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Histoires du sport automobile

TARGA FLORIO E LE CORSE SICILIANE


Invité §sho727jx
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Invité §bep134Bm

CERTAMENTE GLI ALBERGHI NON SARANNO STATI ALL'ALTEZZA MA ALTRETTANTO CERTAMENTE SEMPRE PIU' DIFFICILMENTE SI RITORNERA' NEI POSTI DOVE SI E' STATI FELICI....- E LA PORSCHE SULLE MADONIE LO FU - SE POI CI SI ACCORGE CHE A FLORIOPOLI SI E' PERSA OGNI DIGNITA'.beppe

 

 

MILLE VOLTE DI PIU', GRAZIE DON FLORIO!

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Invité §sal428LJ

 

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VINCENZO FLORIO E LA TARGA DEL 1921

Articolo per Auto d’Epoca gennaio 2002

 

Talvolta è un vantaggio essere fratelli minori, e soggetti alla tutela del fratello maggiore. Quando poi ci si chiama Florio, e si appartiene ad una delle più nobili e ricche famiglie siciliane, di antico lignaggio e grandi fortune, può rivelarsi un innegabile vantaggio. Alla fine dell’Ottocento, i Florio erano i proprietari della Compagnia di Navigazione Generale, che provvedeva a collegare, con moderni piroscafi, i principali porti italiani con quelli di cinque continenti; del Cantiere Navale di Palermo, della Fonderia Oretea, della Ceramica Florio, delle Tonnare di Favignana, di solfatare, filande e vetrerie, dell’Azienda produttrice di Marsala: tanto per citare soltanto le industrie più grandi. Alla morte di Ignazio, i due figli, Ignazio Jr e Vincenzino, ereditarono un colossale impero industriale, del valore di centinaia di milioni di lire di allora, una fortuna incalcolabile. Qualunque rampollo di cotanto patrimonio avrebbe potuto sentirsene schiacciato, o per lo meno in obbligo di seguire gli svariati e complicati affari di famiglia. Ma a svolgere questo ruolo fu Ignazio, maggiore di Vincenzo di quindici anni, una differenza di età sufficiente perché assumesse nei confronti del fratello minore i riguardi e le premure affettuose di un padre. Così, nel 1901, come regalo per il diciassettesimo compleanno, Vincenzo ricevette dal fratello niente meno che una vettura Fiat, che, a rigore, non avrebbe neanche potuto guidare. Non male per un fratello! Fu l’inizio: di una passione che non si esaurì mai, di una vita che fece di Vincenzo uno degli esponenti più brillanti, conosciuti e ricercati della vita elegante, non soltanto siciliana ma dell’intera nobiltà europea.

 

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Vincenzo riuscì a creare intorno a sé un cenacolo di appassionati di automobilismo e di corse, attirandoli in una Sicilia dalle straordinarie bellezze naturali, e facendo della sua terra il punto di ritrovo dell’aristocrazia dei primi quarant’anni del secolo. Nessuna regione ebbe un promotore più convinto, abile ed appassionato. In questo Vincenzo Florio è un personaggio che si distacca di svariate lunghezze dai miliardari americani, alla James Gordon Bennett, o alla William K. Vanderbilt, che pure, come lui, ebbero il grandissimo ed innegabile merito di istituire corse rimaste nella storia e diffondere in tutto il mondo occidentale la passione automobilistica.

Fu, nella sua prima giovinezza, spavaldo e spericolato, insofferente delle sia pur limitate reprimende fraterne, concentrato soltanto nel procurarsi, che fosse a Parigi o a Torino, le macchine migliori e i meccanici più bravi. L’unico no che ricevette nella vita non gli fu dato dalla famiglia, ma…da Agnelli, al quale aveva chiesto una vettura per correre alla Padova – Bovolenta del 1902. Lo racconterà Vincenzo stesso, decenni dopo: “Il Cav. Agnelli mi rispose che non era affatto disposto ad assumere una simile responsabilità ed addirittura dichiarò che se anche fossi riuscito a strappare il consenso a correre a mia madre e a mio fratello egli si sarebbe rifiutato lo stesso di fornirmi una macchina per correre. Insistetti in tutti i modi ma egli fu irremovibile: allora io lo lasciai dichiarando “Cavaliere, se ne pentirà!” Ed effettivamente Agnelli se ne pentì, perché l’indiavolato siciliano cominciò con il “rubargli” Felice Nazzaro, facendogli una proposta economica tale da non lasciargli alternativa, e privando così Agnelli del suo pilota-meccanico più promettente (vedi Auto d’Epoca di luglio-agosto di quest’anno). Da allora, pensiero fisso di Vincenzo fu di correre, a qualunque costo, e, possibilmente, battere le Fiat. Correre, viaggiare, spendere, divertirsi, conoscere imprenditori come Albert De Dion o André e Edouard Michelin, Charles Rolls e Pierre de Caters, giornalisti come Charles Faroux, piloti come Théry, Lancia, Nazzaro, Cagno, Duray, Jenatzy, scegliere il copricapo giusto per la gara (“la mia sola preoccupazione era trovare un copricapo che non volasse via durante la corsa…mi decisi ad adoperare una bombetta, ben assestata sulle orecchie…), questa era la turbinosa vita di Vincenzo. Già nel 1902 la Stampa Sportiva scrisse di lui: “Da noi in Italia molto raramente si assiste allo spettacolo di vedere un giovane ricchissimo, appartenente ad una delle più cospicue famiglie italiane – al quale la vita in ogni campo potrebbe dare tutte le soddisfazioni e tutti i piaceri – cimentarsi in gare non scevre di pericoli, con tanto entusiasmo e tanta fede…”. Il giornalista che scrive evidentemente ignorava cosa significasse essere giovani, ricchi, coraggiosi, senza pensieri e preoccupazioni, e spavaldamente incuranti del pericolo. Ad una gara nel 1904, sfrecciando sul suo bolide, Vincenzo ebbe una confusa visione del fratello maggiore che si sbracciava minaccioso nel tentativo di farlo desistere. Lungi dall’accontentarlo, vergò un biglietto sul quale scrisse: “Per Ignazio Florio: Non ti preoccupare, mi diverto moltissimo”. Mi diverto, dunque…lasciami andare.

 

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Nel 1905, l’anno dopo, Vincenzo decise insieme al Sindaco di Brescia e ad alcuni personaggi del mondo automobilistico sportivo di istituire la Coppa Florio da disputarsi sul circuito di Montichiari. Fu un grande successo internazionale, tale da valere al giovane organizzatore siciliano la nomina a “Cavaliere del Regno”. A qualche settimana di distanza, a Palermo si costituì il “Parnormitan”, il Comitato Feste e Riunioni Automobilistiche di Sicilia, con lo scopo di incoraggiare e favorire le manifestazioni non soltanto sportive bensì anche turistiche e mondane della regione. Dietro il Panormitan vi erano i finanziamenti del neo Cavaliere, al quale venne in mente proprio in quell’occasione di portare la Coppa Florio, o un’altra gara, in Sicilia. Perché no? Istituendo una gara aperta alle vetture di serie (anche se allora non esisteva ancora questa definizione) e a tutti i piloti senza distinzione, poteva scaturirne l’occasione di migliorare le strade siciliane, di farvi convergere personaggi illustri, di esportare nel mondo l’immagine di una Sicilia bellissima e selvaggia, capace di un’ospitalità di qualità straordinaria. Naturalmente Vincenzo dichiarò a disposizione per gli ospiti, gli invitati, i piloti il Grand Hotel Villa Igiea di Palermo, di cui era proprietario, dotato di duecento camere e saloni, American Bar, sale per concerti e balli, e ristorante, un albergo dove villeggiavano da sempre le principesse russe e i più alti esponenti dell’aristocrazia europea.

L’idea piacque, intorno a Vincenzo si strinsero tutti gli amici di sempre: Paolo, Giuseppe e Lucio Tasca Bordonaro, il conte Guido Airoldi, il conte d’Isnello, il marchese Paolo Scaletta, il barone Gianni Stabile, il barone Michele Ciuppa, il marchese Jacona della Motta, il barone Antonio di Ramione, il principe di Petrulla, i principi Gustavo e Michele Vannucci, il marchese De Seta…ciascuno con le sue conoscenze, i suoi contatti, le sue amicizie. Altro che Gattopardo, altro che Sicilia decadente e chiusa su se stessa! Furono anni di una Sicilia splendida, mondana ed elegante, inebriante per bellezza e fascino selvaggio, e appassionante per la qualità dello spettacolo sportivo offerto.

 

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La prima guerra mondiale, come interruppe tutto, interruppe anche la Targa Florio, ma non il corso dei pensieri di Vincenzo, che non smise mai di pensare a quando e a come sarebbe riuscito a riprendere la gara. Già nel 1919 ricontattava i suoi antichi amici parigini della rivista “L’Auto”, Faroux e Meurisse, che tanto l’avevano aiutato nel propagandare la gara, e nel 1920, a novembre, riuscì a far svolgere la prima edizione del dopoguerra. Si trattava di un mese un po’ inusuale per una gara primaverile, e difatti la corsa ebbe a soffrire di un tempo infame, che ridusse le strade a fiumi fangosi e praticamente impraticabili. La ripresa della gara, a tutti gli effetti, avvenne l’anno dopo, un’edizione fondamentale perché rappresentò la prima vera grande corsa automobilistica internazionale del dopoguerra.

Fu una gara importante e memorabile per molte ragioni. Anzitutto per la prima volta si volle tener separate le vetture da turismo da quelle da corsa. Non era certamente cosa facile, anche se ormai voluta da tutti, e precipuamente dalle case costruttrici, che mal si prestavano ad essere sottoposte al giudizio dell’opinione pubblica sulla base di risultati conseguiti da vetture costruite con criteri sicuramente diversi. “Tutti a prima vista sappiamo distinguerle l’una dall’altra, specialmente sui rispettivi tipi estremi – scriveva M.A.C.S. del 30 gennaio 1921 – ma l’affare è ben diverso quando si tratta di formulare la distinzione in una norma del regolamento e di impartire chiare e precise istruzioni ai commissari di corsa”. Esistevano degli accorgimenti, come l’uso della carrozzeria a due posti, lo spostamento del serbatoio di benzina in avanti, l’adozione di scappamenti liberi, che si volevano rendere comunque possibili anche alle vetture normali. Ma il maggior anticipo all’accensione, l’alleggerimento dei pistoni, l’accorciamento del telaio, come dovevano essere considerati? A marzo finalmente fu promulgato il regolamento definitivo. Fu deciso di stabilire i requisiti della vettura di serie, attribuendo alla categoria corse tutte le vetture che a tali requisiti non rispondessero. Era una vettura di serie quella che fosse riscontrata del tutto simile alla vettura normalmente posta in commercio (e costruita in almeno cinquanta esemplari) nei seguenti punti: la corsa e l’alesaggio; la lunghezza e larghezza del telaio; le posizioni delle valvole; le dimensioni e la forma del radiatore; l’accensione; la posizione della leva del cambio; il diametro e l’alzata delle valvole; i pistoni di serie; le bielle di serie. Qualunque altro tipo sarebbe stato definito da corsa. Ma anche questa definizione non evitò discussioni e polemiche, soprattutto perché la serie di almeno cinquanta esemplari in cui doveva risultare costruito il modello “è un’entità assai vaga, e puramente verbale – osservò Mario Morasso – La serie non deve essere una intenzione, una possibilità, ma un fatto compiuto. Deve esistere, e non essere ancora da iniziare…Altrimenti qualunque macchina, anche la più singolare ed eccezionale, può passare come di serie; basta per ciò che il costruttore dichiari la sua volontà o soltanto la sua intenzione di fabbricarla in serie”. Curiosamente, sono osservazioni che, oltre che incontestabili, ricordano argomenti dibattuti più volte anche ai giorni nostri, ottant’anni dopo. Nihil sub sole novi, come sempre.

 

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Altra grande novità dell’edizione del 1921 fu il percorso. Resosi conto del degrado che avevano subito, con la guerra, le già difficili strade siciliane, e dello stato magari non eccellente delle vetture partecipanti, per la maggior parte riesumate dagli anni anteguerra, già nel 1920 Florio aveva studiato un percorso più breve, di “soli” 108 chilometri a giro, per una totale di 4 giri e 432 chilometri. Toccava, in senso antiorario, i paesini di Cerda (274 m slm), Caltavuturo (635 m), Polizzi (917 m), Collesano (468 m), Campofelice (54 m). Si trattava di un tracciato vario: da Granza, piccola località dopo Cerda, a Caltavuturo, il dislivello era di 400 m in soli cinque chilometri; da Polizzi a Scillato, a metà strada tra Polizzi e Collesano, la strada scendeva di 700 metri in quindici chilometri; di rettilinei ve ne era uno soltanto, quello del tratto finale in località Bonfornello, di faccia al mare, un punto tra i più panoramici e suggestivi. Era il “Piccolo circuito delle Madonie”, in grado di mettere a dura prova qualunque vettura, ma che poteva definirsi l’unica corsa mondiale per vetture di serie, l’unica prova di velocità e resistenza in cui potessero misurarsi i nuovi modelli delle vetture da turismo del dopoguerra. Per questo si pensava ad una folta partecipazione di case sia italiane sia estere. Non si lesinò, a questo proposito, sui premi, numerosi come numerose erano le categorie previste, quattro per le vetture di serie (fino a due litri; da due a tre litri; da tre a quattro litri e mezzo; oltre i quattro litri e mezzo) e una per le vetture da corsa. Per il vincitore assoluto, a qualunque categoria appartenesse, era previsto un premio di diecimila lire, la Targa Florio in oro e una medaglia d’oro; i primi e i secondi arrivati di ciascuna categoria avrebbero ricevuto rispettivamente duemila e mille lire; il regolamento parlava anche di premi per i meccanici delle vetture premiate (una raffinatezza che non ha riscontri con le altre gare).

 

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Promulgato il regolamento, raccolti e definiti i premi, si cominciò ad aspettare le iscrizioni. A pochi giorni dalla gara (fissata per domenica 29 maggio) risultavano iscritte delle Itala, delle Ceirano, delle Alfa Romeo, alcune Fiat, tre Mercedes, due Diatto, quattro Scat, una Ford, che poi non si presenterà alla partenza. Dunque, Francia, Inghilterra e America risultavano assenti; presenti in misura massiccia Italia e Germania (allora era fortissimo il senso della partecipazione nazionale). Insomma, le nazioni più floride tra quelle vittoriose sembravano snobbare la ripresa delle competizioni sportive e, in una certa misura, delle produzioni di pace; mentre a infervorarsi per la lotta e per il ristabilirsi della normalità sembravano più interessate le nazioni più provate, quelle con l’economia in ginocchio, la credibilità internazionale a zero, le popolazioni impoverite e piegate. Così, il duello si scatenò tra Italia e Germania, e tutto sembrò tornare, magicamente, al 1914, come se gli anni della guerra non ci fossero mai stati. Sembrò infatti di tornare a quel G.P. di Lione che aveva segnato la fine delle competizioni automobilistiche d’anteguerra, e che si era concluso con una schiacciante vittoria della Mercedes sulla Fiat, ossia, nella traduzione quasi calcistica del sentimento popolare, della Germania sull’Italia. Si sarebbe ripetuto questo sconfortante, per noi, risultato? La squadra ufficiale della Fiat, che schierava Minoia, Bordino e Wagner, partiva favorita, in virtù del nuovo modello 801 da tre litri, progettato e realizzato negli ultimi mesi. Anche la Mercedes però aveva preparato un tipo nuovo, sia pure equipaggiato con un motore a sei cilindri risalente a prima della guerra. Così anche le Alfa Romeo utilizzavano un ibrido (la ES sport di serie, con 4 litri di cilindrata) tra vecchio e nuovo; mentre un modello completamente nuovo era quello presentato dall’Itala, il tipo 51 sport.

 

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Domenica 29 maggio il via venne dato all’alba, alle sei del mattino, con un tempo tutto sommato favorevole nonostante un iniziale accenno di pioggia. Dei trentaquattro partiti, ne rimasero 29 dopo il primo giro, 21 dopo il secondo, 19 dopo il terzo, e ne arrivano al traguardo 17. Un gruppo sicuramente numeroso (non ne erano mai arrivati così tanti al termine della Targa Florio) e con distacchi tutto sommato irrisori: tra i primi sei arrivati vi fu una differenza di soli nove minuti, non molti per una gara durata, per i più veloci, sette ore e mezzo. Vi partecipava anche una Fiat 501 sport SS di 1500 cc, guidata da Bergese, una grande novità tecnico costruttiva nell’ambito delle produzioni di vetture da competizione. Ma in realtà non fu la squadra ufficiale della Fiat a tenere il duello con la Mercedes di Sailer. Non tanto per colpa del motore, che infatti diede buona prova, confermando l’affidabilità dimostrata nella Parma-Poggio di Berceto vinta pochi mesi prima; quanto per i freni sulle quattro ruote, freni sicuramente adatti a circuiti in piano su strade liscie , scrive Motori Aero Cicli e Sports nel commento della gara (anche se questo contraddice il ruolo stesso dei freni, che è quello di funzionare in discesa e in salita…). I violenti sforzi e sobbalzi delle strade siciliane ne hanno alterato la registrazione, specie per i freni anteriori, divenuti inutilizzabili. Minoia non ha potuto più valersi che di quelli posteriori con grave pregiudizio di tutta la sua marcia. In quanto alla Fiat di Bordino, ha avuto il galleggiante del carburatore forato, da qui un rovesciamento di benzina che divampando ha bruciato tutte le condutture delle candele”.

 

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La Mercedes di Sailer, invece, non aveva avuto né incertezze né pannes. Compì il primo giro in un tempo strepitoso, un’ora e quarantasette minuti, il giro più veloce. Ma vi fu chi lo contrastò per tutta la gara. Era la mastodontica ed “antiquata” Fiat S57 14 B, del 1914, guidata dal Conte Masetti, un aristocratico prestato alle corse, e con ottimi risultati anche rispetto ai piloti professionisti. Per ogni chilometro, per tutti e quattro i giri, la vecchia Fiat non mollò. Al termine del secondo giro, conduceva Masetti, seguito da Sivocci su Alfa Romeo, e da Sailer, sulla vettura tedesca. Al termine del terzo giro, Sailer aveva riconquistato la seconda posizione, Masetti sempre in testa e l’intera squadra Alfa Romeo, Sivocci Campari e Ferrari, alle spalle. Al traguardo…arrivò primo Sailer. La commozione al box della Mercedes fu enorme. Grida, applausi, bottiglie e bicchieri comparsi magicamente per un brindisi che si aspettava a fare solo per scaramanzia, all’arrivo degli altri concorrenti. Sailer, in piedi sulla sua bianca vettura, aspettava l’ovazione della folla. Che arrivò, ma non per lui. Arrivò per la macchina di Masetti che, partito tre minuti dopo Sailer, tagliava il traguardo soltanto un minuto dopo di lui e, dunque, doveva essere considerato vincitore. Fu un’apoteosi, un trionfo, uno stordimento. Era l’Italia che si vendicava, era Germania-Italia 4:3, era il povero e rimpannucciato che vinceva sulla tecnologia moderna, era la vettura che aveva subito la bruciante sconfitta del 1914 a prendersi la rivincita proprio sullo stesso avversari. Era, più modestamente, la vittoria di un outsider sul pronostico e sul favorito. Che, per noi spettatori, è sempre la vittoria più bella.

Donatella Biffignandi, 2 dicembre 2001

 

Dopo i ricordi della Targa 1921

domani tutti a lavorar...vedi sotto! Buona serata dal Vs. manulik :jap:

 

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Invité §ran085xF

ENZONE.....QUANDO GLI AVEVO INVIATO LA MAIL...GLI AVEVO DATO IL LINK.....CMQ..ADESSO NEL RINGRAZIARLO GLI HO INVIATO ALCUNE FOTO..E GLI HO RACCOMANDATO DI ENTRARE NEL FORUM..RIMANDADOGLI NUOVAMENTE IL LINK......

 

ENZO CREDIMI....STIAMO FACENDO QUALCOSA DI UNICO........

 

(VORREI RICORDARE A TUTTI CHE HO QUASI PRONTO IL CD CON LE FOTO DI ZADRA.....CHE NATURALMENTE INVIERO' A NOME DEL FORUM......)

 

ENZONE QUALSIASI COSA SUCCEDERA'...NOI SAREMO STATI GRANDI...CON LA NOSTRA PASSIONE...ABBIAMO RIDATO LUSTRO...E VISIBILITA' SIA A VINCENZO FLORIO CHE ALLA TARGA FLORIO......

 

RAGAZZI CI SEGUONO DA TUTTO IL MONDO .......NOI SI CHE DOBBIAMO ESSERE FIERI E ORGOGLIOSI

 

GRAZIE A TUTTI

:jap::jap::jap::jap::jap:

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Invité §bes888PR

Si Carmè dentro giornalisti Greci e un pilota che ha vinto a Acropoli? erano 4 Porsche. Oggi invece è venuto il responsabile della Porsche dott. Ing. Matthias Leber, con altri 4 tedeschi e con questo fine delle prove in Sicilia della Porsche, dopodomani le auto saranno spedite in Germania.Ciao

 

 

Agneddu e sucu e finìu u vattiu ?

 

Fine della vetrina ?

 

MANCO PER NIENTE ..... LA BATTAGLIA CONTINUA

 

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Invité §sal428LJ

Caro Donflorio, son d'accordo che il cerchio fotografato appartiene ad una Dino 206S, e mi ricordo benissimo che solo Pietro Lo Piccolo dipingeva di giallo "Limone tendente al croma," i cerchi delle sue Dino...per distinguerle dalle altre, tutte rosse e molto simili tra loro.

 

Se mi gira...e cambio tutto...mi compro una casa a Cerda e sto con te!

A me i carciofi non piacciono...ma Cerda rimane sempre il centro del Ns. mondo di Targadipendenti. Con affetto manulik

 

Ps. In archeologia, lo studio, la ricerca di civiltà e siti, scomparsi da millenni, continuano ad esser, oggetti d' interesse per appassionati e ricercatori...

 

 

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Invité §ran085xF

ANCHE DAL MESSICO...................

 

Nuevo Porsche Boxster

Porsche estrena generación en su convertible deportivo de acceso a la gama.

30/01/2009 | Carlos Sandoval / Sicilia

Con ganas de celebrar un poco de la historia de la marca volamos a la sureña isla de Sicilia, Italia, para conocer la más reciente generación del Porsche Boxster. La Targa Florio, emblemática competencia de autos antiguos en el citado estado italiano fue el tema de nuestra prueba, permitiéndonos manejar por sus viradas carreteras secundarias y conociendo algo de esta tradicional y ecléctica zona de Italia.

 

http://www.terra.com.mx/articulo.aspx?articuloId=778629

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Invité §don503WG

Manulik vuoi comprare casa a Cerda bè libere e in vendita ce ne tante a a buon prezzo, qui siamo in crisi, siamo ridotti a un paese di zombi, che ci vieni a fare?, l'unica cosa da vedere è il mio museo poi la desolazione, a maggio ci saranno le elezioni, chi sarà sindaco avrà tanti di quei problemi da risolvere come fa rinascee il paese, e senza soldi, ne saranno capaci? io credo di no conoscendo i polli del pollaio, ci vorrebbe un tipo Nerone che prima dà fuoco a tutto e poi rifà nuova Roma, ma Nerone è già vissuto tanto tempo fà, quindi mi rassegno.

Un consiglio stai dove abiti, al massimo ogni tanto mi vieni a far visita il caffè è sempre disponibile.

Ciao Antonio

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Invité §yps077Pi

cari amici, leggo una proposta di una giornata (domenica) dedicata alla targa sulle strade della targa- qualcuno ha pensato ad un programma?

cioè...andiamo a fare cosa? comunque io mi prenoto- saluti cari a tutti- armando y1

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Invité §bes888PR

 

Compare Ranocchio , Finlandia .... Inghilterra ....

 

..... magari aspettando anche gli amici "miricani" .... ( "Thank, friend of America !" ) ....... :sol::sol::sol:

 

* * *

 

Onestamente, sino alle edizioni del "Mondiale Marche Costruttori" ( come lo chiamavamo ) non è che se ne fossero viste tante, di BMW, alle Targa Florio .......

 

e quindi nel 1973 quella "NAVE .. o "DUMBO" ... insomma, quella BMW 3.0 SCL, fù una vera sorpresa.

 

Bellissime le foto a colori postate da Pino e da Nino ... quella BMW si portava addosso parecchi colori ... sgargianti …. ed anche molti adesivi .... e tra quelli ....... anche questo

 

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qui la BMW è nel corso delle prove ufficiali, in una zona "mitica" in prossimità di Floriopoli ...

 

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era iscritta dalla sempre molto presente

 

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Ma quel "GS BMW TUNING" sulle fiancate e sul parabrezza di quel 3000 …..

 

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..... che trovavamo spessissimo su molte foto di BMW pubblicate sulle riviste sportive di quegli anni .....

 

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……. forse non lo vedevate anche Voi per la prima volta alla Targa ? A me pare di si !

 

E proprio quegli adesivi .... mi ricordano proprio le foto delle più piccole BMW 2002, su tre ruote a Monza , all'uscita dalla parabolica in piena velocità, e quelle erano spesso immagini a tre ruote … non proprio come questa .....

 

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…. addirittura a due ... ma erano spettacolari lo stesso.

 

A proposito, 2 domande:

 

- avete notizie ( volevo dire foto ) della BMW 2002 TI n.198 di Sergio Bettoja e Giuseppe De Gregorio, sempre alla Targa 1973 ?

 

- ricordate quella bellissima BMW 2002 TI che in quegli anni correva le cronoscalate siciliane con alla guida "Tio Pepe" ?

 

 

Best54

Carmelo

 

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Invité §ant842ti

molto belli pneu e ruote della macchina di fangio, complimenti pino!

ne approfitti che perdo tempo a togliere le decals........

poi, ho sfiorato con acetone ed è andato tutto via meravigliosamente.

sto lavorando sulla cisitalia taruffi. a presto,

nino m.

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Invité §bes888PR

Sempre grazie, Ranò.

 

poi, per quel cerchio giallo .............

 

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......visti gli illustri precedenti ..... è meglio che lasciamo stare. Oppure, magari, dal momento che è cosa "non pertinente" ... potremo anche postare qualcosa su "Nonsolotarga". Che ne dici ?

 

Carmè.

 

 

Parole di Manulik:

"Ps. In archeologia, lo studio, la ricerca di civiltà e siti, scomparsi da millenni, continuano ad esser, oggetti d'interesse per appassionati e ricercatori ..."

 

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Invité §ran085xF

ti rispondo cosi'...ma non prendermi per pazzo.....

 

Gulf Porsche 917K JWA racing Targa Florio 1970 Test car. Unique color and with German license plates.

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US $229,00

 

 

ogni tanto gli alieni ritornano.......

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Invité §sal428LJ

 

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Donflorio, mi hai convinto...rimango nelle Petralie, non c'è il tuo Museo ma almeno c'è fresco d' estate!

Intanto ti dedico un quadro....manulik

:jap::jap::jap:

 

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Invité §bes888PR

ti rispondo cosi'...ma non prendermi per pazzo.....

Gulf Porsche 917K JWA racing Targa Florio 1970 Test car. Unique color and with German license plates. ogni tanto gli alieni ritornano.......

 

 

* * *

Ma allora era una "test di car" ! ......

 

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Invité §ran085xF

si era una TdCAR...................

 

mentre questa e'.....................

 

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pero' carme'...na bella foto...guarda che bel posteriore

:love::love::love::love:

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Invité §don503WG

Gtazie Manulik bella composizione, e belle le Petralie con le chiese e case tradizionali, il Barone Pottino abbita ancora li? lui tiene aperta la porta al progresso chissà se ospiteebbe il mio museo..........

 

 

Salvo rano ma il colore Rosso per la Porsche?

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Invité §ran085xF

Gtazie Manulik bella composizione, e belle le Petralie con le chiese e case tradizionali, il Barone Pottino abbita ancora li? lui tiene aperta la porta al progresso chissà se ospiteebbe il mio museo..........

Salvo rano ma il colore Rosso per la Porsche?

 

 

 

ANTO'''''''PIFFAVURI...LASSAMU STARI....STU CULURI.......MANCO ALLA "NASA"...TENGONO NA FOTO A COLORI DI QUELLA PORSCHE....................

 

 

ANTO' U VIRISTI MANULIK..SULLA RUOTA DI LO PICCOLO?????????????INKIA PURE IL COLORE TI DISSE.......

 

 

ANTO'..SALVONE MANULIK...COMPARE BEST...AMICI.......SICULI...NGLISI..MIRICANI..FINNICI....

BNOTTE........ :jap::jap::jap::jap:

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Invité §bes888PR

ANTO' .. SALVONE MANULIK ... COMPARE BEST ... AMICI ....... SICULI ... NGLISI .. MIRICANI .. FINNICI ....BNOTTE........ :jap::jap::jap::jap:

 

 

* * *

 

Mah ! "Dice" :lol: ...... che la moda di aprire gli uffici "a Roma" ...... la iniziò proprio Vincenzo Florio :lol: ...... e intanto, secondo Voi, quanto paga d'affitto Shortleg per il nostro ufficio del Forum al 45° piano ?

 

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:sol: Carmè :sol:

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Invité §enz203HF

....Gulf Porsche 917K JWA racing Targa Florio 1970 Test car. Unique color and with German license plates. .......

 

Cari amici della Targa e di Targapedia

il modellino che avete visto , ancora una volta è anche frutto del lavoro "certosino" che abbiamo svolto in questi 18 mesi...

 

Il modellino è opera del nostro amico Andy Dolermo ( DVA ) .....

 

questa è la versione della 917 prima che GPF creasse dal nulla il topic TARGA FLORIO ...

:jap::jap::jap:.....sempre lode e gloria al nostro GPF.... :jap::jap::jap:

 

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questa la nuova versione dopo che Andy ha potuto visionare la documentazione raccolta dal Forum e da Targapedia e si è potuto confrontare con alcuni di noi

 

mtf_1970_917.jpg.eb2b94705dd31ea99c90307e6a765d76.jpg

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appare evidente la realizzazione della griglia posta sul tetto tra gli sportelli , che mancava nella prima versione...

 

Bravo Andy !

 

Fino a prova contraria diamo per assodato che la macchina fosse rossa .... il vero dubbio è opaco o lucido... la 908MK3 per esempio era sicuramente opaca ...per la 909 laboratorio ho qualche dubbio... che vorrei risolvere al più presto , dal momento che sto montando il bellissimo modellino della Vroom... Help !!

 

Cari amici , da 18 mesi a questa parte ...................

 

quando dici Targa Florio ..dici Topic TARGA FLORIO di Forum-Auto...

quando pensi a Targa Florio ....pensi al Topic TARGA FLORIO di Forum-Auto... MINK !!!

 

e non parliamo di Targapedia ...StraMINK !!!

 

2009 ANNO DI VINCENZO FLORIO

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Invité §enz203HF

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...........Onestamente, sino alle edizioni del "Mondiale Marche Costruttori" ( come lo chiamavamo ) non è che se ne fossero viste tante, di BMW, alle Targa Florio .......

.........A proposito, 2 domande:

- avete notizie ( volevo dire foto ) della BMW 2002 TI n.198 di Sergio Bettoja e Giuseppe De Gregorio, sempre alla Targa 1973 ?

- ricordate quella bellissima BMW 2002 TI che in quegli anni correva le cronoscalate siciliane con alla guida "Tio Pepe" ?

 

Si parla di 1973 ? Si parla di BMW ( o BMVi come dice chi vuol fare il "raffinato"....) ?

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Nel 1973 furono iscritte ben 4 2002 TI , di cui una sola partita , la 198 , che a me risulta però partecipant con Sant Famoso e non con Sergio Bettoja...

 

eccola in alcune foto del mio archivio

 

n.198 BMW 2002 TI , Santo Famoso - Giuseppe De Gregorio , 42°assoluti, 2°categoria turismo speciale, 1°classe fino a 2000 cc

tf_1973_198_bmw.jpg.28a08ac77399cbde98b21471fa4b4bff.jpg

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delle 195 e 196 non si sono viste fino ad oggi foto.....

n.195 BMW 2002 TI , Anscini - Frank Mc Boden , categoria turismo speciale-classe fino a 2000 cc , non partiti

n.196 BMW 2002 TI , Gulotta - Di Monaco , categoria turismo speciale-classe fino a 2000 cc , non partiti

 

mentre della n.199 ho trovato questa

 

n.199 BMW 2002 TI , drambuie - Platania , categoria turismo speciale-classe fino a 2000 cc , non partiti

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BMW.... in Targa se ne sono viste poche.... non vorrei dire corbellerie , ma ad ecezione della Isetta al Giro di Sicilia , prima del 1973 non si è vista alcuna BMW , anche se un motore BMW ha vinto la Targa Florio nel 1951 con Cortese ( Frazer Nash ) , e i motori BMW di derivazione motociclistica ( il mitico boxer due cilindri da 750 cc.) motorizzavano alcune barchette artigianali ( Nardi Danese , Blatta ...)

 

Quindi caro Best , la "nave" guidata dall'ecclettico Alessandro Federico ( ma quante macchine ha guidato ? Miky che ne dici di contattarlo e farci raccontare quacchecosa ? ) e le 2002 dovrebbero essere statele prime BMW in con il marchio della casa tedesca a correre in Targa...

 

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Un altra casa automobilistica si può dire che esordisce in Targa nel 1973 , tolta la parentesi pionieristica con le Ford T e quella dei prototipi della Ford France , le prime Ford "casalinghe" appaiono proprio nel 1973 con un modello che diviene negli anni '70 il cavallo di battaglia della Ford , la mitica Escort !

 

due Ford Escort iscritte nel 1973 nella categoria turismo speciale-classe fino a 2000 cc da equipaggi privati ma non partite : la 194 ( una Mexico ) De Simone - Pericò , non partita , della quale non abbiamo immagini

 

e la n.200 una RS , Virai - Trapani , ma della quale abbiamo questa foto

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Caro Best anche questa può essere una strada da battere alla ricerca di foto inedite...

 

Ma torniamo alla tua seconda domanda...

Nel mio archivio fotografico di gare in salita relativo al 1973 non ho trovato foto della BMW 2002 di Tio Pepe... in compenso ho trovato questa 3.0 CSi che potrebbe essere la stessa vista alla Targa .

Siamo alla Cefalù Gibilmanna '73

 

bmw.jpg.99d1bcce08b6c0109f24f0521aff47eb.jpg

 

e quest Ford Capri RS . Ricordo che tempo fa Beppe 45 , da tutti conosciuto come il decano del Forum , coscienza critica ed animo poetico del topic... , cercava foto di questa macchina in Targa.... caro Beppe , accontentati di questa...

 

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Buonanotte , ci rileggiamo domani... :jap::jap:

 

2009 ANNO DI VINCENZO FLORIO

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Invité §sho727jx

 

Sono in debito di qualche...barchetta con Beppuccio...

 

e...visto che stiamo trattando il '53...per ora, solo qualche...Ferrari

 

 

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Scotti Ferrari 250 MM

 

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Stagnoli Ferrari 225 S

 

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Palmieri Ferrari 250 MM

 

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Castellotti Ferrari 225 S

 

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Cabianca Ferrari 250 MM

 

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Bordonaro Ferrari 212 export

 

1823791637_195320ferrari20abarth2020musitelli3.JPG1..thumb.jpg.37969faebf73e1c15582fbd86f9e5dc6.jpg

Musitelli Ferrari Abarth 166

 

Non vi ricorda la Targa del '73...? Con tante barchette...super e piloti altrettanto ...super..., alla fine la vittoria se la aggiudicò la Lancia berlinetta D20 di Maglioli !

 

:jap::jap:

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Invité §sho727jx

molto belli pneu e ruote della macchina di fangio, complimenti pino!

ne approfitti che perdo tempo a togliere le decals........

poi, ho sfiorato con acetone ed è andato tutto via meravigliosamente.

sto lavorando sulla cisitalia taruffi. a presto,

nino m.

 

 

 

Non vorrei prendermi meriti che non mi spettano!

La 66 è una Bang al cui modello ho solo ritoccato i numeri...!

L'altra invece è Hachette.

 

:jap::jap:

 

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Invité §sho727jx

.... non vorrei dire corbellerie , ma ad ecezione della Isetta al Giro di Sicilia , prima del 1973 non si è vista alcuna BMW , anche se un motore BMW ha vinto la Targa Florio nel 1951 con Cortese ( Frazer Nash ) , e i motori BMW di derivazione motociclistica ( il mitico boxer due cilindri da 750 cc.) motorizzavano alcune barchette artigianali ( Nardi Danese , Blatta ...)

........................

Buonanotte , ci rileggiamo domani... :jap::jap:

 

2009 ANNO DI VINCENZO FLORIO

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/493723/logo.jpg

[/quotemsg]

 

 

 

Caro Enzo, non è certo una corbelleria..., ma credo che le Isetta al Giro avevano ancora il motore Iso, non BMW !

 

Se così non fosse,...la corbelleria l'ho detta io !

 

Quanto alla 908 proto "rossa", avevo tempo fa riproposto questa foto

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siete sicuri che fosse rosso opaco e non lucido ?...

 

:jap::jap:

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Invité §enz203HF

..........Non vi ricorda la Targa del '73...? Con tante barchette...super e piloti altrettanto ...super..., alla fine la vittoria se la aggiudicò la Lancia berlinetta D20 di Maglioli !...

 

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Caro Shorty ,

non ti lasciare ingannare dalle "barchette" ...

 

Ti ricordo che all'inizio degli anni '50 la scuderia Lancia era fortissima , con macchine fortissime e piloti fortissimi...

 

La Lancia era reduce del successo dell'anno precedente , e nel 1953 si presenta con ben 4 Aurelia D20 di 3000 cc ufficiali e con 4 piloti collaudatissimi alla guida.

 

Se Felice Bonetto non avesse distrutto la sua D20 in un incidente incredibile ( presto vedremo le foto ) con la Ermini di Panepinto e Taruffi non fosse stato costretto al ritiro dopo una rimonta entusiasmante che lo aveva portato in testa proprio alla fine della gara , probabilmente la Lancia avrebbe fatto un fantastico Tris sulle Madonie.

 

Le Ferrari di Stagnoli , Cabianca , Bonomi e Bordonaro rimangono in gara sino alla fine , classificandosi , dei piloti di punta solo Eugenio Castellotti si ritira , mentre le due Maserati di Giletti e Fangio concludono seconda e terza !

 

Non si può quindi parlare di vittoria consegnata alla Lancia come quella della Porsche del 1973.

Sicuramente la gara risultò ancora più complicata e difficile per la pioggia che imperversò durante la gara.

Proprio per questo la tua Maserati "vissuta" rende bene l'idea della Targa Florio del 1953 ... complimenti !

 

Per chiudere il post , lo squadrone Lancia l'anno successivo completa il suo tris in Targa , vincendo anche la Carrera Panamericana ed il Tourist Trophy ! Mica Bau Bau Micio Micio ....

 

Onore quindi alla Lancia , anch'essa ha onorato la nostra Targa , vincendola ben quattro volte nella versione velocità (1952 , 1953 , 1954 e vent'anni più tardi 1974 ! ) , ironia della sorte tutte versioni non titolate !

 

Ma non per questo affrontate senza impegno dalla scuderia torinese, a dimostrazione che è stata la Targa Florio a dare prestiglio alle case costruttrici che l'hanno corsa e vinta e non viceversa !

 

Ribuonanotte ! Passo e chiudo

2009 ANNO DI VINCENZO FLORIO

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Invité §sho727jx

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/493723/LANCIA-LOGO.jpg29..jpg

Caro Shorty ,

non ti lasciare ingannare dalle "barchette" ...

 

Ti ricordo che all'inizio degli anni '50 la scuderia Lancia era fortissima , con macchine fortissime e piloti fortissimi...

............................

 

Ribuonanotte ! Passo e chiudo

2009 ANNO DI VINCENZO FLORIO

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/493723/logo.jpg

 

 

 

Si lo so, non c'è paragone, ma sono convinto, come hai anche tu sottolineato, la differenza la fece...la pioggia !

 

:jap::jap:

 

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Invité §enz203HF

....Quanto alla 908 proto "rossa", avevo tempo fa riproposto questa foto

............siete sicuri che fosse rosso opaco e non lucido ?.......

 

Infatti caro Shorty ,

 

come ho scritto , questo dubbio rimane per me aperto , proprio guardando questa foto...ma bada bene che la foto ritrae la parte posteriore della 909 laboratorio ( proprio il modellino Vroom che ho in lavorazione ) , ed è di questa macchina che sembra molto verosimile un lucido o quantomeno un semi-lucido.

 

Guarda ad esempio quest'altra foto

 

TF_1970_PORSCHE_909_TEST.jpg.6d456675f06ecf746ff97d0445c4a17c.jpg

 

Della 908Mk3 versione quasi definitiva di cui esistono solo foto in B/N , per mè è rosso opaco fino a quando qualcuno non mi dimostrerà , foto alla mano il contrario.

 

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RiRibuona notte , passo e chiudo questavoltaperdavvero !

 

2009 ANNO DI VINCENZO FLORIO

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Invité §sho727jx

Ancora un'altra bellissima immagine di Vittorio Giordano su quella altrettanto bellissima BMW

 

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:jap::jap:

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Invité §tar315jc

 

 

...Fino a prova contraria diamo per assodato che la macchina fosse rossa .... il vero dubbio è opaco o lucido... la 908MK3 per esempio era sicuramente opaca ...per la 909 laboratorio ho qualche dubbio... che vorrei risolvere al più presto , dal momento che sto montando il bellissimo modellino della Vroom... Help !!

 

Propabilmente opaco, essendo privo della resina che serve per renderlo lucido, ma nè raddoppia il peso, e anche molto diluito. Infatti durante l'uso su strada nelle parti basse veniva abraso facilmente (vedere la 908 T car bianca) ma la 917 non ne ebbe il tempo. Poi penso che la tonalità del rosso fosse più scura, primo per non confonderla con il rosso dei prototipi Italiani, secondo, perchè con una leggera passata un rosso più scuro ha una maggiore forza coprente. Gianni Petta

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Invité §bes888PR

Ha Ha .....

 

E quella BMW "NAVE/DUMBO" era forse una "privata" ? ....... una "minore" ? ...... una "dimenticata" ?

 

Indubbiamente si, ma prima del Forum-Auto Targa Florio !

 

Grazie a tutti per le numerosissime foto ..... pure alla Cefalù Gibilmanna '73 ( MINK ! ).

 

Domanda : era iscritta dalla Scuderia Brescia Corse / Armi Beretta ...... e qui non ci piove ..... e allora, quell'adesivo "Scuderi Racing" ? :lol::lol::lol:

 

Chiedete a Federico se era vero che il peso di quel centinaio di adesivi attaccati sulla carrozzeria faceva perdere qualcosa come 20 cavalli ........ a terra :lol::lol:

 

Per quel Sergio Bettoja sulla 2002 .... che non Ti risulta, Enzo, stasera vedrò di confrontare qualche altro "tesco sacro" ( da dissacrare ? ) perchè il primo visionato mi diceva, appunto, Sergio Bettoja ..... vedremo.

 

Ma una foto di un 2002 all'uscita dalla parabolica a Monza su tre ruote ...... non l'avete ? :lol::lol::lol:

 

Lasciate stare, non è pertinente, come il cerchio giallo .....

 

Carmè

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Invité §ran085xF

bgiorno a tutti.....

DALL'INGHILTERRA................

 

Amazing!

Grazie!

Thanks for the photos and the tremendous web site.

I have just spoken to Jack and told him all about it and he's sends his regards. We still have the Daren in a barn in Kent, England, and we hope to restore it back to racing condition one day!

Thanks again,

 

Ciao

John

 

scusate uso un traduttore

Stupore!

Grazie!

Ringraziamenti per le foto ed il Web site tremendo.

Ho parlato appena a Jack e detto a lui interamente circa esso e lui è trasmette i suoi riguardi. Ancora abbiamo il Daren in un granaio in Kent, Inghilterra e speriamo di ristabilirli di nuovo alla circostanza di corsa un giorno!

Ringraziamenti ancora,

 

 

INKIA........................

AMICI HA CONTATTATO JACK..IL PILOTA DELLA DAREN.............ENZONE......HA VISTO IL FORUM..........

CARME' CHIDDICIIIIIIIIII.....................

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Invité §bep134Bm

 

 

 

Caro Best anche questa può essere una strada da battere alla ricerca di foto inedite...

 

Ma torniamo alla tua seconda domanda...

 

e quest Ford Capri RS . Ricordo che tempo fa Beppe 45 , da tutti conosciuto come il decano del Forum , coscienza critica ed animo poetico del topic... , cercava foto di questa macchina in Targa.... caro Beppe , accontentati di questa...

 

 

2009 ANNO DI VINCENZO FLORIO

https://aws-cf.caradisiac.com/prod/mesimages/493723/logo.jpg

 

 

Ignazio Capuano è stato tra i primi a provare la FORD CAPRI il giorno stesso della presentazione.

Come al solito si provava in città ed Ignazio, appena salito in macchina affrontò a tavoletta il curvone alla fine di viale Lazio.

Ovviamente si trattava della più che pacata FORD CAPRI 1600. Grazie per la stupenda foto che manderà in estasi almeno tre persone.

 

buona settimana

 

beppe

 

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