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Histoires du sport automobile

TARGA FLORIO E LE CORSE SICILIANE


Invité §sho727jx
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Invité §TAR516zF

Targagenda 2015 - Ottobre

 

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Appuntamenti:

 

15 ottobre ore 18.00 Piazza Verdi Palermo

Partenza della prima tappa della Targa Florio Classica

 

L'evento come recita la brochure divulgativa : Per la prima volta l’Automobile Club d’Italia e ACI Palermo saranno affiancati nell’organizzazione della Targa Florio Classica. La corsa automobilistica più antica del mondo, nata da uno spirito d’avanguardia come quello del suo ideatore Vincenzo Florio, prenderà il via dall’elegante cornice del Teatro Massimo, nel cuore di Palermo. Il primo itinerario percorrerà la via del sale che porterà la prestigiosa passerella di auto in provincia di Trapani, sulle saline di Marsala, con gli inconfondibili mulini a vento. Saranno molte le meraviglie della provincia trapanese che si incontreranno lungo il percorso: dal meraviglioso Tempio di Segesta fino a Castelvetrano, attiguo all’antica Selinunte, oggi parco archeologico più vasto d’Europa. Per tornare verso Palermo è stata scelta la via di Garibaldi, o via dei Mille, il glorioso percorso che diede inizio all’unificazione d’Italia. Si passerà dal sacrario di “Pianto Romano” per raggiungere Calatafimi, quindi, attraverso le alture, sponde della Conca D’Oro, si tornerà nel capoluogo. Il percorso poi si snoderà sul suggestivo e rievocativo circuito delle Madonie, dalle tribune di Cerda a Castelbuono, cornice delle epiche edizioni della Targa Florio. Un paesaggio mozzafiato incastonato tra le alte Madonie e l’azzurro del Mar Tirreno, con i suoi caratteristici centri, autentici scrigni d’arte, cultura ed enogastronomia.

 

Le news riportate sulla pagina Facebook dell'Automobile Club di Palermo a sole due settimane dal via annunziano dopo la riconferma di Renato Pozzetto, nuove entusiasmanti sorprese:

IL TEAM DELLA TARGA FLORIO CLASSICA E FERRARI TRIBUTE 2015 si arricchisce di una preziosa presenza. Diamo il benvenuto a Savina Confaloni, che condurra' gli eventi della Targa Classica a cominciare dalla partenza del 15 ottobre da piazza Massimo. Giornalista del Corriere della Sera ed esperta del settore automotive, Savina condurra' il video della manifestazione prodotto da Acisport per i clienti Ferrari che parteciperanno alla gara. La Confaloni si unisce ad un nutrito parterre di personalita' che parteciperanno alla Targa Classica, dall'attore e regista veterano pilota di auto classiche Renato Pozzetto, ai noti pittori Domenico Bianchi e Croce Taravella, al presidente del Ferrari Club Italia Vincenzo Gibiino, alla contessa Costanza Afan de Rivera Florio, al patron della Coppa d'Oro delle Dolomiti Alessandro Casali, al direttore della nota rivista del settore l'Automobile, con la presenza di un drappello di piloti del passato e del presente capitanati dal preside volante Ninni Vaccarella. Presente in gara il team della Volvo Vintage Racing che partecipera' con tre vetture ufficiali attualmente al vertice del campionato italiano di regolarita'.

Appuntamento il 15 ottobre alle 18 a Piazza Massimo per la partenza. Per info e percorsi, www.acipalermo.com sez/Targaclassica

 

E voci di corridoio (ancora l'elenco degli iscritti non è stato pubblicato anche se le iscrizioni sono state chiuse il 14 settembre) sussurrano di ben 30 equipaggi iscritti alla gara di regolarità. Il numero delle Gran turismo partecipanti al Ferrari Tribute è invece ancora top secret !

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Invité §tri338xF

Ma si possono sapere chi sono gli iscritti alla Classic 2015?

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non so chi sia Fulvio Pirali, ma lui l'ha fatta... :D

 

:jap:

 

 

Fulvio é un amico slottista in quel di Biella.

Aveva realizzato questa slot per la Targaslot di Cabiate qualche anno fa. Si é sempre cimentato con le difficoltà. Ora ha in corso la Mini bimotore e vuole farci stare due motori come nella vera a3quattros-line.gif.252836b912f14c46b23cddbb1f735027.gif

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GRAZIE ENZO per il lavoro immane e impagabile; una volta completata (in realtà non lo sarà mai...) sarà un'opera straordinaria, senza precedenti; preziosissima memoria virtuale da tramandare

 

:bien:

 

 

Per me é già un'opera straordinaria, il Riferimento per tutto cio' che riguarda la Targa

 

Mi associo ai ringraziamenti.

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Invité §TAR516zF

Ciao Enzo

 

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peux tu nous indiquer à quoi correspond l'ouverture ronde à l'arrière ;) ;) ;) ;)

 

puoi indicarci a cui corrispondiamo dietro l'apertura rotonda ;) ;) ;) ;)

.

 

Bonjour Mail

 

 

 

ceci est l'une des rares photographies de la Stratos Turbo.

La photo a été prise lors du Rallye Internationale di Sicilia en 1974, l'année dans laquelle la Stratos courut encore au stade expérimental. La Lancia à cette occasion a également essayé une version suralimentée du moteur Dino. La Stratos Turbo avec le n.1 a été confiée à Andruet et Biche.

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Il a arrêté immédiatement après la première étape du rallye (qui a eu lieu dans la nuit). La ronde centrale plus grande que les autres, pourrait avoir la fonction de refroidissement ou d'un accès facile à la turbine, mais je ne sais pas exactement sa fonction. Le tuyau d'échappement unique et le et le trou central ils permettent à l'extérieur de distinguer la version turbocompressée du aspiré.

Je eu la chance de trouver les Stratos garés devant l'Hôtel Santa Lucia (Cefalu ').

 

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le gars sur la photo c'est moi, il ya 44 ans ... il ya 44 kg ....

questa è una delle rare fotografie della Stratos Turbo.

La foto è stata fatta durante il Rallye Internazionale di Sicilia del 1973, anno nel quale la Stratos correva ancora in fase sperimentale. La lancia in questa occasione provò anche una versione sovralimentata del motore Dino e la Stratos Turbo con il n.1 venne affidata ad Andruet. Si fermò subito dopo la prima tappa del rally (che si svolgeva di notte). La presa centrale rotonda, più grande delle altre , poteva avere funzione di raffreddamento o di facile accesso alla turbina, ma non conosco esattamente la sua funzione. Insieme all'unico tubo si scarico distingueva la versione turbo da quella aspirata. Io ho avuto la fortuna di trovare la Stratos posteggiata davanti l'Hotel S.Lucia (Cefalu') . Di fatto ad oggi non ho trovato altre foto che queste

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Invité §TAR516zF

Cento Volte Targa Florio - EpocAuto & Targapedia

Targapedia.com nei suoi 8 anni di vita ha collaborato con diversi autori, riviste ed editori. La diffusione e la memoria della Targa Florio, la corsa più antica del mondo si muove così su due canali paralleli, il cartaceo ed il virtuale. Quanto fatto sino ad oggi nel suo piccolo ha contribuito a ridare dignità ad una storia sovente svilita da chi avrebbe dovuto conservarla e tramandarla per il compito istituzionale rivestito, cosa che non sempre è stata fatta e nelle poche poche volte è stata fatta con approssimazione e/o arroganza.

Il giornalista (ed amico) Giuseppe Valerio dalla primavera del 2014 racconta sulla rivista EPOCAUTO la storia della Targa Florio. In ogni uscita EPOCAUTO ha dedicato 2 pagine alla gara seguendo un piano editoriale che arriverà nella primavera del 2016 alla edizione n.100 celebrando così un traguardo che nessun'altra corsa al mondo ha !

La prima parte delle uscite, dedicate alle edizioni di velocità 1906-1977 è stata raccolta in un unico PDF disponibile e scaricabile dalla sezione "Biblioteca - i libri della Targa Florio" di WWW.TARGAPEDIA.COM o cliccando direttamente sul link di questo post.

Potete continuare a comprare EPOCAUTO (è bisettimanale) per conoscere la storia delle edizioni rallistiche, ben 36 che hanno permesso di celebrare la n.100 !

Tra un anno anche questi articoli saranno raccolti in un PDF a completamento dell'opera virtuale.

 

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Invité §tar315jc

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Un banco officina in scala 1-43. in edicola da Hachette una decina d'anni fà.

Gianni

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Invité §tar315jc

Rally di Sicilia 2007. La bisarca Abarth.

 

 

bisarca Abarth  rally di Sicilia 2007 (2).jpgbisarca Abarth  rally di Sicilia 2007  (1).jpg

 

Gianni

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Scusate l'O.T, poiché molti utenti del Forum sono bikers sfegatati, potrebbero trovare interessante recarsi sul mio sito " Les modèles et les montages de Spazzaneve" e vedere le intere fasi del montaggio del kit Tamiya 1/12 della Ducati 1199 Panigale nella versione condotta da mia figlia Livia al Ducati Riding Experience di Adria 2013:

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la moto reale:

 

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Livia in piega:

 

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Invité §tri338xF

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Caro "Spazza" complimenti per la "prole" motoristica.

Brava la tua "Lady Bike".

Ciao.

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Invité §TAR516zF

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"Shooting Star on a Prancing Horse" - Jonathan Williams

The book comes from the pen of the same Jonathan Williams, helped by close friend Michael Keyser in writing his long sporting history. Unfortunately, illness and death which occurred in August of 2014 did not allow Jonathan to see the conclusion of the work and the printing of the book.

Michael and Linda Shelley, partner of Jonathan, have thought of that, to complete the work, starting from the notes and photos that the pilot had given them. The result achieved is very good, a great book, well layout, full of unpublished photographs and well-written.

"Shooting Star on a Prancing Horse" tells the whole story of the British rider, even outside of the racetracks, from the beginning with a "Mini" to the period Ferrari, from the collaboration with Steve McQueen in the movie "Le Mans" to thee period spent to fly corporate jets to get to his retirement passed traveling in Southern Europe with a small motor home and the last years of his life in the sunny southern Spain.

Jonathan Williams has lived most of his racing career in Italy, running with the stables De Sanctis, De Tomaso, Abarth, Ferrari and Serenissima, has repeatedly participated in the Targa Florio, with no car to overall victory, Ferrari and Porsche still get important results, estimated by the Italian public that has always considered for that reason as one of its pilots.

It 'good to remember that Jonathan through "Shooting Star" have been the very people that he loved, Linda and Michael, two of them goes the heartfelt thanks from those who admired the style of the driver and who has loved man.

The book of 172 pages is written in English, size 22.4 cm x 28.6 cm, with 214 b&w and 117 color photographs and some nice memorabilia and a series of personal documents.

Targapedia.com collaborated with the realization of the book by providing their own photographic archive relative to its competition in Sicily (Pergusa and Targa Florio).

 

Produced and distributed exclusively by: Autosports Marketing Associates, Ltd.

price $39.95 USA - http://www.autosportsltd.com/shop/books/shooting-star-on-a-prancing-horse/

price £32.99 Europe - http://www.chaters.co.uk/prod/19186/autobiographiesbiographies/jonathan-williams-shooting-star-on-a-prancing-horse

http://www.targapedia.com/la-b [...] n-williams

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"Shooting Star on a Prancing Horse" - Jonathan Williams

Il libro nasce dalla penna dello stesso Jonathan Williams, aiutato dal fraterno amico Michael Keyser nello scrivere la sua lunga storia sportiva. Purtroppo la malattia e la scomparsa avvenuta nell'agosto del 2014 non hanno permesso a Jonathan di vedere la conclusione del lavoro e la stampa del libro.

Ci hanno pensato Michael e Linda Shelley, la compagna di Jonathan, a completare il lavoro partendo dagli appunti e dalle foto che il pilota aveva affidato loro.

Il risultato raggiunto è ottimo, un bel volume ben impaginato, ricco di fotografie inedite e ben scritto. "Shooting Star on a Prancing Horse" racconta l'intera storia del pilota inglese, anche al di fuori degli autodromi, dagli inizi con una "Mini" sino al periodo Ferrari, dalla collaborazione con Steve McQueen per il film "Le Mans" al periodo trascorso a pilotare jet aziendali per arrivare alla sua pensione trascorsa viaggiando nell'Europa del Sud con un piccolo motorhome e gli ultimi anni della sua vita nella solare Spagna meridionale.

Jonathan Williams ha vissuto gran parte della sua carriera agonistica in Italia, correndo con le scuderie De Sanctis, De Tomaso, Abarth, Ferrari e Serenissima, ha più volte partecipato alla Targa Florio, con auto non da assoluto, Ferrari e Porsche ottenendo comunque importanti risultati, stimato dal pubblico italiano che lo ha sempre considerato per questo motivo come uno dei suoi piloti.

E' bello che a ricordare Jonathan attraverso "Shooting Star" siano stati proprio le persone che amava, Linda e Michael, a loro due va il grazie di cuore da parte di chi ha ammirato lo stile del pilota e a chi ha voluto bene all'uomo.

Il volume di 172 pagine è scritto in inglese, formato 22,4 cm x 28,6 cm, ricco di fotografie, ben 214 in bianco/nero e 117 a colori ed una serie di documenti e ricordi personali.

Targapedia.com ha collaborato con la realizzazione del volume mettendo a disposizione il proprio archivio fotografico relativo le partecipazioni alle gare siciliane (Pergusa e Targa Florio).

 

Prodotto e distribuito in esclusiva - Produced and distributed exclusively by: Autosports Marketing Associates, Ltd.

price $39.95 USA - http://www.autosportsltd.com/shop/books/shooting-star-on-a-prancing-horse/

price £32.99 Europe - http://www.chaters.co.uk/prod/19186/autobiographiesbiographies/jonathan-williams-shooting-star-on-a-prancing-horse

http://www.targapedia.com/la-b [...] n-williams

 

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Invité §TAR516zF

Cari amici modellisti-targofili........

ho preso un impegno con i miei tre amici Gabriele Guidetti, Umberto Cattani e Francesco Panarotto e ci tengo a mantenerlo !

In altri post lo scorso anno ho raccontato grazie all'aiuto di Gabriele come nasce, si sviluppa e si concretizza oggi l'idea di un modellino.

Quanti hanno lavorato e continuano a lavorare di stucco, di gomito, di plasticard, di stampi non possono no rimanere "basiti" di fronte alle nuove tecnologie. La conoscenza è sicuramente una risorsa in più e da modellisti sappiamo bene che una delle cose più belle ed affascinanti del nostro "passatempo" è il costante apprendimento e miglioramente delle nostre tecniche. I più High.tech di noi sanno bene che tra non molto le stampanti 3D "casalinghe" avranno costi più accettabili e saranno più semplici da usare... nuove frontiere da scoprire per i più coraggiosi ed intraprendenti di noi.....

 

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Fiera di Padova: “Come nasce un modello in scala, metodi e strategie di produzione”. L’incontro avrà luogo nel pomeriggio di domenica 25 Ottobre alle ore 14,00 nello spazio conferenze dell' ACI, Automobile Club d'Italia.

 

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La presenza di persone esperte come Gabriele, che oltre ad esserre un sensibile artista è un'autorità internazionale nel settore modellistico, e di Umberto e Francesco persone dalla grande cultura modellistica e collezionistica, garantisce la qualità e l'interesse di questi appuntamenti modellistici.

Un ulteriore motivo per concedersi una vacanza nella bella terra veneta. Personalmente io sarò presente per il secondo anno consecutivo, la necessità di promuovere la Monte Pellegrino Historics 2016, il piacere di incontrare tanti amici, una nuova interessantissima idea da sviluppare per il 2017.... e non ultimo il desiderio di vedermi nuovamente con Gabriele, Umberto e Francesco, sono motivi più che validi !

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Invité §tar315jc

Stò sistemando, quindi scannerizzando e archiviando nel mio PC parecchie foto.

Molte di esse sono state scattate in alcuni rally di Sicilia e varie manifestazioni automobilistiche, naturalmente molte inedite, ma alcune molto tempo fa sicuramente postate.

 

Queste onestamente non ricordo di averle pubblicate, ma siccone immortalano il grande interpetre dei traversi, Sandro Munari. Nel dubbio...

 

Cefalù: Historic rally del 2007 Munari accanto al nostro Professore.

 

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Alla destra di Munari il noto preparatore delle Lancia Beppe Volta.

 

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Gianni

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Invité §tri338xF

Stamattina la TG3 intervista con Pizzo e Pozzetto sulla (nuova) TF Classic.

Nessuna altra notizia in cronaca?

Ma da Palermo qualcuno ha visto qualcosa?

 

 

 

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Invité §TAR516zF

Stamattina la TG3 intervista con Pizzo e Pozzetto sulla (nuova) TF Classic.

Nessuna altra notizia in cronaca?

Ma da Palermo qualcuno ha visto qualcosa?

 

 

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Caro Tritone,

ma quando imparerai a frequentare i social network (Facebook) ? Sapresti già molto di più, e avresti potuto farti già un'idea di quanto succede nella capitale dell'isola, da sempre crogiuolo di idee, fucina di novità.....

Altrove (facebook) l'instancabile esimio Gulf, al secolo Giuseppe Cannata, ebbe a scrivere di getto, dalla lontana e nordica Torino, l'ennesima critica ingiusta ed ingrata, soprattutto nei confronti di chi alacremente sta lavorando mettendo in gioco la propria reputazione, per condurci, da vero dux, alle celebrazioni previste per il prossimo maggio 2016, parlo ovviamente del Presidente dell'Automobile Club d'Italia e del suo più che valido entourage nazionale e locale.

 

Mi permetto quindi, anche per spiegare a chi non c'era (ieri al Massimo o all'Università) e per smorzare gli animi dei più critici ed intransigenti, di riproporre sul nostro topic quanto ho appena scritto su Facebook. Ritengo possa essere d'aiuto all'elaborazione di un giudizio quantomeno il più obiettivo possibile...

 

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Caro Giuseppe, cari amici, non è questo il luogo, forse ancora non è nemmeno il tempo di polemizzare sul tema. La macchina organizzativa, una corazzata se pensiamo che dietro c'è addirittura l'ACI ad affiancare il locale Automobile Club, deve ancora rodarsi, motivo per il quale rimanderei tutto alla fine dell'atteso evento 2016 per dire se si è fatto qualcosa degna del nome che si vuole celebrare e del quale con modo disinvolto lo si continua ad usare. Facile ironia sarebbe scrivere che dopo i clamorosi flop del 2013 e 2014, con le forze in campo oggi è impossibile fare peggio. Ma non è detto che il meglio al quale aspirano gli appassionati cultori dell'automobilismo sportivo e della Targa Florio coincida con il meglio stabilito come obiettivo finale dagli attuali organizzatori, detentori del brand e responsabili della sua conservazione.

Tempo fa ebbi a dire all'allora "augusto" presidente Marasco, era il 2011 ed eravamo a Floriopoli, di fronte ad una lunghissima teoria di Ferrari, che per fare un raduno del marchio (o dei proprietari delle lussuosissime granturismo attuali) non occorreva certo scomodare Don Vincenzo Florio e la sua Targa. Rinnovo lo spassionato consiglio a chi ora presiede l'Automobil Club d'Italia e ai suoi più diretti collaboratori, che certo di storia dell'automobile e di Targa Florio sanno.

Godiamoci questa kermesse che porterà la carovana delle Ferrari, poche auto d'epoca e l'Ala D'Oro della Scuderia Montepellegrino, Daniele con il fido Fabrizio Fabrizione Falanga (il sottoscritto è sceso subito dopo che l'Ala ha imboccato via Maqueda) in giro per la "via del Sale" e per i templi greci e che Giove Pluvio li assista. Ogni considerazione è rimandata al maggio 2016.

"Ad majora"... facile augurio perche "Ad minora" è veramente difficile fare.

 

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Invité §sho727jx

Tralascio ogni commento e considerazione, in quanto non mi pare che s'intraveda dalla lontana Padania qualcosa di nuovo, nè mi va di riprendere i soliti discorsi che purtroppo non sono mai serviti a niente in terra siciliana.

L'unica dimostrazione valida che s'è avuta in passato e di recente, si ricollega al lavoro organizzativo di veri appassionati, palermitani e senza particolari connotazioni o palmares...

 

Quindi, continuo a rievocare a modo mio, in scala molto ridotta, aggiungendo piccoli tasselli alla memoria .

Il soggetto di oggi è la Maserati 200 SI, da poco riedita da Fabbri per 100 years collection; vettura usata con successo anche dal nostro Vaccarella agli inizi della carriera e che gli consentì di conquistare il titolo tricolore.

 

Di questa versione, carrozzata da Fantuzzi, e che ha origine nel '57, possiamo annotare la presenza alla Targa in solo due occasioni ed in solo due esemplari: di quella che corse nel '62 con Trapani-Donato ne riprodussi tempo fa il modellino,

ora non mi è rimasto altro che riprodurre l'esemplare del '61, forse la stessa vettura, che ebbe tra l'altro scarsissima fortuna non riuscendo a completare il primo giro.

 

 

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TARGA FLORIO 1961 - Maserati 200 SI - Bernabei-Riolo (scud.Centro Sud)

 

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poche le modifiche apportate, come la sostituzione delle ruote, la realizzazione dei fanalini laterali posteriori, e le prese d'aria aggiuntive realizzate in decals.

Come al solito un grazie particolare all'amico Gianni che mi ha procurato pilota e pupiddi... :jap:

 

:hello:

 

 

 

 

 

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Stamattina la TG3 intervista con Pizzo e Pozzetto sulla (nuova) TF Classic.

Nessuna altra notizia in cronaca?

Ma da Palermo qualcuno ha visto qualcosa?

 

 

 

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Ciao Lillo,

Spazzaneve ha visto questo:

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La bella Ferrari 488 Turbo:

 

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Alcune auto d'epoca:

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Una interessante Bugatti 35 conservata:

 

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Le Volvo ufficiali:

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La Falanga:

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Oggi presso la Facoltà di Ingegneria:

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Un apatico Renato Pozzetto!!

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Invité §tri338xF

Cari Enzo, Pino e Piergiorgio, le immagini e le considerazioni da voi postate, per quanto è in mia opinione, non possono non far sorgere alcuni (perenni) dubbi sulla "miseria" tutta sicula (e non si interpreti come solita isolana lamentazione) di ritenere la necessità (che sa di artificio e rag......) di dovere scomodare e far (ancor di più) deperire la memoria della vecchia TF (al cospetto di tanta inflazione non mi viene neanche più la voglia di scrivere il nome per intero).

 

Che male ci sarebbe a organizzare un raduno di Ferrari moderne e di auto d'epoca "in attesa del Centenario" (un altro?!), senza spacciare il nome TF?

 

Credo che al di là della nostra sparuta oramai piccola folla di vecchi "ricordatori" di TF (ricordiamoci che il rally oggi ha, per fatto anagrafico, più entusiasti e più edizioni della vecchia TF) la gente comune palermitana cosa vede (non dimentichiamo che appena tre settimana fa dagli stessi luoghi è partito il Raid dell'Etna) quasi ogni due/tre mesi?

Un manipolo di "similbabbei" che guidano sempre le stesse vecchie carrette (naturalmente parlo della percezione della gente comune) e che si "cernono" o "annacano", recando fastidio al traffico e alla passeggiata.

 

Ma insomma si può lasciare in pace la vecchia TF?

Non è meglio farne UNA e UNA SOLA (come era bello il postulato euclideo : "Dato un punto P del piano e una retta R, per P passa una e una sola retta R")!

 

Tradotto : "Dato che c'è un solo ACI (Pa) organizzatore, per questo ACI deve esserci solo e una e una sola TF (VERA)".

 

Gli altri (compreso quest'ultimo raduno") organizzino quello che vogliono...

ma partano da luoghi e transitino per strade che non creino confusione storica e illusioni stupide.

 

La vera TF rievocativa, parta da Floriopoli (e non da Palermo-centro), faccia qualche chilometro (superstite) del "Piccolo", magari fino a Cerda, si diriga pure verso i luoghi del "Grande" o "Medio", come Castellana, Polizzi, Gangi, Castelbuono a magari anche a Cefalù (in omaggio alla sede storica del Santa Lucia-Porsche) ma non si parli di TF a Trapani o Agrigento o (metto pure la mia città) Caltanissetta.

Quest'ultimo percorso è ALTRO e DIVERSO rispetto alla TF.

 

E poi :

Dove sono i Redman, i Van Lennep, gli Elford..... ma metterei anche i siciliani (cosidetti minori) che però hanno corso la vera TF.

 

Di "bozzetti" e "ricky" (ma loro non hanno responsabilità alcuna : fanno il loro mestiere) se ne tenga conto come appassionati spettatori ma mai come "vedettes". Per me ci perdono anche loro.

 

 

ATF 1960 Ghinter.jpg

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Invité §sho727jx

Interessante quella foto con Ginther e Ferrari danneggiata...

La sovrimpressione dice TF 1960..., ma quella vettura è quasi certamente una 750 Monza, non la TR 250 con cui Ginther e Allison corsero in quella edizione.

C'era forse un "muletto" che fu danneggiato ? Francamente non ho mai trovato traccia di una 750 Monza, o 121, o 118 che sia...

Sicuro che quella fosse foto di Targa...? :chut:

 

:mouais:

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Invité §TAR516zF

A proposito di eventi motoristici siciliani....

 

Così il giornalista e scrittore olandese Ed Heuvink scrive della Monte Pellegrino Historics su Kerb Motori

 

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"......La cronoscalata del Monte Pellegrino a Palermo, fin dall’aprile del 1950 è stata una degli appuntamenti fissi del calendario agonistico italiano. Tazio Nuvolari ottenne qui la sua ultima vittoria. L’idea della rievocazione nasce dalla Scuderia Monte Pellegrino, che sotto la direzione del Dottor Enzo Manzo, sta lavorando per consacrare questo meeting come uno degli appuntamenti per auto storiche di maggior successo. Un evento che si propone come week-end motoristico “tutto Siciliano”, con l’aggiunta di gare sul circuito di Pergusa (Enna) e l’abbinamento con l’altra rievocazione del Circuito del Real Parco della Favorita. Un menù davvero ricco, costruito sulla falsariga di quanto avviene a Pebble Beach, Monterey e Laguna Seca ogni anno......"

Per il resto dell'articolo:

 

http://www.montepellegrinoriev [...] 2_2015.pdf

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Invité §tar315jc

Ferrari 250 GTO  Targa Florio 1963 (23).jpg

35 anni dopo la sua rielaborazione spunta fuori ancora qualche foto di questa bellissima GTO.

All'epoca chissà cosa avrei fatto per avere qualche foto come questa.

Gianni

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Invité §TAR516zF

Targa Florio Classica 2015,

sono forse la persona meno indicata (o autorizzata...) a parlarne o scriverne. Da tempo verso tutto quello che viene promosso come Targa Florio e verso chi lo promuove ho assunto una posizione critica (ma in senso assolutamente costruttivo e propositivo) determinata da quanto è stato fatto o non è stato fatto dal 1986 ad oggi.

 

Il 1986 può essere effettivamente essere considerata come una data spartiacque, perché ha indicato con chiarezza quale poteva essere il futuro della Targa "rievocativa" (quella agonistica era già ben legata all'edizione rallistica), un futuro di chiaro successo come lo è stato per la Mille Miglia storica, che proprio nel periodo dei primi anni 80 gettava le basi per la sua fortuna, determinata dalla professionalità degli attori e dalla continuità del progetto. I trent'anni trascorsi sono stati segnati più da delusioni cocenti, motivo di vergogna per chi ha avuto il compito di dirigere ed organizzare e dal progressivo, inarrestabile ed ineluttabile degrado dei luoghi della storia del Mito, cominciando dalla cittadella di Floriopoli per continuare con la cancellazione di quasi il 70/80 % dei 72 chilometri del piccolo circuito delle Madonie, che da successi memorabili e degni di essere raccontati.

 

Proprio il progressivo degrado del circuito invece di motivare gli amministratori del territorio e gli organizzatori di turno, è stato l'alibi per trasformare progressivamente il progetto rievocativo in un evento completamente slegato dalla Targa e dal suo mito, facendone de facto il terzo dei giri turistico-regolaristici di Sicilia che si svolgono nell'isola, e non l'unico ad essere promosso e pubblicizzato, almeno fino a due anni fa come Targa Florio. Una delusione per gli appassionati, una presa in giro per i partecipanti.

Il 5 maggio 2016 è quasi alle porte, l'Automobile Club d'Italia ed il suo Presidente che hanno avocato a loro stessi l'organizzazione, quasi commissariandola, si sono assunti con questa operazione una grossa responsabilità: non possono non sapere che chi va a vedere la Targa Florio Storica o Classica come meglio desiderano chiamarla, vuole vedere la Targa Florio e chi spende diverse migliaia di euro per partecipare alla Targa Florio Storica o Classica, sia con una Ferrari GT moderna che con una Ferrari Sport d'epoca. E' il nome Targa Florio che non concede loro molta libertà nel decidere i luoghi e la formula dell'evento.

La mia abitudine a non anteporre il giudizio ai fatti fa sì che con fiducia attenda la conclusione dell'evento 2016 prima di congratularmi e ringraziare o di rubricare l'ennesima occasione perduta.

Il mio atteggiamento propositivo e costruttivo hanno fatto si che non potessi disattendere la richiesta prima dell'Amico e poi del Direttore Dario Pennica a scrivere uno degli articoli apparsi sul Numero Unico della targa Florio Classica 2015.

La riprova che quanto ho appena scritto in questo post nascono esclusivamente dalla passione e dall'amore che mi legano alla Targa Florio.

La Cultura della passione

Da manifestazione sportiva a fenomeno sociale e di costume.

La Targa Florio non è solo una corsa, ma uno stimolo per autori ed artisti di tutto il mondo.

Vasta la produzione di libri, quadri ed opere.

Intenso e determinante l'apporto dei collezionisti.

di Enzo Manzo

 

Dopo l'esperienza maturata nel 1905 con la Coppa Florio , manifestazione sportiva che per la prima volta in assoluto fa coincidere la linea di partenza con il traguardo, Vincenzo Florio pensa ad una gara automobilistica da corrersi nella sua Sicilia. Sembra una follia: il tracciato si svolge lungo quasi 150 chilometri da percorrere per tre volte, con partenza dal livello del mare per salire sulle Madonie, attraversando campagne e paesi spesso innevati in inverno per quindi ridiscendere sul lungo rettilineo che costeggia il Tirreno e perché in Sicilia, sul percorso immaginato, non esistono strade realizzate appositamente per le auto. Ma il progetto è sostenuto dalla rivista francese "L'Automobile" che manda nell'isola i suoi giornalisti e fotografi per una prima ricognizione e ben presto l'idea si trasforma in realtà: nasce la Targa Florio.

 

I concorrenti appartengono all'aristocrazia europea, ed il pubblico selezionato segue le partenze ed i passaggi nelle tribune allestite lungo il rettilineo in contrada Pista vecchia nel territorio del paese di Campofelice. Un'area che oggi definiremmo di "ospitality" , prevede per la nobiltà locale ed europea che assiste all'evento tutti gli agi compreso un ristorante all'aperto. I pittori dell'epoca, Castellucci, Molinari, Bompard, Toquoy, Bradley, Dudovich, Terzi, così come i fotografi Meurisse, Cappellani, Zagari, descrivono nelle loro tavole e nei loro dagherrotipi un pubblico raffinato ed elegantissimo, quasi distratto ed indifferente all'azione sportiva. E' negli anni venti, dopo la pausa della Grande Guerra, che la Targa Florio consolida le caratteristiche che la portano decennio dopo decennio agli anni 70, sopravvivendo persino alla morte delle competizioni su strada decretata nel 1957 dopo la drammatica edizione della Mille Miglia.

 

E decennio dopo decennio il pubblico della Targa Florio cambia, cresce, si trasforma da nobile a borghese ma soprattutto diviene parte integrante della gara, colorando le curve, riempiendo le tribune naturali costituite dai terrapieni lungo i bordi delle strade, assiepando balconi e marciapiedi dei paesi attraversati: impossibile pensare alla Targa Florio senza di esso. Ma il popolo della Targa è particolare perché è cresciuto con la gara stessa: anno dopo anno assistendo alle gesta dei grandi campioni i "carusi" delle Madonie sono diventati uomini ed hanno trasmesso la loro passione a figli e nipoti con i quali, anno dopo anno, continuano a seguire "a cursa".

 

Anche dalle città per assistere e vivere la Targa Florio arriva un pubblico sempre più numeroso ed appassionato, non è quello tipico che si incontra nelle altre gare automobilistiche: sono intere famiglie che colgono l'occasione di trascorrere il fine settimana accampati nelle campagne in tende, roulotte o dentro le auto, pur di assistere alla corsa. Da evento sportivo destinato all'inizio del secolo ad un pubblico selezionato, proprio per la caratteristica di svolgersi lungo un percorso così lungo ed eterogeneo, con l'attraversamento di campagne e paesi, la Targa Florio riesce a diffondere la passione per i motori in una terra contadina come la Sicilia, di fatto diviene uno straordinario strumento di "democratizzazione" sportiva: trascorsi quarant'anni e due conflitti mondiali i grandi fotografi Cahier, Goddard, Alexander, Klemantasky, Scafidi, Coltrin, Brai testimoniano ora con i loro scatti ragazzini accalcati attorno ai piloti, vigili urbani che applaudono il passaggio dei bolidi, intere famiglie seguire dai terrapieni la corsa che si svolge a pochi metri da loro, le tribune di Floriopoli animate da ragazzi ed appassionati, oggi più interessati all'evento che a farsi notare ed il forte contrasto dei contadini che continuano il lavoro sui campi mentre si svolge la gara e muli, vacche o intere greggi sulla sede stradale durante le prove a circuito aperto. Fotogrammi che incorniciano panorami unici, immortalando la foga o l'attenzione con il quale il pubblico segue la gara, la concentrazione del pilota spesso colta alla perfezione proprio per la vicinanza all'obiettivo della macchina fotografica. Nessuna gara riesce a dare queste emozioni allo spettatore come la Targa Florio, nessuno spettatore riesce ad essere protagonista come alla Targa Florio. Mai una gara automobilistica, mai un evento sportivo ha avuto un pubblico così numeroso. Per le ultime edizioni mondiali è stata stimata la presenza di più di 700.000 appassionati. Proviamo ad immaginarli uno accanto all'altro per i 72 chilometri del percorso... 700.000 appunto !

 

La Targa Florio, concluso il ciclo legato alla velocità su strada, ha lasciato una eredità di inestimabile valore, ma dopo una brevissima e discontinua parentesi di gare storiche iniziate nel 1986 in occasione dell'80° anniversario, non è stato possibile fare in Sicilia quanto si è realizzato a Brescia con la Mille Miglia storica o in altri importanti circuiti europei. Inoltre l'abbandono ed il degrado di Floriopoli, lo stato disastroso nel quale versa da più di vent'anni quasi il 70% delle strade del Piccolo Circuito delle Madonie, frustrano le speranze di chi sogna un appuntamento rievocativo annuale che il nome Targa Florio merita. Oltre questo si è persa ogni traccia ufficiale della memoria documentale della gara a causa di un Automobile Club spesso assente o incapace. Fortunatamente molti di quei ragazzi oggi ultracinquantenni che hanno assistito alle ultime edizioni della Targa Florio hanno avuto modo di preservarne il ricordo.

 

Ed è così che laddove sono mancate le istituzioni o l'azione diretta di chi ha il dovere-diritto di salvaguardare il "brand" Targa Florio è intervenuta l'opera degli appassionati. Nei paesi attraversati dalla "Cursa" sono nati luoghi della memoria ad essa dedicati, voluti da chi è cresciuto con la "Targa nel sangue". A Collesano, l'instancabile Gioacchino Gargano ed il "suo" Museo della Targa Florio , un elegante percorso costruito con una eccezionale collezione fotografica e una serie di memorabilia racconta la storia della corsa dai primi del 900 alle ultime edizioni di velocità. Gargano scomparso due anni fa è stato sostituito da Giuseppe Valenza, nuovo curatore del Museo ed autore di un interessante libro dedicato al Mito della Targa Florio; a Campofelice di Roccella Antonio Venturella ha realizzato la Biblioteca Vincenzo Florio, dove sono raccolti tutti i libri e le riviste sul tema; a Cerda Antonino Catanzaro, che ha investito i suoi risparmi nel Museo Vincenzo Florio, ha raccolto un numero incredibile di testimonianze nei locali un tempo adoperati come garage dalla Scuderia Autodelta, sotto l'ex Motel Aurim; infine a Termini Imerese Nuccio Salemi, che conserva nel Museo del Motorismo Siciliano e della Targa Florio, una esposizione dinamica di auto che hanno gareggiato in Sicilia come l'Alfa Romeo 33/3 del 1971 di Nino Vaccarella e che oggi sta allestendo nei locali dei box di Floriopoli una zona museale. Manca allo stato attuale un progetto museale unico e coerente, istituzionale, e tutto è rimandato alla passione di pochi privati, ma è altrettanto vero che solo grazie all'opera di Gargano, Valenza, Salemi, Catanzaro e Venturella oggi studenti e turisti possono ammirare ciò che è conservato della gara più antica del mondo. Da diversi anni il comune di Collesano, forse il paese più legato alla Targa, fa realizzare dei quadri in ceramica a tema posizionati lungo la parte del circuito che lo attraversa.

 

Dopo i primi libri editi negli anni 60 la produzione editoriale riprende a metà degli anni 80 con "Gattopardi e Gentiluomini" (Edizioni Novecento) di Garcia, un bel volume arricchito dalla prima classifica generale di tutte le edizioni curata da Gianni Blunda e con l'appendice a firma Dario Pennica sull'edizione straordinaria riservata alle storiche del 1986. Inizia negli anni 90 la prolifica produzione di Salvatore Requirez, autore di diversi volumi sul tema, l'ultimo dei quali "La regina della Targa" è interamente dedicato alla Porsche e alle sue 11 vittorie siciliane. Nel 2006 in occasione dei cento anni della Targa Dario Lucchese, Sergio e Gianfranco Mavaro uniscono per la prima volta nel suo libro le edizioni di velocità e quelle rallistiche, Pucci Scafidi pubblica un Foto album sulla Targa Florio con gli scatti del padre Nicola, Pino Fondi e Giuseppe Valenza producono due importanti volumi, completi con le classifiche e gli elenchi dei partecipanti di tutte le edizioni. Internet ha un ruolo non indifferente nella conservazione e nella diffusione della memoria: con la creazione di Targapedia, una enciclopedia multimediale messa in rete da Enzo Manzo e dalla figlia Federica, il web comincia a parlare in modo continuo e informato sulla Storia della Targa Florio, il tutto accompagnato da decine di migliaia di foto, filmati d'epoca, libri riviste e documenti tutto liberamente consultabile. Il libro statunitense "Racing Demons Porsche and the Targa Florio" nasce dalla collaborazione tra l'autore Michael Keyser proprio con Enzo Manzo, nel 1972 rispettivamente l'uno pilota e l'altro spettatore della Targa! In ordine di uscita l'ultima opera su carta è "Targa Florio 1955-1973" dell'olandese Ed Heuvink, originale nel raccontare l'evento seguendo un ordine alfabetico.

 

Nell'arco di questi anni diverse mostre modellistiche curate da un gruppo di appassionati palermitani hanno permesso di cogliere l'evoluzione cronologica delle auto partecipanti e vittoriose del lungo arco temporale interessato, mentre l'incredibile diorama dei Box del 1970, opera dell'artista Gianni Petta, esposto al pubblico in diverse occasioni, rende l'idea, anche se ridotta in scala 1/43, dei colori e dell'atmosfera negli anni 70 a Floriopoli. Ed i colori della Targa Florio sono tramandati ed interpretati con stili diversi e personalissimi nei quadri e nelle opere di maestri contemporanei siciliani: Pippo Madè con l'incisività del suo tratto, Salvo Manuli con l'armonia e la fusione dei colori, auto e simboli di una corsa tutta siciliana, Francesco Accardi con una narrazione didascalica della cronaca capace di fotografare con i pennelli i tanti episodi di una intera epopea. A queste si aggiungono le opere di artisti internazionali come Gabriele Guidetti, Graham Turner, Nicolas Watts, Alfredo De La Maria, Tim Layzell, Dexter Brown che in modo originale interpretano la "Cursa". La Targa Florio e la sua storia centenaria continuano ad essere raccontate, tramandate e conservate nonostante l'assenza delle istituzioni, non è per caso quindi che tra gli aggettivi qualificano la Targa il più appropriato sembra essere proprio "Leggendaria".

 

Se avete voglia di continuare la lettura basta cliccare sul link:

 

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Invité §tar315jc

Grazie Enzo.

Lusingato per la menzione sul numero unico "Targa Florio classica"

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Non quanto per il sottoscritto ma per l'opera creata.

Il diorama ancor più dei singoli modellini messi in campo da veri mostri sacri di questa tematica, rappresenta oggi e spero in futuro una testimonianza visibile a 360 gradi del mito della Targa.

:jap: :jap: :jap: :jap: :jap: :jap: :jap: :jap: :jap: :jap: :jap: :jap: :jap:

Gianni

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Invité §tar315jc

CEIRANO 50 CR del 1920

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Avete letto bene la targa: PA 2002 che ovviamente non è l'originale (nel 1920 si usava il sistema dei numeri rossi per identificare le provincie).

questo autocarro n. di telaio 10 è stato trovato in un garage di Castellammare del Golfo, il suo primo ed unico proprietario: I Vigili del Fuoco di Palermo.

Oggi è di proprietà di Ciccio Ribolla, concessionario Moto Guzzi a Palermo.

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Tratto da ruoteclassiche aprile 2011.

Gianni

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Invité §TAR516zF

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Carrera RS - new edition 2015 di Gruber/Konradsheim

Recensione di Enzo Manzo

 

Carrera RS é uno straordinario libro che racconta tutto quello che è possibile sapere sulla Porsche 911 Carrera iniziando proprio dall'origine della leggenda Carrera e dell'omaggio fatto dalla casa di Stoccarda alla classica gara che attraversava l'America del Sud. Perchè come nella tradizione Porsche nulla è lasciato al caso e nella storia sportiva dl marchio sta l'essenza stessa delle sue auto sportive.

La parte fondamentale del libro è quella centrale, costituita dai capitoli che descrivono nel minimo dettaglio lo sviluppo e le specifiche tecniche della Carrera RS. Nulla è tralasciato, dallo sviluppo dell'auto alla definizione delle varie versioni, dedicando tutto lo spazio necessario ai modelli ed al loro allestimento.

 

La terza parte del libro è dedicata alla prestigiosa storia sportiva della Carrera, nella versione RSR con il racconto della stagione agonistica del 1973 che ha visto il trionfo in due delle più prestigiose gare del campionato marche, vissuto dal marchio tedesco come outsider, destinato ad affrontare le Sport 3000 Ferrari, Matra, Alfa Romeo e Mirage che correvano nella sua stessa categoria. Nonostante questo la Carrera RSR trionfa nella gara di apertura, la 24 ore di Daytona e coglie il suo undicesimo successo nell'ultima edizione mondiale della Targa Florio. Proprio su questa gara il libro raccoglie una nuova chiave di lettura con una ricchissima testimonianza fotografica e documentale, nata dalle ricerche approfondite dell'archivio storico multimediale di Targapedia.com

Il testo rivisto rispetto la prima edizione datata 1992 va di pari passo con una grande quantità di materiale fotografico storico assolutamente inedito. Il libro elenca tutti i 1.580 modelli di Carrera RS costruiti, fornendo tutti i dettagli di produzione sui colori, le attrezzature e interno - il libro di riferimento ideale per gli appassionati, collezionisti e restauratori. Ricco di 434 pagine il libro è stato pubblicato in due lingue (tedesco e inglese). Entrambe le edizioni sono numerate e limitate a 3.000 copie. La copertina è in elegante tela di colore giallo protetta da un contenitore in tela marrone per l'edizione in inglese e marrone con contenitore giallo per quella in lingua tedesca

Il volume si può ordinare su www.tag-books.com/content/list/list/id/1#topic_26

 

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Carrera RS - new edition 2015 Gruber/Konradsheim

Review of Enzo Manzo

 

Carrera RS is an extraordinary book that tells all that is possible to know about Porsche 911 Carrera starting right from the origin of the legend Carrera and the homage made by the Stuttgart to the classic race that ran through South America. Because in the tradition Porsche nothing is left to the case and in sports history of the brand is the very essence of its sports cars. The key part of the book is the central one, made up of the chapters that describe in detail the development and technical specifications of the Carrera RS. Nothing is neglected, from the development of the car to the definition of the different versions, devoting ample space to the models and their different versions

 

The third part of the book is dedicated to the prestigious sporting history of the version Carrera RSR with the story of the season of 1973 that saw the triumph in two of the most prestigious races of the world championship, lived by the German brand as outsiders, intended to address the most powerful Sport 3000 Ferrari, Matra, Alfa Romeo and Mirage, running in the same category.

Despite this, the Carrera RSR triumphed in the opening round, the 24 Hours of Daytona and takes his eleventh success in the latest edition of the Targa Florio. Precisely on this race, the book brings a new interpretation with a rich photographic and documentary evidence, born from extensive research of the Historical Multimedia Archive of Targapedia.com

 

The text revised from the first edition dated 1992 goes hand in hand with an abundance of unknown historical photographic material. The book lists all 1.580 Carrera RS built, giving all production details on colors, equipment and interior – the ideal reference book for aficionados, collectors and restorers. The 434 page strong book has been published in two languages (German and English). Both editions are numbered and limited to 3,000 copies. The English version is yellow clothbound and is protected by a brown cloth slip case. The German version is brown clothbound and is protected by a yellow cloth slip case.

The book can be ordered on www.tag-books.com/content/list/list/id/1#topic_26

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Invité §tar315jc

Ieri a Floriopoli

 

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Ieri scambiando quattro chiacchiere all'Università prima del via, ha decantato l'ottima tenuta della 4C e l'accelerazione, ma definendola anche un pò scorbutica.

Gianni

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Invité §TAR516zF

Targa Florio e la sua memoria

cosa stiamo lasciando alle nuove generazioni.

 

Una premessa è necessaria: ancora una volta quanto scrivo non vuole essere sterile polemica ma soltanto un apporto critico (in senso positivo e costruttivo).

Nel 1964 l'Automobile Club di Palermo fece realizzare un busto raffigurante Vincenzo Florio, posto nello spazio tra le tribune e la torre dei cronometristi, a fare da sfondo la valle che scende sino alla ferrovia e che guarda la montagna. Una delle tante valli che incorniciano il tracciato delle Madonie.

A cinque anni dalla scomparsa veniva finalmente ricordato Don Vincenzo e viene facile pensare che il luogo scelto sarebbe piaciuto al "Cavaliere".

 

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Il busto é sopravvissuto agli anni, all'incuria degli "affidatari" e gestori del sito, al degrado complessivo del luogo arrivando con qualche aggiustamento (fatto in che epoca ?) discutibile come l'apposizione di una lastra di granito scuro con le lettere della scritta "La Targa a Vincenzo Florio Automobile Club di Palermo 26 aprile 1964" in ottone (?) che originariamente erano riportate direttamente sul marmo del piedistallo.

Nostante il vergognoso degrado circostante, la zona è stata spesso oggetto delle cure ora di Antonio Catanzaro, ora di Nuccio Salemi, così da rappresentare una piccola oasi dove accogliere i visitatori nelle varie occasioni che anno dopo anno si sono presentate.

 

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Vedo dalle fotografie postate questa settimana che accanto al busto di Don Vincenzo, esattamente alla sua sinistra è stata installata una delle tabelle costituite da mattonele di ceramica che raccontano ai visitatori una breve storia della corsa che si è corsa dal 1906 al 1977 sulle Madonie: la Targa Florio.

Guardando la recente foto mi chiedo perchè e da chi sia stato scelto di collocarla accanto al busto e non in un altro dei luoghi possibili. MI chiedo se sia possibile spostarla, spazio non ne manca, e sostituirla con una più discreta e meglio inserita nel luogo, che parli brevemente (e correttamente) di Don Vincenzo Florio proprio perchè quello è il luogo dove cinque anni dopo la sua morte si è deciso di ricordarlo.

 

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Sembrano dettagli, ma non sono insignificanti. Una coerente ed elegante sistemazione del luogo sono segnali importanti, per ben ricordare la storia trascorsa e per meglio costruire il futuro.

 

Dal momento che il sito di Floriopoli è storia dell'automobilismo sportivo internazionale e patrimonio culturale comune, ne possiamo parlare?

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Invité §TAR516zF

per chi è interessato all'aspetto agonistico-regolaristico della Targa Florio Classica 2015,

 

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Invité §TAR516zF

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Quando l'amore per la Targa Florio non ha confini..... uno dei più begli omaggi viene dall'Inghilterra e dagli Amici Dave Biggins ed Antonio Lombardi

 

la prima è stata ieri sera a Londra al Prince Charles Cinema.

Q&A will be with Alain de Cadene Starring: Francesco da Mosto.

The Targa Florio was a Sicilian mountain road race that, in 1906, gave birth to an era of motorsport still going today. Dreamt up by the younger son of a Sicilian Dynasty, Vincenzo Florio, it ran until 1977 and was considered both totally insane and an absolute must by drivers and manufacturers alike. Pistons Passions Pleasures A Sicilian Dream is a film that journeys into the heart of this story - exploring its intrigue and revelations. We’re taken on this journey with one of Italy’s preeminent dreamers…Francesco da Mosto. Pistons Passions Pleasures A Sicilian Dream is a beautiful film that brings together the man, the race and the island. It takes us into the drama of the belle époque and the mountains and villages of a striking Sicilian landscape. It takes us into the thrills of an era defining race that’s too dangerous to run today, and into the hearts of the people who remember... and it tells of Vincenzo Florio - the philanthropist dreamer - who started it all, at his own expense...

"....Siamo catturati in questo viaggio con uno dei dei più grandi sognatori italiani... Francesco da Mosto. Pistoni Passions Pleasures, un sogno siciliano è un bel film che riunisce l'uomo, la corsa e l'isola. Ci porta nella storia della belle époque e le montagne ei villaggi di un paesaggio siciliano suggestivo. Ci porta nelle emozioni di una gara che definisce un'era che è oggi è troppo pericoloso riproporre, e nei cuori delle persone che ricordano ... e racconta di Vincenzo Florio - il filantropo sognatore - che ha dato inizio a tutto, a proprie spese ... "

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