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Histoires du sport automobile

TARGA FLORIO E LE CORSE SICILIANE


Invité §sho727jx
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Invité §sho727jx

Tornando alla storia gloriosa della Targa, vorrei riprendere il racconto con l'edizione n°12 del 1921

 

 

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Disputata il 29 maggio sul consueto tracciato del Medio Circuito; 4 giri per complessivi km 432.

 

Equipaggi partiti 36; classificati 19.

 

 

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Questa la cronaca...

 

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e questa la classifica...

 

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n° 1 "Febo" (501 S)

 

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n° 2 Giuseppe Giordano (501 S)

 

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n° 3 Tersilio Bergese (501 S)

 

n° 5 Giuseppe Piro (501 S)

 

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n° 19 Giuseppe Pellegrino (3 TER 4,4)

 

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n° 28 Giulio Masetti (S 57 4,5)

 

n° 36 Costantino Trombetta

 

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n° 37 Pietro Bordino (801)

 

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n° 38 Ferdinando Minoia (801)

 

 

 

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n° 4 Mario Tuccimei (12 hp)

 

 

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n° 6 Luigi Gismondi (15/20 hp)

 

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n° 8 Ernesto Ceirano (15/20 hp)

 

n° 9 Paolo Arnone (15/20 hp)

 

 

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n° 7 Giacinto Ghia (DC 2,7)

 

n°18 Domenico Gamboni (DC 2,7)

 

 

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n°10 Giulio Foresti (51 2,8)

 

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n°13 Antonio Moriondo (51 2,8)

 

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n°16 Giulio Landi (51 2,8)

 

n°17 Luigi Lopez (51 2,8)

n°27 James Tagliavia

 

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n°29 "Ninive"

 

 

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n°15 Salvatore Marano (T 2,9)

n°32 Antonio Fracassi (T 2,9)

 

 

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n°11 Augusto Tarabusi

 

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n°12 Luigi Mocca

 

n°23 Luigi Angelini

n°26 Enzo Buzzetti

 

 

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n°20 Enzo Ferrari (20/30 ES)

 

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n°21 Ugo Sivocci (20/30 ES)

 

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n°22 Giuseppe Baldoni (20/30 ES)

 

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n°34 Giuseppe Campari (40/60 hp)

 

 

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n°24 Carlo Ferrario (28/95 hp)

 

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n°25 Max Sailer (28/95 hp)

 

 

 

HIMERA

 

 

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n°31 Rodolfo Caruso

 

 

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n°33 Giuseppe Albanese

 

 

MR

 

n°35 M. Romieux

 

 

Infine una bellissima ma curiosa immagine...propagandistica !

 

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la didascalia parla di vetture vincitrici...; in realtà il successo andò alla Fiat di Masetti !

 

 

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la Targa Florio dei vincitori del 1921

 

 

Fonti informative : Targa Florio il mito di G.Valenza

 

Foto: Rapiditas

 

il modellino: by Pino Gambacorta

 

:jap::jap::jap:

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Invité §sho727jx

 

 

Signor Best,

ma una volta in Sicilia c'era sempre la transumanza dalle zone centrali verso la costa; io, per esempio, ho saputo che nell'antichità le pecore, una volta l'anno, venivano condotte dal centro della Sicilia al mare di Palermo.

 

Esiste ancora questa bella abitudine ????

 

 

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/574827/transumanza.jpg

 

beppe[/quotemsg]

 

 

Ma stiamo parlando della famosa...MANTRA...di Manulik ?...o si tratta di MANDRIA...?

 

:ange::ange::ange:

 

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Invité §tri338xF

A proposito di transumanza....

 

Si è più volte detto che i Trofei e i quadri d'autore, una volta in sede ACI Pa, sarebbero stati "sapientemente conferiti" in altro sito capitolino per "salvarli" da possibili atti di esecuzione da parte dei creditori.

 

Ma nessuno conosce di norme del codice di procedura civile che (ma non solo) - anche su opposizione giudiziale del proprietario/possessore/debitore - dichiarano (o possono far rendere giudizialmente) la "impignorabilità" di tali beni (o comunque far imporre dei vincoli di salvaguardia) ?

 

Best..... erano queste le pecore.... a cui ti riferivi....?

 

 

"Bottom's faces"

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Invité §bes888PR

A proposito di transumanza.... .... omissis ......

Best..... erano queste le pecore.... a cui ti riferivi ....?"Bottom's faces" https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/523991/Alfa Romeo TZ1 code.jpg1..jpg

 

 

* * *

 

BEEEEEEEEEEEEEEEE ....... direi di si ( e non so se si riesce a cogliere il lieve accento "ciociaro" ) in quel BEEEEEEEEEEEE.

 

Carmè

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Invité §tri338xF

 

Ho trovato questo, sul sito del VCCPanormus :

 

"mercoledì, 20 maggio 2009

Quest'anno il Veteran Car Club Panormus, ha riproposto la manifestazione turistica con prove denominata "La Sicilia dei Florio", completamente indipendente dal Giro di Sicilia. La manifestazione si terrà dal 9 all'11 Ottobre 2009. Di seguito riportiamo il relativo programma: VENERDI’ GIORNO 9 OTTOBRE 2009 Ore 15.30 Arrivo dei partecipanti a Palermo Hotel President Via Crispi “ 16.00 Inizio Verifiche ante gara “ 18.00 Visita guidata in Pullman per visitare i migliori monumenti di Palermo “ 20.00 Rientro in Hotel – Cena e pernottamento SABATO GIORNO 10 OTTOBRE 2009 Ore 9.00 Partenza delle vetture per la 1^ tappa “ 9.45 Inizio prova di precisione (famosa salita di Vicari) “ 10.15 Arrivo a Vicari – Visita agli scavi del Castello Arabo Normanno “ 12.30 Trasferimento a Villa Dafne – pranzo “ 15.30 Visita alle cantine Regaleali del Conte Tasca D’Almerita “ 18.00 Rientro in Hotel percorrendo la strada del famoso circuito della Targa Florio DOMENICA GIORNO 11 OTTOBRE 2009 Ore 10.00 Trasferimento a Piazza Gen.le Cascino “ 10.30 Inizio prova di abilità sui tornanti di Montepellegrino “ 12.00 Visita alla Grotta di S. Rosalia “ 13.00 Trasferimento al Castello Utveggio – Pranzo premiazione e fine della manifestazione Riservato ad un massimo di 40 equipaggi Per tutti coloro che volessero partecipare riportiamo anche le quote con 2 pernottamenti in Hotel a quattro stelle €. 400,00 per equipaggio di due persone Per ogni persona al seguito €. 250,00 Supplemento per la camera singola €. 100,00 quota di partecipazione Senza pernottamenti e cene in Hotel: €. 200,00 per Equipaggio di due persone Per ogni persona al seguito €. 100,00 La manifestazione, A.S.I., è del tipo Turistica con prove. Per ulteriori informazioni rivolgersi al Veteran Car Club Panormus: Tel. 091522090 Fax. 0916935384 E-Mail: info@girodisicilia.it "

 

 

Shorty.... un'altra manifestazione "in Florio"?

 

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Invité §sho727jx

 

..............

Shorty.... un'altra manifestazione "in Florio"?

[/quotemsg]

 

Yes Sir..., per far quadrare...i conti !

Ah...se non ci fosse questo "benedetto"...Piccolo Circuito delle Madonie...!

 

:??::??::??:

 

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Invité §ran085xF

TARGA FLORIO DEL 1921

VINCENZO FLORIO E LA TARGA DEL 1921

Articolo per Auto d’Epoca gennaio 2002

 

Talvolta è un vantaggio essere fratelli minori, e soggetti alla tutela del fratello maggiore. Quando poi ci si chiama Florio, e

si appartiene ad una delle più nobili e ricche famiglie siciliane, di antico lignaggio e grandi fortune, può rivelarsi un

innegabile vantaggio. Alla fine dell’Ottocento, i Florio erano i proprietari della Compagnia di Navigazione Generale, che

provvedeva a collegare, con moderni piroscafi, i principali porti italiani con quelli di cinque continenti; del Cantiere Navale

di Palermo, della Fonderia Oretea, della Ceramica Florio, delle Tonnare di Favignana, di solfatare, filande e vetrerie,

dell’Azienda produttrice di Marsala: tanto per citare soltanto le industrie più grandi. Alla morte di Ignazio, i due figli,

Ignazio Jr e Vincenzino, ereditarono un colossale impero industriale, del valore di centinaia di milioni di lire di allora, una

fortuna incalcolabile. Qualunque rampollo di cotanto patrimonio avrebbe potuto sentirsene schiacciato, o per lo meno in

obbligo di seguire gli svariati e complicati affari di famiglia. Ma a svolgere questo ruolo fu Ignazio, maggiore di Vincenzo

di quindici anni, una differenza di età sufficiente perché assumesse nei confronti del fratello minore i riguardi e le premure

affettuose di un padre. Così, nel 1901, come regalo per il diciassettesimo compleanno, Vincenzo ricevette dal fratello

niente meno che una vettura Fiat, che, a rigore, non avrebbe neanche potuto guidare. Non male per un fratello! Fu

l’inizio: di una passione che non si esaurì mai, di una vita che fece di Vincenzo uno degli esponenti più brillanti, conosciuti

e ricercati della vita elegante, non soltanto siciliana ma dell’intera nobiltà europea. Vincenzo riuscì a creare intorno a sé un

cenacolo di appassionati di automobilismo e di corse, attirandoli in una Sicilia dalle straordinarie bellezze naturali, e

facendo della sua terra il punto di ritrovo dell’aristocrazia dei primi quarant’anni del secolo. Nessuna regione ebbe un

promotore più convinto, abile ed appassionato. In questo Vincenzo Florio è un personaggio che si distacca di svariate

lunghezze dai miliardari americani, alla James Gordon Bennett, o alla William K. Vanderbilt, che pure, come lui, ebbero il

grandissimo ed innegabile merito di istituire corse rimaste nella storia e diffondere in tutto il mondo occidentale la

passione automobilistica.

Fu, nella sua prima giovinezza, spavaldo e spericolato, insofferente delle sia pur limitate reprimende fraterne,

concentrato soltanto nel procurarsi, che fosse a Parigi o a Torino, le macchine migliori e i meccanici più bravi. L’unico no

che ricevette nella vita non gli fu dato dalla famiglia, ma…da Agnelli, al quale aveva chiesto una vettura per correre alla

Padova – Bovolenta del 1902. Lo racconterà Vincenzo stesso, decenni dopo: “Il Cav. Agnelli mi rispose che non era affatto

disposto ad assumere una simile responsabilità ed addirittura dichiarò che se anche fossi riuscito a strappare il consenso a

correre a mia madre e a mio fratello egli si sarebbe rifiutato lo stesso di fornirmi una macchina per correre. Insistetti in

tutti i modi ma egli fu irremovibile: allora io lo lasciai dichiarando “Cavaliere, se ne pentirà!” Ed effettivamente Agnelli se ne

pentì, perché l’indiavolato siciliano cominciò con il “rubargli” Felice Nazzaro, facendogli una proposta economica tale da non

lasciargli alternativa, e privando così Agnelli del suo pilota-meccanico più promettente

Da allora, pensiero fisso di Vincenzo fu di correre, a qualunque costo, e, possibilmente, battere le Fiat.

Correre, viaggiare, spendere, divertirsi, conoscere imprenditori come Albert De Dion o André e Edouard Michelin,

Charles Rolls e Pierre de Caters, giornalisti come Charles Faroux, piloti come Théry, Lancia, Nazzaro, Cagno, Duray,

Jenatzy, scegliere il copricapo giusto per la gara (“la mia sola preoccupazione era trovare un copricapo che non volasse

via durante la corsa…mi decisi ad adoperare una bombetta, ben assestata sulle orecchie…), questa era la turbinosa vita di

Vincenzo. Già nel 1902 la Stampa Sportiva scrisse di lui: “Da noi in Italia molto raramente si assiste allo spettacolo di

vedere un giovane ricchissimo, appartenente ad una delle più cospicue famiglie italiane – al quale la vita in ogni campo

potrebbe dare tutte le soddisfazioni e tutti i piaceri – cimentarsi in gare non scevre di pericoli, con tanto entusiasmo e tanta

fede…”. Il giornalista che scrive evidentemente ignorava cosa significasse essere giovani, ricchi, coraggiosi, senza pensieri

e preoccupazioni, e spavaldamente incuranti del pericolo. Ad una gara nel 1904, sfrecciando sul suo bolide, Vincenzo

ebbe una confusa visione del fratello maggiore che si sbracciava minaccioso nel tentativo di farlo desistere. Lungi

dall’accontentarlo, vergò un biglietto sul quale scrisse: “Per Ignazio Florio: Non ti preoccupare, mi diverto moltissimo”. Mi

diverto, dunque…lasciami andare.

Nel 1905, l’anno dopo, Vincenzo decise insieme al Sindaco di Brescia e ad alcuni personaggi del mondo automobilistico

sportivo di istituire la Coppa Florio da disputarsi sul circuito di Montichiari. Fu un grande successo internazionale, tale da

valere al giovane organizzatore siciliano la nomina a “Cavaliere del Regno”. A qualche settimana di distanza, a Palermo si

costituì il “Parnormitan”, il Comitato Feste e Riunioni Automobilistiche di Sicilia, con lo scopo di incoraggiare e favorire le

manifestazioni non soltanto sportive bensì anche turistiche e mondane della regione. Dietro il Panormitan vi erano i

finanziamenti del neo Cavaliere, al quale venne in mente proprio in quell’occasione di portare la Coppa Florio, o un’altra

gara, in Sicilia. Perché no? Istituendo una gara aperta alle vetture di serie (anche se allora non esisteva ancora questa

definizione) e a tutti i piloti senza distinzione, poteva scaturirne l’occasione di migliorare le strade siciliane, di farvi

convergere personaggi illustri, di esportare nel mondo l’immagine di una Sicilia bellissima e selvaggia, capace di

un’ospitalità di qualità straordinaria. Naturalmente Vincenzo dichiarò a disposizione per gli ospiti, gli invitati, i piloti il Grand

Hotel Villa Igiea di Palermo, di cui era proprietario, dotato di duecento camere e saloni, American Bar, sale per concerti e

balli, e ristorante, un albergo dove villeggiavano da sempre le principesse russe e i più alti esponenti dell’aristocrazia

europea.

L’idea piacque, intorno a Vincenzo si strinsero tutti gli amici di sempre: Paolo, Giuseppe e Lucio Tasca Bordonaro, il

conte Guido Airoldi, il conte d’Isnello, il marchese Paolo Scaletta, il barone Gianni Stabile, il barone Michele Ciuppa, il

marchese Jacona della Motta, il barone Antonio di Ramione, il principe di Petrulla, i principi Gustavo e Michele Vannucci,

il marchese De Seta…ciascuno con le sue conoscenze, i suoi contatti, le sue amicizie. Altro che Gattopardo, altro che

Sicilia decadente e chiusa su se stessa! Furono anni di una Sicilia splendida, mondana ed elegante, inebriante per

bellezza e fascino selvaggio, e appassionante per la qualità dello spettacolo sportivo offerto.

La prima guerra mondiale, come interruppe tutto, interruppe anche la Targa Florio, ma non il corso dei pensieri di

Vincenzo, che non smise mai di pensare a quando e a come sarebbe riuscito a riprendere la gara. Già nel 1919

ricontattava i suoi antichi amici parigini della rivista “L’Auto”, Faroux e Meurisse, che tanto l’avevano aiutato nel

propagandare la gara, e nel 1920, a novembre, riuscì a far svolgere la prima edizione del dopoguerra. Si trattava di un

mese un po’ inusuale per una gara primaverile, e difatti la corsa ebbe a soffrire di un tempo infame, che ridusse le strade

a fiumi fangosi e praticamente impraticabili. La ripresa della gara, a tutti gli effetti, avvenne l’anno dopo, un’edizione

fondamentale perché rappresentò la prima vera grande corsa automobilistica internazionale del dopoguerra.

Fu una gara importante e memorabile per molte ragioni. Anzitutto per la prima volta si volle tener separate le vetture da

turismo da quelle da corsa. Non era certamente cosa facile, anche se ormai voluta da tutti, e precipuamente dalle case

costruttrici, che mal si prestavano ad essere sottoposte al giudizio dell’opinione pubblica sulla base di risultati conseguiti

da vetture costruite con criteri sicuramente diversi. “Tutti a prima vista sappiamo distinguerle l’una dall’altra, specialmente

sui rispettivi tipi estremi – scriveva M.A.C.S. del 30 gennaio 1921 – ma l’affare è ben diverso quando si tratta di formulare la

distinzione in una norma del regolamento e di impartire chiare e precise istruzioni ai commissari di corsa”. Esistevano

degli accorgimenti, come l’uso della carrozzeria a due posti, lo spostamento del serbatoio di benzina in avanti, l’adozione

di scappamenti liberi, che si volevano rendere comunque possibili anche alle vetture normali. Ma il maggior anticipo

all’accensione, l’alleggerimento dei pistoni, l’accorciamento del telaio, come dovevano essere considerati? A marzo

finalmente fu promulgato il regolamento definitivo. Fu deciso di stabilire i requisiti della vettura di serie, attribuendo alla

categoria corse tutte le vetture che a tali requisiti non rispondessero. Era una vettura di serie quella che fosse riscontrata

del tutto simile alla vettura normalmente posta in commercio (e costruita in almeno cinquanta esemplari) nei seguenti

punti: la corsa e l’alesaggio; la lunghezza e larghezza del telaio; le posizioni delle valvole; le dimensioni e la forma del

radiatore; l’accensione; la posizione della leva del cambio; il diametro e l’alzata delle valvole; i pistoni di serie; le bielle di

serie. Qualunque altro tipo sarebbe stato definito da corsa. Ma anche questa definizione non evitò discussioni e

polemiche, soprattutto perché la serie di almeno cinquanta esemplari in cui doveva risultare costruito il modello “è un’entità

assai vaga, e puramente verbale – osservò Mario Morasso – La serie non deve essere una intenzione, una possibilità, ma un

fatto compiuto. Deve esistere, e non essere ancora da iniziare…Altrimenti qualunque macchina, anche la più singolare ed

eccezionale, può passare come di serie; basta per ciò che il costruttore dichiari la sua volontà o soltanto la sua intenzione di

fabbricarla in serie”. Curiosamente, sono osservazioni che, oltre che incontestabili, ricordano argomenti dibattuti più volte

anche ai giorni nostri, ottant’anni dopo. Nihil sub sole novi, come sempre.

Altra grande novità dell’edizione del 1921 fu il percorso. Resosi conto del degrado che avevano subito, con la guerra, le già

difficili strade siciliane, e dello stato magari non eccellente delle vetture partecipanti, per la maggior parte riesumate dagli

anni anteguerra, già nel 1920 Florio aveva studiato un percorso più breve, di “soli” 108 chilometri a giro, per una totale di 4

giri e 432 chilometri. Toccava, in senso antiorario, i paesini di Cerda (274 m slm), Caltavuturo (635 m), Polizzi (917 m),

Collesano (468 m), Campofelice (54 m). Si trattava di un tracciato vario: da Granza, piccola località dopo Cerda, a

Caltavuturo, il dislivello era di 400 m in soli cinque chilometri; da Polizzi a Scillato, a metà strada tra Polizzi e Collesano, la

strada scendeva di 700 metri in quindici chilometri; di rettilinei ve ne era uno soltanto, quello del tratto finale in località

Bonfornello, di faccia al mare, un punto tra i più panoramici e suggestivi. Era il “Piccolo circuito delle Madonie”, in grado di

mettere a dura prova qualunque vettura, ma che poteva definirsi l’unica corsa mondiale per vetture di serie, l’unica prova

di velocità e resistenza in cui potessero misurarsi i nuovi modelli delle vetture da turismo del dopoguerra. Per questo si

pensava ad una folta partecipazione di case sia italiane sia estere. Non si lesinò, a questo proposito, sui premi, numerosi

come numerose erano le categorie previste, quattro per le vetture di serie (fino a due litri; da due a tre litri; da tre a

quattro litri e mezzo; oltre i quattro litri e mezzo) e una per le vetture da corsa. Per il vincitore assoluto, a qualunque

categoria appartenesse, era previsto un premio di diecimila lire, la Targa Florio in oro e una medaglia d’oro; i primi e i

secondi arrivati di ciascuna categoria avrebbero ricevuto rispettivamente duemila e mille lire; il regolamento parlava

anche di premi per i meccanici delle vetture premiate (una raffinatezza che non ha riscontri con le altre gare).

Promulgato il regolamento, raccolti e definiti i premi, si cominciò ad aspettare le iscrizioni. A pochi giorni dalla gara (fissata

per domenica 29 maggio) risultavano iscritte delle Itala, delle Ceirano, delle Alfa Romeo, alcune Fiat, tre Mercedes, due

Diatto, quattro Scat, una Ford, che poi non si presenterà alla partenza. Dunque, Francia, Inghilterra e America risultavano

assenti; presenti in misura massiccia Italia e Germania (allora era fortissimo il senso della partecipazione nazionale).

Insomma, le nazioni più floride tra quelle vittoriose sembravano snobbare la ripresa delle competizioni sportive e, in una

certa misura, delle produzioni di pace; mentre a infervorarsi per la lotta e per il ristabilirsi della normalità sembravano più

interessate le nazioni più provate, quelle con l’economia in ginocchio, la credibilità internazionale a zero, le popolazioni

impoverite e piegate. Così, il duello si scatenò tra Italia e Germania, e tutto sembrò tornare, magicamente, al 1914, come se

gli anni della guerra non ci fossero mai stati. Sembrò infatti di tornare a quel G.P. di Lione che aveva segnato la fine delle

competizioni automobilistiche d’anteguerra, e che si era concluso con una schiacciante vittoria della Mercedes sulla Fiat,

ossia, nella traduzione quasi calcistica del sentimento popolare, della Germania sull’Italia. Si sarebbe ripetuto questo

sconfortante, per noi, risultato? La squadra ufficiale della Fiat, che schierava Minoia, Bordino e Wagner, partiva favorita,

in virtù del nuovo modello 801 da tre litri, progettato e realizzato negli ultimi mesi. Anche la Mercedes però aveva

preparato un tipo nuovo, sia pure equipaggiato con un motore a sei cilindri risalente a prima della guerra. Così anche le

Alfa Romeo utilizzavano un ibrido (la ES sport di serie, con 4 litri di cilindrata) tra vecchio e nuovo; mentre un modello

completamente nuovo era quello presentato dall’Itala, il tipo 51 sport.

Domenica 29 maggio il via venne dato all’alba, alle sei del mattino, con un tempo tutto sommato favorevole nonostante

un iniziale accenno di pioggia. Dei trentaquattro partiti, ne rimasero 29 dopo il primo giro, 21 dopo il secondo, 19 dopo il

terzo, e ne arrivano al traguardo 17. Un gruppo sicuramente numeroso (non ne erano mai arrivati così tanti al termine

della Targa Florio) e con distacchi tutto sommato irrisori: tra i primi sei arrivati vi fu una differenza di soli nove minuti, non

molti per una gara durata, per i più veloci, sette ore e mezzo. Vi partecipava anche una Fiat 501 sport SS di 1500 cc,

guidata da Bergese, una grande novità tecnico costruttiva nell’ambito delle produzioni di vetture da competizione. Ma in

realtà non fu la squadra ufficiale della Fiat a tenere il duello con la Mercedes di Sailer. Non tanto per colpa del motore, che

infatti diede buona prova, confermando l’affidabilità dimostrata nella Parma-Poggio di Berceto vinta pochi mesi prima;

quanto per i freni sulle quattro ruote, freni sicuramente adatti a circuiti in piano su strade liscie , scrive Motori Aero Cicli e

Sports nel commento della gara (anche se questo contraddice il ruolo stesso dei freni, che è quello di funzionare in

discesa e in salita…). I violenti sforzi e sobbalzi delle strade siciliane ne hanno alterato la registrazione, specie per i freni

anteriori, divenuti inutilizzabili. Minoia non ha potuto più valersi che di quelli posteriori con grave pregiudizio di tutta la

sua marcia. In quanto alla Fiat di Bordino, ha avuto il galleggiante del carburatore forato, da qui un rovesciamento di

benzina che divampando ha bruciato tutte le condutture delle candele”. La Mercedes di Sailer, invece, non aveva avuto

né incertezze né pannes. Compì il primo giro in un tempo strepitoso, un’ora e quarantasette minuti, il giro più veloce. Ma

vi fu chi lo contrastò per tutta la gara. Era la mastodontica ed “antiquata” Fiat S57 14 B, del 1914, guidata dal Conte

Masetti, un aristocratico prestato alle corse, e con ottimi risultati anche rispetto ai piloti professionisti. Per ogni

chilometro, per tutti e quattro i giri, la vecchia Fiat non mollò. Al termine del secondo giro, conduceva Masetti, seguito da

Sivocci su Alfa Romeo, e da Sailer, sulla vettura tedesca. Al termine del terzo giro, Sailer aveva riconquistato la seconda

posizione, Masetti sempre in testa e l’intera squadra Alfa Romeo, Sivocci Campari e Ferrari, alle spalle. Al traguardo…arrivò

primo Sailer. La commozione al box della Mercedes fu enorme. Grida, applausi, bottiglie e bicchieri comparsi

magicamente per un brindisi che si aspettava a fare solo per scaramanzia, all’arrivo degli altri concorrenti. Sailer, in piedi

sulla sua bianca vettura, aspettava l’ovazione della folla. Che arrivò, ma non per lui. Arrivò per la macchina di Masetti che,

partito tre minuti dopo Sailer, tagliava il traguardo soltanto un minuto dopo di lui e, dunque, doveva essere considerato

vincitore. Fu un’apoteosi, un trionfo, uno stordimento. Era l’Italia che si vendicava, era Germania-Italia 4:3, era il povero e

rimpannucciato che vinceva sulla tecnologia moderna, era la vettura che aveva subito la bruciante sconfitta del 1914 a

prendersi la rivincita proprio sullo stesso avversari. Era, più modestamente, la vittoria di un outsider sul pronostico e sul

favorito. Che, per noi spettatori, è sempre la vittoria più bella.

 

CIMG0689.jpg

Giulio Masetti Fiat 451

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Invité §bes888PR

Enzo scive :

 

Giro di Sicilia 1953 . L'elegante Ferrari 250 MM della coppia Rol-Macchiaraldo il giorno della punzonatura a Palermo. Iscritta nella categoria Sport Commerciale, introdotta proprio quell'anno , si ritirerà in gara dopo il passaggio da Trapani

 

Trovo questo :

 

Franco Rol raced the blue metallic 0250MM in the Giro di Sicilia and crashed it, Pinin Farina received the car for repair. In 1954 Salvatore Ammendola achieved several podium finishes in important hillclimbs. In 1992 DK Engineering restored the 250 MM PF Berlinetta.

 

Carmè ( ? )

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Invité §sho727jx

.....................

Nota: un sito sulla Ferrari titola quella foto : Targa Florio 1965 – Ferrari 275 P2 – Vaccarella / Bandini in prova :non::non::non: ……….

 

Attendo pareri …. ma soprattutto “certezze” ( ? ) …………… io una idea ( dubbia ) la ho ….. :sol: occhio al tergi :sol: …… però voglio sentire la Vostra …… Targofili con la “sveglia” (di Pino ) alle calcagna …….. e “ un fatimi abbidiri scarrittati ri modellini i duccinquantalemans, pi ccarità ! “……

 

.......................

Best54

Carmelo

[/quotemsg]

 

 

E' chiaro che è una LM e non P2, ma potrebbe essere un muletto per Vaccarella-Bandini.

Il tergi a sin ce l'avevano la LM di Toppetti-Grana e quella di DeAdamich-Casoni-Bettoja; cosi' anche quella di Nicodemi-Lessona, ma aveva una decorazione sul muso (almeno in gara).

Ciò che non mi convince è la foggia dei fari che sembrano più piccoli e senza cornici cromate; somigliano più a quella di Starrabba nel '66..., ma quella aveva lo specchietto laterale... un bel rebus !

 

:??::??::??:

 

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Invité §ran085xF

Targa florio 1921

 

landi su itala.jpg

landi su itala

 

ghia su diatoo.jpg

ghia su diatto

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Invité §bes888PR

Caro Pino ...... Tritone "inquieta" ...... ed io Ti "allavanco" la question .... very, very incasinated !

 

Aggiungo .... le incriminate sono ( per il tergi ) :

 

1965 :

 

la n.138 De Adamich - Casoni

la n.136 Nicodemi - Lessona

la n.140 Toppetti - Grana

 

1966 :

 

la n.232 Nicodemi - Lessona

la n.180 Ravetto - Starrabba ( ma ha lo specchietto retr. sx )

 

e poi c'è la variabile dei "buchi" delle luci di posizione ant. ( aperti / chiusi )

 

oppure dobbiamo andare alla ricerca di una mai vista TCAR 250LM ? ? ? :??:

 

 

un casino .... un casino ... allora ..... ARRESI ? :lol::lol::lol::lol::lol::lol:

 

 

Carmè

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Invité §Wit880aR

Ho trovato questo, sul sito del VCCPanormus :

 

"mercoledì, 20 maggio 2009

Quest'anno il Veteran Car Club Panormus, ha riproposto la manifestazione turistica con prove denominata "La Sicilia dei Florio",

 

Shorty.... un'altra manifestazione "in Florio"?

 

 

 

 

Mi permetto rispondere Tritone.

Ritengo che tale manifestazione sia organizzata per rimarcare il fatto che la titolarità della "La Sicilia dei Florio" appartenga al VCCP in quanto organizzatore di tale evento per autostoriche ancor prima del Giro. Adesso come si sà esiste l'Associazione "La Sicilia dei Florio" che organizza il Grand Tour di Sicilia Targa Florio . Come vedete sembra fatto tutto apposta per confondere ed infatti i contendenti ci riescono pienamente.W lo "spezzatino" o "ratatouille" o "gulash" con o senza "patate" avec o san "pomme de terre" oder "karthofeln" nebo "brambory" .(Per "spiegare" la confusione).

 

Ovvero continuano a farsi del male !

 

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Invité §sho727jx

..........................

oppure dobbiamo andare alla ricerca di una mai vista TCAR 250LM ? ? ? :??:

 

 

un casino .... un casino ... allora ..... ARRESI ? :lol::lol::lol::lol::lol::lol:

 

 

Carmè[/quotemsg]

 

 

Sì Carmelo, opterei per un muletto; i fari sono diversi da tutte le altre !

Altro dilemma è la seconda LM in mezzo al traffico...:

se la targa prova è Roma (non si capisce bene), potrebbe essere quella di Bettoja (n°138).

 

:jap::jap:

 

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Invité §50_320CN

Amici del forum buonasera.

Oggi sono stato a p.zza Verdi per assistere alla 21° edizione del Giro di Sicilia con un Otrebor rammaricato e un Targa43 più che desolato.

E anche questa volta.......siamo IN ALTO MARE . :non::non:

 

 

P.S:Ciao emy io ho firmato e complimenti per la bravura che dimostri di avere con la fisarmonica. :jap::jap:

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Invité §sho727jx

 

 

 

Mi permetto rispondere Tritone.

Ritengo che tale manifestazione sia organizzata per rimarcare il fatto che la titolarità della "La Sicilia dei Florio" appartenga al VCCP in quanto organizzatore di tale evento per autostoriche ancor prima del Giro.

.......................

Ovvero continuano a farsi del male !

 

 

 

Non c'è dubbio, uno dei motivi è anche questo, e mi pare sacrosanto !

Un "fuoriuscito" VCCP che va a creare un nuovo sodalizio nella stessa città, sfruttando un nome già conosciuto e usato da 30 anni dallo stesso VCCP, mi è sembrato quanto meno subdolo ed equivoco...!

 

Intanto, a prescindere dal valore d'immagine attuale delle due manifestazioni, tengo a precisare, per quanto può servire, che solo la seconda (quella che per l'ACPa è fuorilegge...!) è regolarmente autorizzata dalla Federazione Italiana (ASI) e Europea (FIVA). La priorità acquisita ha ancora per fortuna un suo valore ufficiale !

Ma ciò non toglie, come nel caso analogo della Targa Florio, che nonostante marchi e bollini... che chiunque è libero di scorazzare con vetture d'epoca e non sulle strade delle Madonie, alla faccia degli...aventi diritto !

 

Fin quando questo genere di eventi non verranno regolamentati e tutelati seriamente dalle autorità competenti, continuerà ad esistere questa girandola di manifestazioni clonate a vicenda che generano solo confusione e discredito, e quel che è peggio continueranno a elemosinare e racimolare contributi di comodo dalle amministrazioni ignoranti e/o consensienti...!

 

Ma, secondo voi, quanto durerà ancora questa farsa ?

 

:non::non::non:

 

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Caro Dirkes, partirà stasera alle 20,30 da Piazza Verdi

 

6 vetture anteguerra: una Stutz, una Delage, un'Alfa 6c 1500, un'Alfa 1750 SS, una Balilla spider e una Lea Francis sport.

Nel periodo "classic": una Aprilia barchetta e una Cisitalia 202 SMM, oltre le solite ma sempre dignitose Aurelia B21 e B24 e Porsche 356, una Jaguar XK 120 e una Ferrari 275 GTB.

In coda qualche opinabile vettura anni 80 per far numero...però Ferrari !

Insomma, al solito poche (una trentina in tutto) ma dignitose !

 

Peccato che sia venuta a mancare la "perla" all'ultimo momento (causa guasto), un'Alfa 6c competizione del '47 di un certo Stehle proveniente dalla Germania !

 

Son finiti i tempi d'oro...da un pezzo ! L'ulteriore stupido e incomprensibile sdoppiamento in due manifestazioni simili, ha completato il quadro negativo...!

 

 

 

Caro Pino,

 

hai proprio ragione, ma come mi ha detto stasera il Professore Vaccarella: " dato i tempi che corrono...contentiamoci!!

 

Ecco alcune foto pertinenti alla Targa:

 

Ferrari 275 GTB

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Cisitalia

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A.C. Cobra

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Il "Nostro" Prof.

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Non attinenti alla Targa ma, comunque, belle!!

 

La Stutz

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La Delage

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La Lancia Aprilia barchetta

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Buonanotte

 

Piergiorgio

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Invité §mik100rc

Amici del forum buonasera.

Oggi sono stato a p.zza Verdi per assistere alla 21° edizione del Giro di Sicilia con un Otrebor rammaricato e un Targa43 più che desolato.

E anche questa volta.......siamo IN ALTO MARE . :non::non:

 

 

 

 

Oggi, stavo quasi per venire a Palermo, ma una vocina mi diceva che avrei fatto "abbili... e fici buonu, mi scansavu".

 

Preferisco il bel ricordo dei Giri di Sicilia rievocativi, generosamente ifarciti di bellissime auto e moto, che fino a qualche anno addietro, ci davano la possibilità di ammirare, spesso, splendidi e rari esemplari.

 

Tempi che furono anche quelli, tempi di Shortleg "Der Großer".

 

Mikimodels - Michele

 

 

 

 

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Invité §tri338xF

 

Che pena!

 

Ci si dovrebbe mettere una "maschera" tutti, tutti.......

 

Partivamo in oltre cento/centeventi equipaggi..... senza Ferrari "moderne".......

 

E che macchine c'erano!

 

Io con la mia SS... mi sentivo quasi "il parente povero".....

 

 

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Invité §sho727jx

.....................

Caro Pino,

 

hai proprio ragione, ma come mi ha detto stasera il Professore Vaccarella: " dato i tempi che corrono...contentiamoci!!

................

Piergiorgio[/quotemsg]

 

 

Maledetto fatalismo...! Permettetemi, ma la cosa mi fà rabbia...e tanta amarezza !

 

Premetto che mi conoscete ormai come un "realpessimista"..., è vero, ma solo quando non vedo vie d'uscita...!

 

Nel caso Floriopoli/rievocazioni ad esempio, ho espresso tutto il mio pessimismo per il semplice motivo che esiste (a quanto pare) un marchio che tutelerebbe tutto ciò che abbia attinenza alla Targa Florio e che appartiene al AC Pa.

Tale Ente (morale) lo gestisce come meglio ritiene opportuno, senza rendicontare nessuno, ignorando il rispetto per gli appassionati e soprattutto... la storia ! Si è assunto l'onere di difendere tale nome e la relativa immagine, famosa in tutto il mondo, in modo per me assai discutibile e sul quale nessuno può interloquire, se non defenestrando alle prossime elezioni sociali l'attuale dirigenza.

Hanno avuto in eredità l'intera gloriosa struttura di Floriopoli e l'hanno lentamente portata in rovina senza rendere conto a nessuno ! E questo è ancor più grave, poichè quello lo ritengo un prezioso patrimonio sportivo e memoria storica della collettività...; ma anche quà, il cittadino ha dovuto prima assistere impotente allo sfacelo, quindi subire la cocente umiliazione del pignoramento e vendita all'asta senza poter intervenire se non eventualmente a suon di milioni di euro...! Sebbene stiamo parlando di un patrimonio storico sportivo di immenso valore (Targa Florio e Floriopoli), non c'è mai stata nessuna tutela che scavalcasse gli incapaci proprietari, affinchè il bene venisse salvaguardato nel tempo; e questo è altrettanto grave !

la proprietà di tale bene è rimasta per cinquant'anni in mano ai titolari designati con alterne fortune, fino a farlo precipitare nel discredito e nell'oblio negli ultimi 15 anni .

 

Il caso Giro di Sicilia rievocativo è ben diverso.

Qui non c'entra il fatalismo o il pessimismo, o la consapevolezza che non si può far nulla..., nient'affatto !

Per una serie di circostanze che non sto qui a raccontare, il collaudato staff organizzativo di cui come sapete facevo parte, che aveva espresso tante bellissime edizioni, sì che l'evento venisse denominato "la Millemiglia del sud" paragonandolo al prestigio della famosa kermesse bresciana, si è disgregato; in seguito, come già accennato, è nata una scissione e una discutibile...clonazione.

Ma, a monte di questi ultimi disgraziati avvenimenti, devo rimarcare che per arrivare al "successo" ci sono voluti, solo per quanto mi riguarda, almeno cinque/sei anni di sacrifici e durissimo impegno, durante i quali, trovare gli appoggi necessari a livello privato o a livello istituzionale, è stato davvero arduo con risultati assai modesti !

Costruirsi una immagine credibile ed affidabile, come ho sempre detto, da noi in Sicilia è stato sempre difficilissimo per atavici motivi pregiudiziali e non. Siamo riusciti ad andare avanti con le nostre forze, con ostinazione e abnegazione, ma anche con serietà e competenza...fino a..."sfondare" !

Solo allora, "qualcuno" si è accorto di noi (parlo in sede locale), e si è pian piano avviato quel meccanismo tanto auspicato delle contribuzioni a livello provinciale e regionale...seppur con i soliti tempi giurassici...

Si riscuotevano tali contributi...anche dopo un anno...! Immaginate le difficoltà per fronteggiare le spese e i creditori...! Ma, alla fine si ripartiva...alla grande !

 

La mia riflessione che non fà altro che procurarmi rabbia e amarezza si basa proprio su questi ultimi punti.

Se, come accade in altre luoghi (ovviamente non in Sicilia) sedi di grandi eventi, la Città, la Provincia, la Regione, avesse "fatto suo" l'evento, pubblicizzandolo, sostenendolo, facendosene vanto...ecco, penso che tutto questo non sarebbe accaduto ! Quando a Brescia và in scena la MM rievocativa, si ferma una città ! Essa palpita e vive tre giorni straordinari, come un tempo...; tutto il mondo ne parla..., tutto il mondo dei collezionisti fà a gomitate per poter accedere alla entry list...; si crea un glamour e un indotto economico incredibile intorno all'evento, e l'immagine dapprima provinciale, diventa internazionale...!

Anche il sistema contributivo pubblico in tali casi non è efficiente o disattento !

Un grande evento non può avere doppioni o subire clonazioni..., al mio paese si chiama plagio ! e come tale viene perseguito ! Basta regolamentare e chiarire il sistema, per cui solo una manifestazione autorizzata sotto tutti i livelli ufficiali, dovrebbe avere accesso a contribuzioni pubbliche, ed in tal caso si eviterebbero inutili sprechi a favore di iniziative improduttive e di scarso ritorno di immagine.

Di conseguenza anche gli sponsor privati verrebbero invogliati e rassicurati senza equivoci di sorta ! E così anche i partecipanti all'evento ! E' una catena che deve funzionare in modo chiaro e univoco.

E' altrettanto chiaro che starà alle capacità dell'Organizzatore rispettare i programmi e mantenere gli impegni contrattuali scritti o virtuali che siano con la massima professionalità, pena la revoca di tutto...!

Esattamente così come si fà tra professionista e committente: un vero e proprio impegno !

 

Poichè ritengo che in un contesto un pò più evoluto, qualcosa di simile si possa realizzare, permettetemi cari amici una volta tanto di essere quantomeno possibilista; infondo ci eravamo andati assai vicino qualche anno fà !

 

Ma se la città che ha dato i natali a Don Vincenzo Florio, non sente dopo 50 anni dalla sua scomparsa, il dovere e la riconoscenza di ricordarlo e onorarlo attraverso una intitolazione di un decoroso luogo civico..., bè...quasi quasi...ripiombo nel mio...realpessimismo !

 

:jap::jap::jap:

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Invité §tri338xF

 

 

Ci si dovrebbe mettere una "maschera" .... tutti.... tutti

 

 

pompieri.jpg.3b301c434415ac34f08ddb507574adf7.jpg

 

 

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Invité §yps077Pi

 

* * *

.........................nel senso che le "pecore" ... quelle "preziose" andavano dalla Sicilia verso Roma ... e lì restavano ... senza ritorno in Sicilia ....

 

Carmè

 

discorsi a due, caro Beppe ...... discorsi a due ....... e basta.

 

 

CARME' E' GIUSTO CHE I DISCORSI SIANO A DUE. COSA PRETENDI DI INFILARCI FRA LE VOSTRE PECORE?...A ROMA?...E POI, LA PUZZA....COMUNQUE E' CERTO CHE LE PECORE DA PALERMO "SCAPPARU" (SONO FUGGITE) E RIORDINARE UN GREGGE DA PALERMO A ROMA (PECORE BACK) E' COSA IMPOSSIBILE...BISOGNEREBBE ESSERE PIU' ESPERTI DI CHI LE(PECORE) HA TRASFERITE A ROMA. SEI D'ACCORDO? BEPPE CHE NE PENSI, VECCHIO SOLONE, ROMBOLONE (LAMENTOSO)? VOSTRO ARMANDO Y1

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Invité §yps077Pi

 

…….. poter uscire da quel mitico ingresso, fuori da quel mitico atrio di quella mitica fabbrica di oggi, alla guida di quella vettura da sogno - perfettamente restaurata - di quel nostro irripetibile vissuto di ieri ………

 

.....................E siccome io mi porto sempre la “rogna” addosso ……… qualcuno me la dice la Sua su quella “anonima” 250 Le Mans in Targa …… verosimilmente in prove libere …… e mi dice, ….. ma con “carta canta” alla mano, ….. di quale delle varie 250 LM di Targa si tratta ?

 

Nota: un sito sulla Ferrari titola quella foto : Targa Florio 1965 – Ferrari 275 P2 – Vaccarella / Bandini in prova :non::non::non: ……….

 

CARO CARME', IO NON SO CHI SIA ALLA GUIDA DELLA 250 LM- IN QUEL PERIODO ANCHE RAVETTO AVEVA UNA LM CHE POI CEDETTE A LINO DONATO (JOHNNY WALKER)... APRIAMO LA CACCIA... CIAO. ARMANDOY1

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Invité §yps077Pi

Signor Best,

ma una volta in Sicilia c'era sempre la transumanza dalle zone centrali verso la costa; io, per esempio, ho saputo che nell'antichità le pecore, una volta l'anno, venivano condotte dal centro della Sicilia al mare di Palermo.

 

Esiste ancora questa bella abitudine ????

 

CARO BEPPE, CHIEDO SCUSA E "M'INFILU" (MI INTROMETTO)! HAI DETTO BENE..."UNA VOLTA" ERA IN USO LA TRANSUMANZA FRA IL CENTRO SICILIA (LA CITTA' PUOI SCEGLIERLA DA TE) E LA COSTA (AD ES. PALERMO, CITTA' MALIARDA E PIENA DI PROMESSE). POI VIA VIA ANDO' A CESSARE PER UN SEMPLICE MOTIVO: OGNI ANNO VENIVANO A PALERMO, PER ESEMPIO, 100 PECORE E NE TORNAVANO 50...SI ERANO ADATTATE COSI' BENE CHE SI DILEGUAVANO. PALERMO FACEVA PER LORO, AVEVANO TROVATO CIO' CHE "LI" NON POTEVANO TROVARE. HAI CAPITO PERCHE' LA TRANSUMANZA E' CESSATA? HAI CAPITO?..... CIAO ARMANDO Y1

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Invité §tri338xF

 

 

fuori tema

"Le Mans 2009"

 

 

apitLM.jpg.b9440fb0f5e911a8907e6bb233257d34.jpg

.... e dove si vedono più questi "cambio pilota"

.................. certamente non più alla Targa......

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Realpessimismo...Io conosco ed apprezzo il Real Madrid!

Ma perché continuate a scrivere di queste cose?

Rispondete, piuttosto, ai quesiti di Carmelo ed andiamo avanti in serenità...

Perché farci del male in fondo?

Pensiamo alla salute!

Se non ricordo male, il gp ed il rally di Montecarlo furono ideati (all'epoca) per attirare turisti e visitatori in periodi dell'anno in cui c'era scarsa affluenza turistica nel Principato e le entrate del Casinò scemavano...

Ora il Principe Alberto parla di un "volano" di circa 100.000.000 (cento milioni) di euro...

L'isola di Man ha una grande flotta di pescherecci, ma una grossa mano all'economia locale la da il Tourist trophy...

Anche l'economia nella regione di Le Mans si basa in gran parte sulle attività motoristiche del circuito, la stessa esperienza il governo francese tentò di farla creando il circuito di Magny Course, sorto in una zona economicamente depressa.

Daytona, Indianapolis, Sebring, Laguna Seca...

A Brescia, qualche gelato e qualche cappellino in più lo venderanno in occasione della Mille Miglia...

Noi siamo più intelligenti, più furbi, più tutto.

Abbiamo distrutto un tratto di costa stupendo per impiantarci quattro capannoni finge industriali, abbiamo un centinaio di operai "ostaggi" del loro datore di lavoro, che tengono, a loro volta in "ostaggio" una Provincia ed una Regione, minacciando di volta in volta di occupare la autostrada Palermo-Messina.

Giustamente per tutelare i loro diritti di lavoratori...

Ora cerchiamo di costruire una bella zona residenziale, in un posto dove il mare si vede con il binocolo, dove, bene che ti vada, respiri i fumi della centrale Enel che, attenzione, non sono certo dannosi per la salute, ma non sono enanche una dolce brezza marina.

E tutto questo distruggendo un monumento...

Perché essere pessimisti?

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Invité §bep134Bm

 

CARME' E' GIUSTO CHE I DISCORSI SIANO A DUE. COSA PRETENDI DI INFILARCI FRA LE VOSTRE PECORE?...A ROMA?...E POI, LA PUZZA....COMUNQUE E' CERTO CHE LE PECORE DA PALERMO "SCAPPARU" (SONO FUGGITE) E RIORDINARE UN GREGGE DA PALERMO A ROMA (PECORE BACK) E' COSA IMPOSSIBILE...BISOGNEREBBE ESSERE PIU' ESPERTI DI CHI LE(PECORE) HA TRASFERITE A ROMA. SEI D'ACCORDO? BEPPE CHE NE PENSI, VECCHIO SOLONE, ROMBOLONE (LAMENTOSO)? VOSTRO ARMANDO Y1

 

 

DA ROMBOLONE PRENDO ATTO CHE I TEMPI SONO CAMBIATI, ME NE LAMENTO E BASTA.

 

E' VERO: PURE PER LE PECORE I TEMPI SONO CAMBIATI!

 

OGGI GIUSTAMENTE LE PECORE HANNO ACQUISITO TANTI SACROSANTI DIRITTI (VOCI NON VERIFICATE PARLANO PERFINO DEL DIRITTO AL VOTO) E NON LE SI PUO' MALTRATTARE COSTRINGENDOLE A CAMMINARE GIORNI E GIORNI PER RAGGIUGERE IL MARE O FARLE VIAGGIARE STIPATE ALL'INVEROSIMILE SU CASSONI DI AUTOCARRI.

 

I TEMPI SONO CAMBIATI:

 

SI FANNO ACCOMODARE LE PECORE A ENNA (LOCALITA' DELL'INTERNO SCELTA A CASO) SU UN PULLMAN DE LUXE CON ARIA CONDIZIONATA E LE SI TRASPORTANO A PALERMO (SEMPRE LOCALITA' SCELTA A CASO) DOVE POTRANNO ESERCITARE IL LORO DIRITTO AL VITTO, ALL'ALLOGGIO E PERFINO AL VOTO.

 

TUTTO SEMPLICE, FUNZIONALE, MODERNO, EFFICACE, SOTTO CONTROLLO E DEMOCRATICO.

 

PER IL MIO INCIPIENTE RIMBAMBIMENTO QUESTA MODERNITA' MI PIACE MOLTO POCO, SONO RIMASTO ALL'ANTICA COSCIENTE DI ESSERE SUPERATO E QUINDI, AD OCCHI CHIUSI, SOGNO CON QUESTA POESIA:

 

--------------------------

 

 

Settembre, andiamo. E' tempo di migrare.

Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori

lascian gli stazzi e vanno verso il mare:

scendono all'Adriatico selvaggio

che verde è come i pascoli dei monti.

 

Han bevuto profondamente ai fonti

alpestri, che sapor d'acqua natía

rimanga ne' cuori esuli a conforto,

che lungo illuda la lor sete in via.

Rinnovato hanno verga d'avellano.

 

E vanno pel tratturo antico al piano,

quasi per un erbal fiume silente,

su le vestigia degli antichi padri.

O voce di colui che primamente

conosce il tremolar della marina!

 

Ora lungh'esso il litoral cammina

la greggia. Senza mutamento è l'aria.

il sole imbionda sì la viva lana

che quasi dalla sabbia non divaria.

Isciacquío, calpestío, dolci romori.

 

Ah perché non son io cò miei pastori?

 

(I PASTORI di Gabriele D'Annunzio - Alcyone - Sogni di terre lontane)

 

beppe

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Invité §enz203HF

........Appendice :

 

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E chista ?....

 

 

Caro Best,

sai benissimo che quando si tratta di investigare salta fuori un mito del topic.....

 

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a tal proposito ti rispondo circa l'identità di quella Ferrari con Targa Prova "Roma e qualcosa..."

 

Le Ferrari 250 LM iscritte e partecipanti alla Targa Florio del 1965 erano 4 :

 

n.132 Ferrari 250 LM ch.6173 , targata ? , Luigi Taramazzo - Oddone Sigala , 8°assoluti, 1°categoria gran turismo competizione nazionale, 1°classe da oltre 2500

 

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n.136 Ferrari 250 LM ch.5891 , targata prova Roma 36 , Antonio Nicodemi - Francesco Lessona , 14°assoluti, 2°categoria gran turismo competizione nazionale, 2°classe da oltre 2500

 

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n.138 Ferrari 250 LM ch.5903 , targata prova MO 103 , Sergio Bettoja - Andrea De Adamich - Mario Casoni , 30°assoluti, 3°categoria gran turismo competizione nazionale, 3°classe da oltre 2500

 

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n.140 Ferrari 250 LM ch.5995 , targata 14902 P4 , Cesare Toppetti - Maurizio Grana , categoria gran turismo competizione nazionale-classe da oltre 2500 , rit.3°giro

 

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La "tua" 250 LM che attraversda il centro abitato (Cerda ?) è la n.136 di Antonio Nicodemi ( uno dei tanti veterani della Targa corsa com vetture diverse , tutte bellissime..) e Francesco Lessona.

 

.......della 250 LM muletto (?) P2 (!) :lol:

 

"di più nin so ! " :??::??::??:

 

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2009 ANNO DI VINCENZO FLORIO

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Invité §tri338xF

Scrive Best...

Scrive Beppe......

 

..... le pecore che viaggiano in pullman.... verso il mare....... ed esercitano il diritto di (beee)voto....

 

Puo essere che chi sta sulla costa....... non sa fare più "U Picuraru"?

 

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Invité §Dir874Sa

 

Caro Dirkes, partirà stasera alle 20,30 da Piazza Verdi......

 

.......Son finiti i tempi d'oro...da un pezzo ! L'ulteriore stupido e incomprensibile sdoppiamento in due manifestazioni simili, ha completato il quadro negativo...!

 

:jap::jap::jap:

 

 

 

Grazie Shortleg,per le precise informazioni.

Comunque sono andato lo stesso a Piazza Verdi,e posso dire che anche se sono gare che hanno una certa validità come sappiamo,e quindi con poche vetture e dignitose come hai detto tu,la passione ci porta sempre ad andarci e difficilmente a restare a casa.

Non sapendo bene dove postare le foto,se in "Targa Storica" o in "Non solo Targa",le posto quì di seguito,sperando di non farti arrabbiare,come ogni volta,quando si postano foto che non sono di Targa Florio :D :D :jap: :jap:

Tanti saluti Dirkes

 

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Invité §enz203HF

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Caro GPF ,

grazie per averci riportato a temi targafloristici DOC .

 

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Purtroppamente , anche su un refuso del mio archivio sul quale ti sei "appoggiato" per il ragionato del 1921 c'è un mistero da risolvere....

 

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n.11 la Scat di Augusto Tarabusci

 

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n.13 la Scat di Luigi Mocca

 

pertanto questa n.12 erroneamente identificata come Scat

 

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è la Chenard & Walcher di Bodenik dell 1923 ***

 

***correzione dovuta per non ingenerare confusione tra i lettori del topic. Grazie Shortleg e grazie Ranocchio :jap::jap::jap:

 

2009 ANNO DI VINCENZO FLORIO

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Invité §tri338xF

 

 

... Non è che si stava meglio...

.........quando si stava peggio?

 

 

 

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"1950, tre grandi manifestazioni che oggi.... non ci sono più"

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Invité §tri338xF

 

 

.... "Ritratti".......

 

 

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"Jean Claude Killy & Bernard Cahier"

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Invité §tri338xF

 

 

 

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"Huscke Von Hanstein & Peter Collins"

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