste cose avvenivano per praticità.

nino

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Invité §sho727jx

salut à tous!

 

 

musée Porsche Stuttgart-Zuffenhausen

 

expo temporaire 2017

 

 

 

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Non ci voleva poi molto a completarla correttamente... con le appendici aerodinamiche posteriori...!

Mi sembra che questi gestori del museo di Stoccarda abbiano poco rispetto per l'autenticità storica, e la documentazione non manca certo...; forse sono troppo giovani... :\

 

:bah:incontentaboli

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Collezione Piergiorgio Ferreri

 

Tematica: Porsche ufficiali alla Targa Florio 1966/1973: opera completata dopo otto anni di lavoro!

Un grazie di cuore a Pino Gambacorta, che con l'apertura del Forum sulla Targa mi ha motivato a questa impresa faticosa e costosa.

Un ringraziamento anche a Enzo Manzo per la sua Targapedia, inesauribile fonte di immagini ed informazioni!

1966, Porsche Carrera 6 (Porsche Collection 1/43):

 

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1967, Porsche 910 8 cil. 2200 (Vroom kit 1/43):

 

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1967, Porsche 910 6 cil. 2000 ( Spark Models 1/43):

 

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1968, Porsche 907 (Schuco 1/43):

 

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1969, Porsche 908/02 (Starter kit e Best 1/43):

 

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1969, Porsche 908/02 (Best 1/43):

 

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1970, Porsche 908/03 (Best 1/43):

 

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1971, Porsche 908/03 (Starter kit e Best 1/43):

 

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1973, Porsche 911 Carrera RSR (Schuco 1/43):

 

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Tutte Insieme!!

 

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Un grazie a Vic Elford, Brian Redman e Richard Attwood, che hanno voluto siglare alcuni dei miei modelli!

 

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Invité §sho727jx

Collezione Piergiorgio Ferreri

 

Tematica: Porsche ufficiali alla Targa Florio 1966/1973: opera completata dopo otto anni di lavoro!

Un grazie di cuore a Pino Gambacorta, che con l'apertura del Forum sulla Targa mi ha motivato a questa impresa faticosa e costosa.

Un ringraziamento anche a Enzo Manzo per la sua Targapedia, inesauribile fonte di immagini ed informazioni!

1966, Porsche Carrera 6 (Porsche Collection 1/43):

 

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1967, Porsche 910 8 cil. 2200 (Vroom kit 1/43):

 

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1967, Porsche 910 6 cil. 2000 ( Spark Models 1/43):

 

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1968, Porsche 907 (Schuco 1/43):

 

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1969, Porsche 908/02 (Starter kit e Best 1/43):

 

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1969, Porsche 908/02 (Best 1/43):

 

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1970, Porsche 908/03 (Best 1/43):

 

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1971, Porsche 908/03 (Starter kit e Best 1/43):

 

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1973, Porsche 911 Carrera RSR (Schuco 1/43):

 

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Tutte Insieme!!

 

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Un grazie a Vic Elford, Brian Redman e Richard Attwood, che hanno voluto siglare alcuni dei miei modelli!

 

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Se fossi responsabile del Museo Porsche le acquisterei in blocco a qualsiasi prezzo ! :ouimaitre:

magari potresti dar loro in omaggio anche la 550 di Maglioli e la 904 di Pucci-Davis... :D

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Invité §ant842ti

sublissime :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love: :love:

.

 

 

sono convinto, che la moglie di Spazzaneve sia una donna molto, moolto paziente. quindi rara. complimenti!

nino

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Invité §tri338xF

Di venerdì pomeriggio, credendo di avere un pò più di tempo, mi permetto di esprimere qualche riflessione su alcuni recenti post.

Caro Pino-GPF è vero che il topic si sia "plafonato".... ma questo forse è dovuto anche al fatto (oltre che anagrafico/cronologico) che qualche "target" è stato raggiunto.

Se - ad esempio - pensiamo allo scempio che qualche anno addietro potevamo "ammirare" con alcune ridicole "rievocazioni" (eco/storiche/historic/d'epoca etc.) poste in essere dal "aci-clubino" locale e lo compariamo alle (sempre migliorabili) ultime due o tre edizioni in salsa "Binelli" (almeno sino a quando erano in bonis) e soprattutto in dominus ACI Italia/Sticchi Damiani (le presenze dei locali vertici sono marginali e di mera facciata....) sembra che tutto "l'ambaradan", "vocìo" o "càsino" creato dal dibattito, a volte aspro, creato dal (tuo) topic - alla fine - sia stato utile.

Senza dire che "l'esercizio" concreto della passione consentito ai forumiani dal topic abbia dato vita a situazioni, eventi, momenti che si sono tramutati in fatti molto positivi, come ad esempio la organizzazione della MPH di Enzo & Co. , la realizzazione di collezioni modellistiche meravigliose (complimenti a Piergiorgio che è riuscito a creare un "mondo parallelo" al Museo Porsche *) e/o di singoli modelli o diorama (oltre che da Te) dei vari Nino, Gianni, Matteo e mi scuso con chi sto dimenticando.

Non dimentichiamo poi la grande mole di materiale fotografico rintracciato anche con la ricerca degli archivi dei grandi fotografi sul web, qualche anno addietro nemmeno immaginabili.

E' chiaro che, così procedendo, la dimensione del topic diventa "inversamente proporzionale" ai risultati conseguiti.

Semmai il "trucco" è quello di porsi sempre "nuovi obiettivi".

 

 

 

* Notavo come le 908Mk2 del 1969 (sei esemplari ufficiali, con fior di piloti, anche vari per le loro caratteristiche) diano la dimensione delle "forze" messe in campo dalla Casa tedesca per trionfare all vecchia TF.

 

 

Alcune immagini trovarte sul web:

 

 

 

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sono convinto, che la moglie di Spazzaneve sia una donna molto, moolto paziente. quindi rara. complimenti!

nino

 

 

 

Grazie Nino,

confermo le doti di pazienza e comprensione di mia moglie nei confronti della nostra comune passione!

 

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Invité §ant842ti

 

 

Grazie Nino,

confermo le doti di pazienza e comprensione di mia moglie nei confronti della nostra comune passione!

 

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frase sconsolata e tipica della mia:- ti è arrivato un altro pacchetto ... ecco come spendi i soldi!-

nino

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Invité §TAR516zF

Dal 28 aprile 2017 si accendono i motori e riflettori sulla Monte Pellegrino Historic!

Since April 28, 2017 start engines and reflectors on Monte Pellegrino Historic!

 

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La MPH 2017 è un Concorso di eleganza di eleganza aperto a 80 auto da corsa o con storia sportiva . Non è una manifestazione agonistica di velocità o di regolarità.

The MPH 2017 is a Concours d'elegance dynamique open to 80 auto racing or with sporting history. It is not a competitive event of speed or regularity.

 

Le iscrizioni saranno ufficialmente aperte dal 1 febbraio al 15 marzo. Saranno accettate solo 80 auto. La quota di partecipazione sarà comunicata all'apertura delle iscrizioni che verranno fatte solo online attraverso il format che sarà attivo dal 1 febbraio su www.montepellegrino.net

The inscriptions will be officially open from 1 February to 15 March. You will be accepted only 80 cars. The participation fee will be announced at the opening of registrations that will be done only with the online format that will be active from February 1 on www.montepellegrino.net

 

1 : l'evento durerà tre giorni, da venerdì 28 a domenica 30 aprile

the event will last three days, from Friday 28 to Sunday, April 30

 

2 : le prove si svolgeranno tutte a Palermo - all the trials will be held in Palermo

- "Circuito del Real Parco della Favorita"

- "Monte Pellegrino Rievocazione Storica"

- "Coppa Città di Palermo" (circuito cittadino - street circuit)

 

3 : l'evento 2017 sarà dedicato.ai piloti siciliani vincitori della Salita del Monte Pellegrino.

the 2017 event will be dedicated to the Sicilian drivers winners of the Hillclimb Monte Pellegrino.

 

il nostro Tour operator Il Tuareg vi aiuterà gratuitamente attraverso le sue segretarie Federica ed Elena, per le vostre prenotazioni alberghiere con le strutture convenzionate e non e per le prenotazioni per il trasporto navale convenzionato con la GNV.

Basta telefonare a

+39091 203642

o scrivere a:

federica@iltuareg.it o elena@iltuareg.it

Il Tuareg è a vostra completa disposizione e senza nessun costo per risolvere anche ogni altro quesito di tipo turistico.

Our tour operator Il Tuareg gour tour operator The Tuareg will help for free with Federica and Elena, who speak English and French, for your hotel reservations with agreement hotels or not and for bookings for ship transport agreement with GNV.

you simply call:

+39091 203642

or write to:

federica@iltuareg.it or elena@iltuareg.it

Il Tuareg are at your disposal and for free to solve every other tourist type questions.

 

info: mph.iscrizione@gmail.com

www.montepellegrino.net

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Invité §tar665WD

Si lo penso anch'io, fantastiche

 

 

Continuo nella mia ricerca... :)

 

 

vito

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Invité §bep134Bm

MALGRADO LA GIORNATA VERAMENTE "DIFFICILE" (QUANTOMENO PER PALERMO) DON VINCENZO E' STATO RICORDATO E QUALCUNO AVEVA DEPOSITATO DEI FIORI SULLA SUA TOMBA.

NE SONO CONTENTO PER DON VINCENZO E PER QUESTA CITTA', CHE VA SMARRENDO LA SUA MEMORIA.

beppe

 

SOLO PER RICORDARE CHE A PALERMO MANCA UNA STRADA INTESTATA AL PIONIERE DELLO SPORT VINCENZO FLORIO.

DIRE CHE E' STATO UN PIONIERE DELL'AUTOMOBILISMO SPORTIVO E' DAVVERO RIDUTTIVO.

PS

.... E CON L'OCCASIONE RICORDIAMO ANCHE CLEMENTE RAVETTO, NONNO DI "CLEMENTINO" MA ANCHE LUI PILOTA DI AUTOMOBILI, DI MOTOSCAFI E DI AEREI.

UN'ALTRA DI QUELLE STORIE INCREDIBILI LEGATE AL NOME DEI FLORIO.

 

Monumenti Ravetto Mondello Grugliasco.jpg

 

[h3]La grande Settimana di Aviazione di Palermo del 1910[/h3]

 

Daniel Kinet in volo sul campo di Mondello

 

Nel fatidico 1910, in cui prende decisamente le mosse il volo in Italia e un po' in tutta Europa, il Meridione, pur con tutte le difficoltà, non è assente. Mi è già capitato di accennare agli “Esperimenti Aeronautici” di Napoli del 15 maggio che, pur non coronati da successo, testimoniarono del vasto interesse che il volo riscuoteva in città. Bisogna però evidenziare come il volo a motore avesse già fatto il suo esordio al Sud poche settimane prima, in particolare alla Settimana di Aviazione di Palermo che si tenne dal 1 al 7 maggio di quell'anno.

 

Un annuncio lo troviamo su “Flight” del 2 aprile 1910: “Un meeting per Palermo – Si riporta da Palermo che il Cavalier Vincenzo Florio ha annunciato la sua intenzione di organizzare un meeting di volo in quella città in contemporanea con la corsa della Targa Florio”. Nel numero del 16 aprile e successivi la data è erroneamente indicata come 17 maggio, invece che 1-7.

 

 

L'evento faceva parte delle “Feste di Palermo”, celebrazione dei cinquant'anni della “liberazione” della città, ovvero dell'Unità d'Italia, che prevedevano diversi eventi e inaugurazione di monumenti. L'ideatore e primo organizzatore è il cav. Vincenzo Florio, il cui nome resta legato alla celeberrima gara automobilistica Targa Florio, la cui prima edizione si era svolta nel 1906 e che si continuerà a disputare fino al 1977, sempre sulle tortuose strade di Sicilia, con sospensioni solo nel corso delle due Guerre Mondiali. Il facoltoso palermitano, erede di una famiglia di armatori e produttori di vino, oltre a incrementare i propri affari era anche uno sportivo appassionato di automobili e motori, pertanto non poteva rimanere indifferente alle nuovissime macchine volanti e in particolare all'idea di portarle, così come le automobili, nella sua Sicilia. Aveva già provato a organizzare un evento aviatorio nel 1907, ma aveva dovuto rinunciare a causa di mancanza di partecipanti. Trovò un valido alleato in un giovane pilota piemontese che si sarebbe trapiantato in Sicilia: Clemente Ravetto, che lo stesso Florio inviò in Francia nel 1909, all'atelier Voisin, per acquistare un aeroplano e farsi addestrare al pilotaggio. Si tratta di quello che all'epoca era il massimo della tecnologia in fatto di macchine volanti: un biplano con ali e piani di coda suddivisi in “celle” da pianetti intelati verticali e con una superficie di controllo di profondità anteriore. L'aeroplano viene trasportato a Palermo, smontato, via treno e qui riassemblato sotto il controllo di Ravetto.

 

 

 

Clemente Ravetto sul suo Voisin nel 1909 (da Wikipedia)

Troviamo un ampio articolo sull'evento palermitano nel numero del 22 maggio 1910 de La Stampa Sportiva, supplemento del quotidiano torinese. In quegli anni la passione per lo sport, fatto o seguito, si diffonde in tutte le classi sociali e l'aviazione è ancora un tema essenzialmente sportivo, anche se suscita l'interesse dei militari più lungimiranti e di qualche industriale. La Settimana d'Aviazione trova spazio fra un ampio articolo dedicato al Circuito Aereo di Verona, l'evento aeronautico italiano di maggior richiamo di quei giorni, il meeting d'aviazione di Lione e i preparativi per la gara aeronautica internazionale di Torino. L'esordio dell'articolo testimonia della considerazione che si aveva delle potenzialità del Meridione d'Italia, il corrispondente Dino Masi, sempre accompagnato dal fotografo Lo Cascio, parte così:Chi avrebbe mai pensato che a Palermo avremmo avuto una settimana di aviazione? Anche quando la notizia apparve sui programmi del Comitato ordinatore dei festeggiamenti i più l'accolsero con indifferente incredulità”. Altre fonti ci rivelano dettagli sull'evento, non sempre in linea con le indicazioni de “La Stampa”.

 

Il meeting di Palermo non fu riconosciuto dalla Federazione Aeronautica Internazionale, tuttavia furono previsti premi importanti: 50'000 Lire per la massima quota raggiunta e 40'000 per la maggiore distanza percorsa, questo garantì una partecipazione significativa.

 

La zona scelta per il “meeting” è quella della spiaggia del Mondello, a circa nove chilometri dal centro di Palermo e attualmente zona balneare e residenziale. All'epoca era stata da poco liberata dalla malaria grazie alla costruzione di un canale, grosso modo parallelo alla costa, che fece anche da confine all'area destinata ai voli. L'organizzazione è inappuntabile, a dimostrazione dell'impegno e dell'esposizione finanziaria a cui fecero fronte gli organizzatori:

 

Il campo di aviazione offre uno spettacolo indimenticabile, reso gaio dalla miriade di bandiere svolazzanti: a destra il padiglione della Giurìa e dei cronometreurs elegantissimo, sormontato dal lungo pennone delle segnalazioni, e seguito dai nove hangars, bassi e larghi, dentro l'oscurità della cui bocca si vede un affaccendarsi intorno ai grandi uccelli bianchi, fra il silenzio rotto di tanto in tanto dal crepitio infernale o dal rombo cupo di qualche motore. A destra le tribune immense magnificamente adornate, seguite dai padiglioni del restaurant e da quello elegantissimo della stampa, che ha a disposizione telegrafo e telefono. Tra gli hangars e le tribune l'ottimo terreno di slancio, tenuto perfettamente sgombro, e poi distendentesi il gran campo di volo, la cui grigia monotonia è interrotta dai quattro piloni colle enormi bandiere agitantesi”.

 

 

Mappa delle strutture per il "meeting" di Palermo

Da notare l'uso frequente, in tutto l'articolo, di termini francesi, usati come tecnicismo così come oggi impieghiamo l'inglese. Si dice “virage” e “atterrissage” per virata e decollo. Ciò testimonia di come la Francia fosse leader, in Europa, in campo aeronautico, in quei giorni, e si apprestasse ad affermare la propria superiorità tecnologica anche sugli Stati Uniti, dove l'aeroplano era nato. La lista dei partecipanti lo dimostra: la maggior parte delle macchine in lizza – sette su nove – sono francesi.

[*n]Guillaume Busson (Blériot)

[*n]André Crochon (Farman)

[*n]Louis Gaubert (Wright)

[*n]Daniel Kinet (Farman)

[*n]Louis Kuhling (Blériot)

[*n]Clemente Ravetto (Voisin)

[*n]Frederick Van Riemsdijk (Curtiss)

[*n]Victor Rigal (Voisin)Louis Wagner (Hanriot)

 

Joseph Christiaens (su Farman) e Hayden Sands (Antoinette) avevano inizialmente segnalato la loro presenza, ma rinunciarono. Tutti gli altri approdarono a Palermo, con i loro aerei, a bordo della nave a vapore “Entella”, il 29 aprile. Nella lista dei partecipanti mancano i grandi nomi, attirati da manifestazioni di maggiore risonanza. I piloti sono tutti giovani, tuttavia diversi di loro si sono già fatti notare in altre occasioni e continueranno a far parlare di se in seguito.

 

Paul Kuhling, il vincitore del premio di quota e di durata alla settimana di aviazione di Palermo, in una cartolina straniera d'epoca

Seguendo la convenzione comune degli eventi aeronautici dell'epoca, l'organizzazione fa uso di una bandiera rossa che viene issata quando le condizioni sono favorevoli ai voli e calata quando queste vengono meno, per oscurità, pioggia o vento forte. E' utile ai piloti, ma anche al pubblico che così sa quando può aspettarsi qualcosa dal lato degli hangar di partenza. E il pubblico non si fa aspettare, arriva numeroso e con ogni mezzo. Dalla città la via d'accesso è dal viale della Favorita. Molti si muovono in carretto, chi può in carrozza o addirittura in automobile. Vengono organizzate anche corse di omnibus e di traghetto, con prezzi più che accessibili. Fu anche prevista una tessera che consentiva sconti sui biglietti ferroviari e sugli accessi alle tribune per tutta la settimana delle esibizioni e gare e la gente non mancò di approfittare delle facilitazioni. Tutto era pronto, ma tempo sembrava remare contro la manifestazione: vento e pioggia imperversarono sin dall'apertura, domenica 1 maggio.

 

Dapprima Crochon tenta più volte inutilmente, chè il suo motore rotativo Gnome non è ancora aupoint. Intanto incomincia a piovere e Wagner e Kuling devono rinunziare. Il pubblico è già impaziente quando Busson sul suo Blériot inizia un volo fra gli applausi scroscianti. In 2'56", egli compie il giro ed atterra magnificamente.

 

Subito dopo, cessata la pioggia Rigai e Gaubert compiono un mezzo giro, seguiti da Ravetto che compie due giri. Egli è il beniamino del pubblico e viene applaudito; ma ad un tratto un urlo di terrore si leva dalla folla: in un virago gli si sono rotti i tiranti di una cellula e la tela giace inerte. L'apparecchio beccheggia disperatamente, ma l'aviatore riesce a salvarsi. Con manovra audace rifà il virage, evitando di cadere in mare e si abbatte in terra, mentre tutti lo abbracciano commossi. Il danno non è grave. Contemporaneamente si leva Kinet sul suo Farman che compie cinque giri passando sul pubblico a 100 metri di altezza e giungendo spesso fino ai 180, mentre il pubblico delirante lo acclama. Intanto si scatena un uragano ed egli deve atterrare, mentre la folla cerca di salvarsi dalla pioggia ritornando in città”.

 

 

Pur con qualche incertezza, è l'esordio del volo nel Meridione d'Italia. Ravetto è il primo pilota italiano a volare a sud di Roma.

 

Il "Voisin" di Victor Rigal capovolto dal vento

La pioggia e il libeccio imperversano nei giorni successivi rovinando in parte la festa e danneggiando le strutture e alcuni aerei, in particolare i due biplani americani Wright e Curtiss. Il giovedì alcuni piloti tentano di volare ma senza successo. Bisogna aspettare il sabato, ultimo giorno utile, per riprendere i voli e assegnare i premi. Secondo La stampa è Luis Kulhing, sul suo monoplano Bleriot, a far segnare le prestazioni migliori, con 400 metri di quota e “compiendo ben nove giri dell'areodromo e passando al largo sul mare e sulla folla del prato”. Altre fonti indicano invece che la maggiore distanza fu coperta da Kinet sul suo Farman e che, in ogni caso, solo una parte dei premi in denaro previsti furono versati ai piloti.

 

Da notare che l'Aero Club di Francia, all'epoca massima istituzione del settore, riconoscerà a Kuhling il Certificato d'Aviatore solo il 19 luglio di quello stesso 1910, con la licenza n. 136. La maggior parte dei pionieri del volo sono autodidatti o quasi.

 

Sono presenti, secondo il giornalista de La Stampa Sportiva, ben duecentomila persone. Una stima più realistica indica centomila spettatori. In se è un successo eccezionale, tuttavia i paganti sono pochi: la gente si è accorta che può benissimo osservare lo spettacolo dall'esterno della recinzione, risparmiandosi il biglietto d'ingresso ai palchi. Per questo motivo la manifestazione fu un fallimento finanziario a carico soprattutto di di Florio.

 

Un Bleriot, probabilmente Kuhling, si prepara davanti all'hangar, sullo sfondo del Monte Pellegrino

Alcuni incidenti costellarono l'ultima giornata della manifestazione. Il Bleriot di Busson cade fra il pubblico dopo mezzo giro di campo. L'incidente si conclude, per fortuna, con solo pochi danni.

 

Ci si avvia verso il tramonto e il meeting sta per chiudersi. Il desiderio di onorare il pubblico gioca un brutto scherzo a Ravetto, il beniamino di casa, che decolla per effettuare dei passaggi sulla folla: cade, danneggiando il suo Voisin ma per fortuna senza conseguenze gravi per se o per altri. Anche Rigal e Kinet sono costretti a atterraggi d'emergenza. Quasi tutti gli incidenti sono in virata: con l'aerodinamica approssimativa e le ali sottili dell'epoca lo stallo è sempre dietro l'angolo. Gli incidenti sono un fatto normale e accettato, nei “meeting” aviatori di quei giorni. Daniel Kinet, ad esempio, prenderà parte al meeting di Napoli, pochi giorni dopo, e si farà poi notare per alcuni voli di durata, ma morirà il 15 luglio di quello stesso anno, a seguito delle ferite riportate in un incidente di volo.

 

Al pubblico non era stato spiegato che i voli sono strettamente legati a condizioni atmosferiche favorevoli, per cui rumoreggia e inveisce contro gli organizzatori. I conti economici sono pesantemente in perdita, cosa non rara negli eventi aviatori di quegli anni, in cui gli obiettivi dei promotori si rivelavano spesso di molto ottimistici. Tuttavia l'organizzazione è stata ottima e si sono visti bei voli, nelle poche ore di bel tempo, per cui Dino Masi può definire la settimana aviatoria come “un po' ostacolata dal tempo, ma in complesso ben riuscita”.

 

La Targa Florio di quell'anno si corse pochi giorni dopo, e precisamente il 15 maggio su due giri del “Circuito delle Madonie”, per quasi 300 Km complessivi. Vide solo cinque partecipanti e per questo fu abbinata alla gara delle “vetturette”, con motore monocilindrico, alla quale si iscrissero tre concorrenti tutti su Lion-Peugeot: era in corso una crisi complessiva dell'automobilismo sportivo, ma Florio non prese nemmeno in esame l'ipotesi di cancellare l'evento. Come il meeting aeronautico, anche la gara automobilistica fu ostacolata dal cattivo tempo, con forte vento e polvere, e per questo si svolse quasi senza pubblico. La categoria maggiore fu vinta da Franco Tullio Cariolato, su vettura costruita da Attilio Franco, la minore da Georges Boillot. Il vincitore morale fu la Peugeot, perché tutte e tre le vetture giunsero al traguardo.

 

La stele commemorativa del volo di Ravetto, eretta a Mondello, e il monumento a lui dedicato a Grugliasco

 

Un monumento in Piazza Caboto a Mondello ricorda il primo storico volo di Ravetto. L'aviatore è commemorato anche da un monumento nella sua nativa Grugliasco, in Viale Antonio Gramsci.

 

 

Pubblicato da Francesco Fortunato a 22:59

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Invité §ant842ti

Addio a Mario Poltronieri!

Indimenticabile telecronista della Rai, ex pilota, gran signore di una volta!

 

Mario-Poltronieri.jpg

 

 

mi ricordo ... registrai una sua telecronaca della 1000 km di Monza come sfondo sonoro per le corse in casa sulla Scalextric ...

nino

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