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Histoires du sport automobile

TARGA FLORIO E LE CORSE SICILIANE


Invité §sho727jx
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Messages recommandés

Andiamo in ordine.

 

Questo preambolo di Salvo mi mette i brividi:

 

 

"Leggo di un Umberto filosoficheggiante"

 

Conoscendo le debolezze del "nostro", non posso non leggere in questa riga un velato riconoscimento alle grazie femminili...

Io e Lui, si viaggia a braccetto per l'anagrafe e, purtroppo, si vede...Ma non è solo l'anagrafe a renderci complici.

 

La Targa diventa qualche volta filosofia di vita ed allora naufraghiamo un po'tutti.

 

Pino, ti prometto che il prossimo modello che sfornerai tra oggi e domani, sarà oggetto di terribili peana, almeno da parte mia.

 

Però, di mestiere, faccio le pulci alle macchinine ed allora devi avere una certa pazienza, almeno con me. :D

 

Fate i bravi e non pensate mai agli anni che passano, è proprio vero, si diventa vecchi solo quando scompare la voglia di giocare, di divertirsi e di prendersi in giro.

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Dimenticavo, con Salvo ho in comune "di quella pira, l'orrendo fuoco".

 

Novello Nerone, aprivo le Politoys in plastica grazie alle viti presenti sul pianale, le imbottivo con del cotone idrofilo zuppo di alcol, poi le accendevo con occhio allupato.

 

Erano benedetti gli scapaccioni di mia nonna!

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Invité §ant842ti

Mi permetto di confutare tale impressione...; come ho già detto ci sono interventi che ritengo opportuni, altri no...

prova ne sia che anch'io ho fatto lo stesso lavoretto di Piergiorgio in quasi tutte le mie 906; oppure ho eseguito numerose delicate modifiche tagliando e trapanando diecast in metallo, ma eravate distratti o indifferenti o forse assuefatti ai miei ritmi frenetici... :D nonostante freccette con spiegazione dei vari interventi...

Purtroppo vi inceppate sul piccolo particolare che talvolta manca o che avreste realizzato in modo diverso, invece di giudicare globalmente il modello...

abbiamo filosofie interpretative differenti,l e come fa rilevare (giustamente) Gianni il fatto assolutamente marginale dei tergi dell'Estafette in un contesto assai vasto e complesso, anch'io ti posso garantire che quando metto in vetrina il modello finito insieme agli altri 350... non si notano più nè spazzole, nè specchietti, nè ganci fermacofano o tappi benzina di foggia non proprio canonica, ma un immenso fittizio garage in miniatura che ricorda inconfondibilmente la vecchia Targa Florio !

 

:hello:

 

 

caro Pino, permettimi di intervenire. nel nostro gioco "al massacro" si è andati avanti, sempre più. chi avrebbe cambiato i fari vent'anni fa? chi avrebbe sabbiato i tergi in rilievo allora? al massimo si cercava di sovrapporgli quelli fotoincisi. poi nacque il dilemma: trasparente lucido o no? però il matto delle nitro non ci piaceva, non sembrava come le finiture industriali a cui si tendeva. le decals? chi si sarebbe sognato di riprodurle? ed i numeri? si usavano sempre gli stessi. mi ricordo, Tron commercializzò una planche coi numeri blu che chiamava "mille miglia" e ne ho ancora ingialliti. poi, piano piano, quello clonava in resina, quell'altro cambiava le ruote (ma fu la prima elaborazione imposta e reperibile facilmente), io, modestamente, andai a scovare un sito australiano per le decals, qualche altro provò ad eliminare i tergi in rilievo e ci riuscì (oggi è un'operazione semplicissima e rapida, carta di gradazione progressiva e lucido di dentifricio, provare per credere). se spulci su ebay trovi il 99% degli sponsor in decals, tutte le strisce colorate, ci sono fotoincisioni degli interuttori del cruscotto...insomma, ci si è impossessati di questi miglioramenti, dovuti? per me, spazzaneve, manzo, cattani, vitale, petta, cuccia, fofaus etc, etc...figuriamoci il lauria...sì, direi sempre. ma tu hai ripreso a dipingere un banalissimo rosso a pennello...ai citati non cala. ti puoi chiudere nella tua torre, padronissimo, ma qui si storce il naso...

nino

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Invité §tri338xF

Dimenticavo, con Salvo ho in comune "di quella pira, l'orrendo fuoco".

 

Novello Nerone, aprivo le Politoys in plastica grazie alle viti presenti sul pianale, le imbottivo con del cotone idrofilo zuppo di alcol, poi le accendevo con occhio allupato.

 

Erano benedetti gli scapaccioni di mia nonna!

 

Leggo questo post..... e rimango "spanto" ("sorpreso" per gli amici di oltrestretto).

Forse oggi mi vergogno un pò a dirlo*.... ma dopo la tragica fine di Bandini a Monaco, dilapidai fior di paghette di nonni e zii.... in modellini di formula 1 Ferrari 312, post '66, del Politoys da 250 lire, per (con lo stesso metodo di Umberto.... cotone idrofilo e alcool) per simulare il tragico incidente di Bandini, a volte unendovi - nel fantomatico megaincidente - altre vetture (non so perchè... preferibilmente BRM, con scarico ad organo in alto ed Eagle con muso "a triangolo").

Il "furore" preadolescenziale.... non mi faceva sentire il tragico senso di quelle - ahimè! - "morti domenicali" solite in quegli anni nel mondo delle corse.

La frequenza di questi "incidenti" domestici, oltre a tanti scapaccioni (timpulate per i "centro-sicani") mi fece guadagnare, da mia madre, l'appellatvo di "Nerone".

 

 

PERGUSA FJ Revson.jpg

(*)

Per collocare culturalmente e temporalmente la "abitudine" del tragico incidente in corsa - avendo, per adesso, per le mani pubblicazioni sulle gare di formula junior a Pergusa - ho avuto modo di leggere con quanto "distacco" si trattasse della brutta fine del primo pilota deceduto sull'anello di Pergusa, nel 1962, in occasione della gara di Formula Junior (Gran Premio Pergusa), gara di contorno del Gran Premio del Mediterraneo di formula uno del 1962, quando il povero pilota francese Lucien Bonnet, morì sulla pista carbonizzato sotto resti della sua formula Junior, nella uscita di strada causata dalla perdita di una ruota della Lotus FJ di Bagnalasta.

Leggendo dei soccorsi, partiti dai box, posti almeno un chilometro prima del luogo dell'incidente, solo dopo che si ci si era avvisti di una colonna di furmo nero e "di bagliori rossastri", con una autobotte dei VV.FF. e una macchina con un medico presente sul tracciato di gara.... che non poteva altro che "constatare il decesso" del povero conduttore..... forse ci si può meglio rendere conto di quale fosse - al tempo - il senso della vita.

Di converso va detto che quella generazione di persone aveva visto appena 15/16 anni prima le - più grandi - atrocità della guerra e dei bombardamenti che avevano reso "i rossastri bagliori" degli incendi, forse, un pò più familiari e le morti più che mai inesorabili.

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Invité §sho727jx

 

caro Pino, permettimi di intervenire. nel nostro gioco "al massacro" si è andati avanti, sempre più. chi avrebbe cambiato i fari vent'anni fa? chi avrebbe sabbiato i tergi in rilievo allora? al massimo si cercava di sovrapporgli quelli fotoincisi. poi nacque il dilemma: trasparente lucido o no? però il matto delle nitro non ci piaceva, non sembrava come le finiture industriali a cui si tendeva. le decals? chi si sarebbe sognato di riprodurle? ed i numeri? si usavano sempre gli stessi. mi ricordo, Tron commercializzò una planche coi numeri blu che chiamava "mille miglia" e ne ho ancora ingialliti. poi, piano piano, quello clonava in resina, quell'altro cambiava le ruote (ma fu la prima elaborazione imposta e reperibile facilmente), io, modestamente, andai a scovare un sito australiano per le decals, qualche altro provò ad eliminare i tergi in rilievo e ci riuscì (oggi è un'operazione semplicissima e rapida, carta di gradazione progressiva e lucido di dentifricio, provare per credere). se spulci su ebay trovi il 99% degli sponsor in decals, tutte le strisce colorate, ci sono fotoincisioni degli interuttori del cruscotto...insomma, ci si è impossessati di questi miglioramenti, dovuti? per me, spazzaneve, manzo, cattani, vitale, petta, cuccia, fofaus etc, etc...figuriamoci il lauria...sì, direi sempre. ma tu hai ripreso a dipingere un banalissimo rosso a pennello...ai citati non cala. ti puoi chiudere nella tua torre, padronissimo, ma qui si storce il naso...

nino

 

Cos'è il lucido di dentifricio ?... e poi, quale dentifricio ? :D

Tranquillo, rimarrò sempre nella mia concezione, non mi interessano le spie luminose che si accendono o se la pedaliera è bucata o meno, o se l'indicatorwe del livello del carburante è funzionante in scala 1/43...con tutti gli acari della polvere che ti applaudono soddisfatti...! d'altronde non mi sento nè un modellista puro (maniaco e malato per intenderci), nè un orologiaio, nè un miniaturista da "il nome della rosa"...

 

:bah:

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"Di converso va detto che quella generazione di persone aveva visto appena 15/16 anni prima le - più grandi - atrocità della guerra e dei bombardamenti che avevano reso "i rossastri bagliori" degli incendi, forse, un pò più familiari e le morti più che mai inesorabili."

 

Parole sante, Lillo.

 

Per Pino, raccomando un dentifricio oggi introvabile, purtroppo. Ne feci una buona scorta durante il servizio di leva, se usato con costanza ed impegno, era talmente abrasivo che al termine della ferma, ti ritrovavi delle lamette al posto dei denti.

 

Però, devo ammettere che sulla plastica aveva un effetto miracoloso.

 

Lo stato ci teneva parecchio ai sorrisi durbans della propria truppa...

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Invité §TAR516zF

Voglio ricordare Antonio Pucci,

il Barone per chi lo ha conoscito solo come pilota, lo "zio" Antonio per chi ha avuto il privilegio di conoscerlo come uomo.

E' scomparso 5 anni fa, il 15 luglio del 2009 ma gli amici lo ricordano in questo sabato successivo cun una riunione nel suo paese, sulle sue Madonie.

Sornione come un gatto, un grosso gatto, più che il "gattopardo" di lampedusiana memoria con il quale viene spesso paragonato. Ogni suo racconto era velato di fine umorismo e intercalava il siciliano all'italiano in maniera eccelsa. Ha raccolto un palmarès in Targa Florio da fare invidia a chiunque e se il suo fraterno amico Nino Vaccarella vanta le tre vittorie assolute ed il posto d'onore del 1962 il "Barone" ha una serie di vittorie di classe tutte con la Porsche oltre alla vittoria assoluta del 1964 impressionanti.

Ritiratosi dalle gare e dalla sua amata Targa dopo il terzo posto del 1966 in coppia con Enzo Arena sulla Porsche Carrera 6, chi lo ha frequentato nei trent'anni successivi ha imparato ad apprezzarne anche le grandi qualità umane. Ci manca, ma lo ricordiamo con il suo sorriso e la sua eleganza di nobiltà e di animo, come traspare un questa foto , dell'archivio di Franco e Giusto Scafidi, credo del 1965.

 

10491201_10202612252891681_5817964099528751305_n.jpg

 

Durante l'edizione n.0 della Monte Pellegrino Rievocazione Storica, "L'Ultima vittoria di Nuvolari", ho voluto ricordare Il Barone Antonio Pucci aprendo la conferenza a Castell'Utveggio con questo video tratto da un documentario del canale Sky "Nuvolari". Ve lo riporopongo, che bello sentirlo raccontare

//www.youtube.com/embed/9hor2MnDTSw?list=UUyxSmXWSAnpQk7nK3cSMwOg

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Invité §TAR516zF

 

E si, quanti ricordi, è il segno inequivocabile della nostra età...

Rivedendo la foto postata da Enzo, ho avuto una piccola stretta al cuore... in fondo quella di schiera di Monogram Classic, forse qualche Jo-Han, una Mustang prototipo della AMT, due Aurora; tutti modelli montati anche da me ragazzo e poi spariti durante un trasloco, me assente perché militare.

Oggi le ho nuovamente tutte in kit, ma quelle, in quei magnifici, irripetibili anni '60... dolce, malinconica nostalgia...

In fondo un pezzo della mia vita più felice e spensierata.

Nonnonostalgico50

 

 

Come ho già scritto sarà il caldo dell'estate

a fare "maturare" i nostri ricordi.... e come ogni state saltano fuori questi post-nostalgici... potremmo andare indietro nel forum e ricopiare quanto abbiamo già scritto... perchè già ormai tutti indifferentemente riproponiamo nero su bianco sul video del nostro computer quanto abbiamo già scritto... aggiungendoci qualche particolare come quelli funerei, comunque giustificabili nella mente di un bambino che coglieva nel dramma della morte l'aspetto eroico del suo sport preferito, tanto da fargli accettare come ineluttabile ciò che oggi appare sicuramente come insopportabilmente doloroso. E via con il fuoco che divorava la plastica lasciando quell'acre odore che tanto ci piaceva e che ora sappiamo pericolosissimo per la salute ! ma chi non ci ha provato? chi non ha bruciato le "macchinine" ormai giunte alla fine della loro gloriosa vita ?

 

Tanto per scrivere qualcosa di nuovo, anche se forse è solo una mia impressione, posto quest'altra foto della mia collezione del 1965, dove meglio si vede la Mustang che tanto piace a nonnomichele.

 

Ricordo che mio padre mi aveva comprato, per montarla lui...., una spettacolare Thunderbird della Monogram (impazzivo letteralmente dalla "goduria infantile" nel vederne la scatola aperta e nel pensarla già montata), allora la casa modellistica che più apprezzavamo per la qualità, Thunderbird della quale era possibile realizzare altrettanto spettacolari varianti incluse nel kit...pardon nella "scatola di montaggio" che permettevano anche un tuning avveniristico (tipo aereo supersonico) della imponente spyder americana.

I ricordi di quegli anni e di quelle Monogram montate sono per me particolarmente belli e dolci perchè legati al ricordo di mio padre. Ho immagini perfettamente reali di mio padre, era lui che le montava... insegnandomi "l'arte" deponendo poche gocce di colla in un piattino per poi stenderle con attenzione sulle parti da incollare, evitandone il contatto con le parti a viste...l'acetone non perdonava, così come l'eccesso di quantità capace di trasformare la plastica in una poltiglia gommosa.....

 

nostalgiacanaglia57

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Dedicate a Nino Minutoli e alla sua bellissima Mini Cooper (vera)!!

 

 

Si tratta di obsoleti Corgi Toys risalenti ad oltre cinquanta anni fa: una Morris Mini Minor (azzurra), due Austin Seven (rossa e gialla), tre Morris Mini Cooper (blu, gialla e rossa).

 

Mini.jpg

L'unica che risale alla mia collezione di origine è la Mini Cooper rossa con il tetto bianco, acquistata nel giugno del 1964 presso il negozio Studer di via Roma, qualcuno di voi lo ricorda?

Come noterete è stata oggetto di completa ristrutturazione, operata da me circa trenta anni fa. In origine era gialla con il tetto bianco, con bandierine e numero (tra l'altro è la versione delle Mini Corgi di maggiore valore attuale, se in condizioni originali).

Ho provveduto a sostituire tutti vetri, quelli anteriori sono accoppiati. Sostituiti gli strass con dei faretti e, soprattutto, aggiunti i tergi fotoincisi (modifica che piacerà sicuramente a Umberto!). Riverniciata a spruzzo rosso Fiat 120, tetto bianco.

Quando feci queste modifiche non sapevo che quel modello di Mini Corgi fosse il più ricercato ed apprezzato.

Nel 1962 possedevo anche una Mini Minor Corgi azzurra, finita distrutta nelle corse che facevamo allora!

Negli ultimi dieci anni ho trovato su Ebay l'intera serie che vi mostro sopra e a prezzi abbordabili, ben lontani dalle quotazioni ufficiali che danno il Mini Cooper giallo addirittura quotato circa € 400,00!!

Mini2.jpg

 

Mini3.jpg

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Suggerimento per Pino,

 

perchè non utilizzi la base Corgi Toys per realizzare tutte le Mini che hanno corso la Targa Florio?

Su Ebay in Gran Bretagna se ne trovano in quantità e quelle in stato peggiore, tanto sono da riverniciare, per cifre davvero basse.

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Invité §sho727jx

Suggerimento per Pino,

 

perchè non utilizzi la base Corgi Toys per realizzare tutte le Mini che hanno corso la Targa Florio?

Su Ebay in Gran Bretagna se ne trovano in quantità e quelle in stato peggiore, tanto sono da riverniciare, per cifre davvero basse.

 

Puttroppamente...per i tanti appassionati, è una vettura che nè ho visto mai correre alla Targa, nè ha mai attratto la mia attenzione..., ma chissà...boh, vedremo..., magari una come testimonianza storica...

di modelli di Mini se ne trovano a bizzeffe, e quelli che ho fanno parte della mia collezione rally.

Quelle si che hanno una storia incredibile e inopinatamente sfortunata, ma hanno lasciato un segno indelebile in quel periodo storico a me tanto caro.

Alla Targa erano delle simpatiche curiosità di contorno, tranne quella sperimentale bimotore...che mi pare comunque ballò una sola estate...

 

:jap:

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Invité §sho727jx

E poichè Speedy Gonzales non si ferma mai..., eccomi di nuovo al lavoro di ricerca e preparazione per il prossimo modello...

ah...se non ci fosse questa fase... saremmo tutti consumati... con due uscite settimanali probabilmente... :lol:

 

Tale lavoro è forse il più intrigante ed appagante; è la fase in cui si sceglie...o si è costretti a scegliere... in base al modello di base in possesso o della documentazione disponibile.

Si analizzano alle volte vari modelli "papabili"..., quindi si opta per uno invece che un altro, magari senza una vera ragione, ma simpatia, colori, piloti, ricordi...

e quante cose si scoprono... o rimangono insolute ! quante volte tra prove e gara c'era da perdere la bussola..., il fascino del modellismo da Targa che mi ha stregato più di quello rally...

 

Bè andiamo al sodo..., lo so che siete impazienti di conoscere e poi brutalizzare senza rispetto le mie creature..., ma tanto tiro innanz...come disse qualcuno...qualche anno fa...

 

Ho comprato un'Abarth della Tokoloshe ad un prezzo ancora accettabile, quella di Locatelli-Zanetti versione LM '69...

A prima vista... è lei...! lei, quella della Targa, Stesso anno, stesso equipaggio, stessa spiaggia stesso mare...

Mai vista fu più ingannevole...! Porca miseria, non c'è una decal che si ripete da salvare...; prima si corse la Targa, poi Le Mans; pensavo di compiere il processo inverso nella speranza che il prodotto non cambiasse...

Ma quannumai...! secondo me l'hanno fatto apposta..., perchè non è proprio possibile che si salva solo la striscetta tricolore sul musetto bianco...ovviamente differente anche quello...

 

Ma andiamo all'aiutino da casa...:

 

1969 abarth locatelli-zanetti.jpg

 

dopo attenta analisi, sono riuscito FORSE a venirne a capo...,

 

Non so però cosa sia quel tondo che compare sul bordo posteriore accanto a "Novolan" (ovviamente...)

Altra chicca... mi par di notare la scritta Molikote in blu...contrariamente alla solita in nero... ovviamente... (di due dimensioni differenti), o forse non è Molikote...

 

 

1969 Abarth locat-zanetti.4.jpg

Le pochissime riproduzioni che ho visto di questa vettura sono tutte incomplete o sbagliate (quanto a decals); e per completare l'opera, nella realtà una fiancata era decorata in modo diverso dall'altra...ovviamente...

 

che ne dite...? :chut:

 

:hello:

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Invité §TAR516zF

Torno a parlare del Barone Antonio Pucci.

Vi propongo una "querelle" nata su Autosprint in seguito alla vittoria riportata dal barone insieme a Colin Davis alla Targa del 1964

Entrambi i piloti leggendo l'articolo che riportava la cronaca della corsa hanno avuto l'impressione che si volesse sminuire la loro impresa, quasi dovuta al caso visto il riutiro dell'equipaggio di punta della casa tedesca.

Ne esce fuori un botta e risposta gustoso, dove sia Colin Davis che Antonio Pucci fanno notare che non si trovavano in Sicilia per caso e non guidavano una Porsche per caso.

Vi invito a leggere quanto scrivono i piloti e come risponde il settimanale (all'epoca quattordicinale) Autosprint. Vi segnalo anche l'ultima frase della lettera dello "zio Antonio" quando rivendica la sua sicilianità e la sua vittoria con grande stile !

 

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Rapallo, giugno

Avendo letto con interesse i l vostro bell'articolo sulla recente Targa Florio, potrei gentilmente accennare a due fatti che, pur essendo di poca importanza, forse

farebbero appello al vostro senso dell'esattezza?

Durante l'ultimo decennio sono vissuto a Londra o a Rapallo. Forse con la nuova politica si arriverà a fare una regione siciliana, ivi compresa la città di Rapallo,

però fin'adesso...

L'altro fatto riguarda la prestazione della vettura numero di corsa 86.

Secondo il quadro dei tempi (pagine 20-21) da voi pubblicato (un eccellente servizio) risulta che il settimo giro compiuto dalla vettura n. 86 (Porsche Pucci-Davis) sarebbe stato effettuato in 41'10"4. Questo tempo sarebbe il migliore della corsa, (facendo paragone con il 41'16"1 del prototipo otto cilindri di Bonnier - Hill) . Questo vuol dire (almeno mi pare) che anche se Pucci ed io non siamo né di grido né di razza, almeno ci siamo divertiti segnando un tempo buono mentre aspettavamo che tutti gli altri si ritirassero, non vi sembra?

Scherzando a parte, vi saluto cordialmente e vi auguro tutto successo per Autosprint.

Colin C. H. Davis

 

Palermo, giugno

Gentile direttore,

leggo oggi gli articoli riguardanti la Targa Florio da me vinta con Colin Davis e trovo molto simpatico l'articolo a firma A.R. ; però ho notato che l'amico A.R. ha scritto senza leggere o sapere, tramite il tabellone dei tempi, come andavano le cose.

Allora io vorrei chiarirle con documenti alla mano.

Premetto che a me le corse piacciono come sport, e non come mestiere, quindi non ho bisogno di reclame oppure di osanna tramite i giornali; però è giusto che il cronista sia particolarmente edotto in materia di corsa dato che fa questo mestiere.

lo corro per la Porsche dal 1958 e non solo in Sicilia, poi ho vinto con la Porsche il campionato italiano conduttori 1959, poi sono stato a correre in tutto il mondo con onorevoli piazzamenti tanto da godere le simpatie delle Case e l'amicizia dei veri campioni.

Inoltre la mia vettura non era l'ultima vettura ufficiale come vuole far credere l'amico A.R., cioè la macchina che si dà all'amico mattacchione per accontentarlo, ma era la GT migliore, tanto è vero che io ero iscritto con la 84 e ho corso con la 86.

Colin Davis non vive in Sicilia, tanto per la cronaca, ma a Rapallo.

Ancora una cosa: il giro piìi veloce è stato il settimo in 41'10", record della giornata.

Tutte queste cose dimostrano che la vettura 86 era pilotata velocemente e con giudizio e al momento opportuno potevamo prendere i minuti che ci servivano,

a chiunque dei presenti.

Quel giorno, come ripeto, testimonia il quadro dei tempi da voi pubblicato; quindi date a Cesare quel che è di Cesare anche se ha un cognome siciliano e non fa il mestierante.

Antonio Pucci

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Autosprint risponde:

In un'epoca sempre più automatizzata, dove anche i costruttori d'auto sono presi da quel mito irraggiungibile di approntare macchine che vincano da sole, che vincano cioè tanto condotte da un campione di razza quanto da un gentleman, assume un particolare valore il latto che l'uomo sappia ancora imporre la propria supremazia, ribadisca la propria determinante presenza.

È proprio quanto è accaduto all'ultima Targa Florio. Anche la Porsche, come la gran parte delle altre Case, aveva schierato al via piloti di grido (Bonnier e Graham

Hill) e macchine sperimentali che il pronostico, all'unanimità, indicava quali favorite. Ebbene il vero successo dell'ultima edizione della Targa Florio, a nostro avviso, è stato proprio in questo sovvertimento di valori.

Non già il plurivittorioso Bonnier, non già l'ex campione del mondo Graham Hill, non già il prototipo nuovissimo e velocissimo della Casa di Stoccarda hanno trionfato, bensì una vettura e un equipaggio che erano esclusi dal ristretto novero dei favoritissimi.

Assume un aspetto sentimentale, eroico, bellissimo la vittoria di Pucci e di Colin Davis proprio per questi motivi. Perché con la loro galoppata sulle Madonie

essi hanno umanizzato una corsa che sembrava solo appannaggio dei grandissimi, perché hanno dato anima ad una gara che si voleva « uccisa » in partenza da un pronostico orientato sì verso le Porsche, ma verso altre vetture e altri nomi.

E quel che piii fa piacere è che Pucci e Colin Davis hanno davvero meritato il successo pieno, come i tempi abbondantemente dimostrano, girando ad una velocità

di tutto rilievo, dimostrandosi fra i migliori proprio anche quando i migliori erano ancora in gara.

Questo particolare significato della corsa abbiamo voluto sottolineare nei nostri servizi dalla Sicilia piii di ogni altra cosa, proprio perché ci è sembrato il fattore

umano più vero e più vivo di tutta la giornata sportiva, senza con ciò voler diminuire quello che è stato lo splendido risultato ottenuto da Pucci e da Colin Davis.

La vetttura che essi avevano era — come è stato abbondantemente dimostrato — una vettura che poteva vincere, ma non si poteva dire fosse quella che la

Porsche aveva indicato quale più probabile per il successo pieno.

Che Pucci e Colin Davis siano stati favoriti dal ritiro di altri è un fatto innegabile, ma certo non solo da questi forfaits è scaturita la loro vittoria che trova invece l'essenza più ura in una brillantissima condotta di corsa, in una preparazione che ci dicono sia stata fra le piti metodiche e perfette, in una volontà di affermazione come raramente è dato di vedere.

E noi non abbiamo per nulla voluto, anche se così a qualcuno fosse parso, limitare o diminuire un successo purissimo.

L'aver scritto, poi, che Colin Davis è un « quasi-siculo » voleva solamente dire che egli ormai è uno di casa sulle Madonie; un inglese, del resto, tanto appassionato all'Italia da aver scelto Rapallo quale suo luogo di residenza.

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Su www.targapedia.com nella biblioteca del 1964 troverete il PDF dei due articoli, cornaca della gara e risposte deli piloti,

 

http://www.targapedia.com/la-b [...] lorio-1964

 

http://www.targapedia.com/bibl [...] 5_1964.pdf

 

http://www.targapedia.com/bibl [...] 2.1964.pdf

nonsoloofftopicdaifratelligemellimanzi57 :ange: :ange: :ange:

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Invité §sal428LJ

Ninni Salvo 1.jpgNinni torta 1.jpg

 

 

Torta Antò Orietta Salvo 1.jpg

Ieri a Calcarelli, in ricordo di Antonio e Giulio Pucci... :jap:

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Invité §tar086XR

Ciao a tutti.

Credo di avere la risposta alla richiesta di Shorty per quanto riguarda

l'adesivo sul cofano posteriore dell'Abarth,trattasi del logo della

NOVOLAN una giraffa,su targapedia ho avuto la conferma da

una foto in b\n del cofano dove si vede un'altra scritta tra le prese

d'aria ovali.Per quanto riguarda la porsche di Haldy del 70 lui

viene definito industriale dell'acciaio,tra i suoi sponsor oltre la ESSO

figura la HART SKY e la METALLOSA,l'unico marchio di orologi con bandiere a scacchi e la TUDOR tuttora in produzione.

Di più nin so!!

Ciao e buon lavoro.Andrea

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Invité §sho727jx

Ciao a tutti.

Credo di avere la risposta alla richiesta di Shorty per quanto riguarda

l'adesivo sul cofano posteriore dell'Abarth,trattasi del logo della

NOVOLAN una giraffa,su targapedia ho avuto la conferma da

una foto in b\n del cofano dove si vede un'altra scritta tra le prese

d'aria ovali.Per quanto riguarda la porsche di Haldy del 70 lui

viene definito industriale dell'acciaio,tra i suoi sponsor oltre la ESSO

figura la HART SKY e la METALLOSA,l'unico marchio di orologi con bandiere a scacchi e la TUDOR tuttora in produzione.

Di più nin so!!

Ciao e buon lavoro.Andrea

 

Carissimo Andrea, grazie 2000, OK per la giraffa..., ma, di grazia..., dove l'hai visto sto marchio Tudor con gli scacchi...? io non ne ho trovato traccia...

 

A che ci sei, riesci a decifrare quella decal rettangolare bianca con scritta blu sul passaruota post dx di quell'Abarth di Locatelli ?

Sul corrispettivo lato sin c'è MOLIKOTE che tra l'altro mi sembra stranamente blu..., ma sul lato dx la striscia e la relativa scritta mi sembrano più lunghe...

 

:chut:

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Invité §tar086XR

Buongiorno.

Egregio Pino vai sul sito www.actualfoto.it su cerca digiti targa florio

tra le tante foto alcune dell'abarth in b\n molto nitide si leggono

perfettamente,per quanto riguarda il logo tudor su google l'unico

orologio con bandiera a scacchi era una serie della tudor con 2

bandiere a scacchi e la scritta tudor sotto (tudor-rolex) si

tratta comunque di un indizio tanto appena te lo inventi di

sicuro qualcuno per la smania di farti notare che hai sbagliato

esce la foto a colori superdettagliata....ha ha ha ha..babbiaci.

Saluti Andrea

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Invité §sho727jx

Buongiorno.

Egregio Pino vai sul sito www.actualfoto.it su cerca digiti targa florio

tra le tante foto alcune dell'abarth in b\n molto nitide si leggono

perfettamente,per quanto riguarda il logo tudor su google l'unico

orologio con bandiera a scacchi era una serie della tudor con 2

bandiere a scacchi e la scritta tudor sotto (tudor-rolex) si

tratta comunque di un indizio tanto appena te lo inventi di

sicuro qualcuno per la smania di farti notare che hai sbagliato

esce la foto a colori superdettagliata....ha ha ha ha..babbiaci.

Saluti Andrea

 

Come avrai visto, l'ho già fatto quel logo (inventato), ma non s'è fatto vivo nessuno..., forse perchè non era fatto a pennello... :W

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Per un progetto di iniziato lo scorso WE cerco il contenuto degli stickers/sponsors di questa Dino 206 S che ha corso nel 70 (Lo Piccolo - Calascibetta Scuderia Pegaso).

Se qualcuno potesse aiutarmi eviterei invenzioni inesatte.

Nelle altre foto su Targapedia non si vede molto di più, anche perché il formato é ridotto.

Grazie in anticipo

Cordialmente

Angelo Aldé

1970 #58 Ferrari Dino 206 S  Pietro Lo Piccolo - Salvatore Calascibetta (5) crop.jpg

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Invité §sho727jx

Per un progetto di iniziato lo scorso WE cerco il contenuto degli stickers/sponsors di questa Dino 206 S che ha corso nel 70 (Lo Piccolo - Calascibetta Scuderia Pegaso).

Se qualcuno potesse aiutarmi eviterei invenzioni inesatte.

Nelle altre foto su Targapedia non si vede molto di più, anche perché il formato é ridotto.

Grazie in anticipo

Cordialmente

Angelo Aldé

1970 #58 Ferrari Dino 206 S  Pietro Lo Piccolo - Salvatore Calascibetta (5) crop.jpg

 

Questi i loghi che ti interessano :

 

 

1969 abarth  Calasc-Ferlito 6.jpg

 

i due che vedi sopra la scritta FIAT ABARTH sono posizionati uno sull'altro sul muso della Dino: la firma credo sia "Battaglia" o similare...

in ordine dall'alto verso il basso si vedono Dino-firma-Pegaso

 

 

1970 Ferr - Lo Piccolo - Calascibetta 6.jpg

 

 

PEGASO circ.jpg

 

 

scud pegaso.jpg

 

l'ultimo è MOMO design

 

:hello:

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Invité §TAR516zF

...la veneranda età ?

 

...gli occhiali da sole ?

 

:sol: :sol: :sol: :sol:

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Invité §ant842ti

Il colletto della polo messo come Dio comanda e non secondo l'ultima moda che lo vuole a becco d'anatra?

 

 

CON LE PUNTE RIVOLTE ALL'INSU'?...

nino

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Invité §sal428LJ

sicuramente non il palmarès......

:sol: :sol: :sol: :sol:

 

 

Analizziamo la riflessione di Enzo:

Salvo - Quadri, qualche gara di velocità, La Coste e panama.

Nino - Mai fatto quadri, gare velocità in abbondanza, panama e non La Coste.

Paolo - La Coste, panana, gare regolarità, sigaro.

Una giuria internazione, delibera che ho vinto io… la sfida! Ah Ah Ah Ah. Il Vs.Manulik babbione... :q :q :q

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Invité §sal428LJ

Il colletto della polo messo come Dio comanda e non secondo l'ultima moda che lo vuole a becco d'anatra?

 

anatra porsche.jpg

Bravo e preparato, codesto Umberto. Promosso ! :ange::D:sol:

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Invité §sho727jx

11111.jpg

Ricordando Antonio Pucci :jap:

 

Illusterrimo Maestro, mi sono accorto di non possedere questo splendido omaggio al Barone...

non è che potresti provvedere ad accontentare un vecchio GPF che ti sopporta con tanta pazienza...? :ange:

oh..., la versione a colori però... che è ancora più bellissimissima...

 

:bien:

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Invité §tar086XR

Caro vecchio GPF spulciando su targapedia anno 70 mi sino accorto di

una foto in b\n che ritrae 3 porsche ai box, foto di Vittorio Giordano

scattata dal muretto.La vettura di Haldy e al centro 3\4 posteriore

e sul tetto si vede il famoso adesivo,chiedi ad Enzo se ti può fare

un scanzione in HD dal negativo e chissà che non si possa svelare l'arcano.

Ciao Andrea

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Invité §sho727jx

Caro vecchio GPF spulciando su targapedia anno 70 mi sino accorto di

una foto in b\n che ritrae 3 porsche ai box, foto di Vittorio Giordano

scattata dal muretto.La vettura di Haldy e al centro 3\4 posteriore

e sul tetto si vede il famoso adesivo,chiedi ad Enzo se ti può fare

un scanzione in HD dal negativo e chissà che non si possa svelare l'arcano.

Ciao Andrea

 

Ti ringrazio sempre Andrea, ma è inutile piangere sul latte macchiato... :D , ormai l'ho smorfiato a modo mio; se ne veniamo a capo bene, se no...ce ne freghiamo, dormo lo stesso...! :D

Piuttosto aspetto un decifratore di quel logo posteriore rettang. sul passaruota post dx di quell'Abarth di Locatelli...

è l'unica decal irrisolta, le altre le ho già identificate e ricostruite !

 

 

1969 Abarth locat-zanetti.4.jpg

 

:hello:

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